Seduto sulla sua comoda poltrona, non osava nemmeno alzarsi per posare la tazza di tè. Preferiva tenerla stretta tra le mani, e rimanere ancora un po' ad osservare il fuoco. Quel fuoco così caldo ed avvolgente lo attirava a sé. Lo rendeva più vivo di quanto in realtà fosse.
Chiuse gli occhi ed assaporò quel suo piccolo momento di tranquillità.Riusciva a vedere la strada di Berlino che un tempo percorreva ogni giorno per andare a scuola. Bloe Street, così si chiamava. Forse volevano scrivere blue. Fu un errore.
Non passava mai nessuno. Quella strada era popolata da fantasmi. Nella sua testa era così. Ne era fermamente convinto.
Ripensandoci sorrise.
Crescendo non si era mosso da quella città, da quella strada. E con il tempo si era trasformato nel fantasma di cui aveva tanta paura da piccolo.
Un altro sospiro.
Finalmente trovò il coraggio di alzarsi e si affacciò alla finestra. Quanti rimpianti, quante parole non dette, quanti sogni gettati!
Volle uscire. L'idea d'essere un signor nessuno lo incupiva.
Uscì, nonostante il freddo.
Vide l'unico albero che era sopravvissuto.
Era alto.
Ai suoi tempi si arrampicava fino alla cima, senza il minimo sforzo. Chissà ora.
"Proviamo." disse fra sé.
Ci riuscì, anche se arrivò a stento al primo ramo. Meno di un metro d'altezza. Tuttavia il mondo da lì gli appariva così piccolo. E riuscì a vedere finalmente quanto stretta e corta fosse Bloe Street. Quanto piccola fosse la sua gabbia.
Sul ramo alla sua destra c'era disegnato qualcosa. Ora lo vedeva con più chiarezza.
E come in un flashback, ricordò dettagliatamente un libro che lesse da bambino. Era la storia di uomo alla continua ricerca della felicità. Che viaggiava a bordo della sua auto senza fermarsi, senza godersi il viaggio. Un giorno rimase impigliato tra due rami e preoccupato cercò in tutti i modi di liberarsi. Alla fine decise di proseguire a piedi e solo godendosi il cammino, si rese conto di quante cose si stava perdendo.
Il lui-bambino, profondamente colpito dalla storia, decise allora di incidere sul ramo una chiave, magari proprio quella di cui aveva bisogno il signore. Senza una spiegazione precisa.
Solo per ricordarsi che talvolta la soluzione è proprio sotto i propri occhi.
E ora il vecchio ringrazia il lui del passato per avergli ricordato cosa fare.
Riprendere il controllo della propria vita.
Il vecchio scese dall'albero e si precipitò alla sua auto parcheggiata sul lato destra della strada. Si mise in moto. Sapeva dove andare e cosa fare.
Era troppo preso per guardarsi in dietro e lanciare un ultimo sguardo a Bloe Street.
Iniziava la sua vera vita.
Un ultima esitazione e poi girò la chiave. L'auto partí, pronta per un nuovo viaggio.