Diario di una artista.

A jump into my life#1

Bene. Ecco a te il primo capitolo di questa storia.
Comincio a parlarti della mia vita, più precisamente della mia infanzia.
Sono la seconda figlia, dopo mia sorella.
Ha deciso lei di farmi nascere, e i miei hanno approvato la sua richiesta, poichè figlia unica.
Appena seppero che sarebbe nata una femminuccia, mia sorella si prese la briga di decidere il mio nome, e così, da lì, la sorellina che doveva nascere aveva il nome di Alessandra.
Sono nata cinque anni dopo di lei, nell'anno duemila. La nuova bimba era molto pesante, appena nata, ben tre chili e sei.
I miei genitori erano felici della nuova arrivata, ero sana, il che significava già molto per loro.
Crebbi bene, con dei genitori che mi amavano e che mi amano.
Mia madre mi ha raccontato di quando hanno scoperto con che mano scrivevo:
andammo dalla mia pediatra, che mise un foglio di carta e una penna sul tavolo.
Presi la penna con la mano sinistra e cominciai a scarabocchiare.
Ecco, la cara Alessandra è mancina.
Da li si é sempre saputo che potevo disegnare bene, che potevo essere un'artista.
D'altronde la maggior parte degli artisti sono mancini.