And I'm not letting you go.

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Natasha era confusa, pensava di non riuscire ad innamorarsi, pensava che non l avrebbe mai fatto ed invece adesso se ne stava nella sua piccola casa a pensare a quel 'fossile' che le riempiva la testa di strane idee.
Idee folli come le chiamava lei.
Sorrideva da sola senza un motivo preciso, lei non poteva innamorarsi, era stata addestrata per non provare emozioni ed ora.. tutte queste sensazioni la tuarbavano, la rendevano debole e dannatamente felice. "È un fossile", continuava a ripete, ma poi ripensava al fatto che lo era anche lei. Non sapeva di preciso quanti anni avesse, non si ricordava molto della sua vita e tutto questo le faceva paura. Sapevo solo che era un fossile, e ricordava solo l'inizio della sua orribile vita. Le cose brutte le ricordava tutte, le cose belle no.
"Ero una ballerina, probabilmente" aveva detto un giorno a Steve
"Lo so perchè so ancora danzare, ma ho i ricordi talmente confusi che non so cos'è vero e cos'è finto" Steve l'aveva guardata dolce e le aveva detto che forse delle cose era meglio non ricordarle ed aveva ragione in fondo. Natasha si alzò di scatto dal divano, si mise gli stivaletti e la giacca di pelle e corse fuori. Aveva bisogno di prendere un po' d'aria, prese una delle macchine sportive che le aveva prestato Tony Stark ed andò in giro per quella città che era completamente diversa dalla sua Russia. Mentre camminava tranquilla dovette frenare in fretta a causa di qualcuno incappucciato che era passato con il rosso. Aprì il finestrino ed urlò un "Ma sta attento idiota!" ma quando quest'uomo si voltò e mostrò il suo viso interrogativo e confuso quasi scoppiò a ridere dall'imbarazzo. Steve Rogers stava a due passi dall'auto che sorrideva imbarazzato
"Sali dai" la guardava sorridendo ed entrò in macchina
"Scusami, non mi sono ancora abituato a questi semi cosi." Natasha sorrise a Steve mettendo la prima e ripartendo
"Tranquillo ti abituerai presto" Steve si mise comodo e guardò la ragazza al suo fianco
"Come mai in giro?" Natasha alzò le spalle
"Non avevo voglia di stare in casa tu?" il ragazzo al suo fiancò sbuffò
"Stavo andando al museo a capirci qualcosa della mia vita" Natasha sorrise
"Magari fosse così facile, ma almeno sai che sei stato congelato e quindi non hai fatto nulla" Steve sorrise, aveva ragione in fondo la ragazza. Lui non aveva fatto niente di che ed aveva i ricordi nitidi, mentre Natasha era stata resettata più volte come Bucky, il che rendeva tutto confusionario.
"Si hai ragione, dove stiamo andando?" Natasha alzò le spalle incerta
"Vuoi che ti accompagno a casa?" Steve la guardò nervoso, la conosceva da tempo ma non capiva perchè quella ragazza dagli occhi azzurri le faceva questo effetto. L'ultima volta che aveva provato una sensazione del genere era stato con la sua Peggy, e non era un buon segno.
"Allora?" chiese di nuovo e Steve guardò quei suoi mossi capelli rossi, sempre in ordine
"Sì ed ordiamo la pizza" disse guardandola, voleva passare una serata solo con lei per capirci qualcosa
"Ai suoi ordini Capitano" Natasha sorrise voltandosi un attimo a guardarlo e si ripeteva tra sè e sè che quel dannato fossile biondo era proprio bello. Dopo dieci minuti di macchina che avevano passato a sparlare di Tony Stark erano arrivati a casa di Steve Rogers
"Qui ci abita ancora Sharon?" chiese gelosa Natasha indicando un appartamento
"Credo di sì, perchè?" Steve aprì la porta del suo minuscono appartamento e la guardò interrogativo
"Così" entrò dentro e si guardò intorno, si tolse la giacca e si mise sul divano seguita da Steve
"Non hai un televisore?" chiese Natasha scrutando l'appartamento, Steve fece una risatina
"È troppo complicata questa tecnologia, ho bisogno di tempo" Natasha annuì
"Beh non è facile" si morse il labbro e lo guardò negli occhi color del mare.
"Hai dei bei occhi" disse sorridendo per niente imbarazzata
"Grazie" Steve rispose e sentì la voglia di accarezzarle i capelli rossi, ma si alzò e le lanciò il suo cellulare alla rossa
"Pizza?" Natasha lo guardò male, perchè le aveva lanciato il cellulare?
"Non so usarlo e no, non prendermi in giro" Steve mise una mano sulle labbra di Natasha e soffocò una risata
"Fossile" disse e Steve alzò gli occhi al cielo sedendosi vicino la ragazza
"Non sono io il fossile, ma tu" Natasha rise girandosi verso il ragazzo
"Mi hai visto?" Steve fece un mezzo sorriso guardandola dalla testa ai piedi. Voleva risponderle dicendo che l'aveva guardata anche per troppo tempo, ma si concentrò e la guardò ancora. Ogni giorno notava un particola in più e le sembrava sempre più bella. Si sentiva quasi invisibile di fronte alla Vedova Nera e lavorare con lei era bellissimo.
"E tu mi hai visto?" Natasha si alzò andando verso il tavolo dove aveva poggiato il cellulare, lo sbloccò e fingendo di ignorare il ragazzo disse "Taci nonnetto" Steve ridacchiò mentre Natasha spegneva il cellulare
"Nonnetto?"
"Sì" calò uno strano silenzio interrotto solo dalla suoneri del cellulare di Steve. Tony Stark comparve sullo schermo e Steve sbuffò
"Ho spento il cellulare perchè mi ha chiamato otto volte" Steve sbuffò spengnendolo anche lui
"È qualcosa di grave secondo te?" Natasha rise
"Certo che no, vuole solo avere il controllo su di tutti e soprattutto su di noi. Ma tutto bene tra di voi?" Steve sbuffò, Tony Stark era sempre lo stesso
"Non molto, non siamo in guerra ed odia ancora Bucky" Natasha si mise vicino a lui
"Lo perdonerà prima o poi" Steve si alzò andando in cucina e tornando con una bottiglia di vino rosso e due calici.
"Sul serio Rogers?" il ragazzo versò il vino nei calici e ne passò uno alla ragazza
"Me l'ha regalato Tony e mi ha detto di aprirlo solo per un occasione speciale" Natasha sorrise facendo scontrare il suo calice con quello di Steve
"Allora devo essere veramente speciale" disse Natasha guardandolo con i suoi occhi da gatta e bevendo un sorso di quel vino pregiato. Steve dal canto suo sembrava imbarazzato, guardava il pavimento con uno strano sorriso sul volto e quando alzò lo sguardo verso la ragazza, Natasha quasi si sentì male.
"Lo sei" Natasha alzò il calice mezzo vuoto al ragazzo
"Devo farti provare l'alcool quello vero. Quello russo, questo sembra acquetta" Steve scoppiò a ridere andandosi a sedere vicino alla ragazza
"Esagerata, è un buon vino" Natasha finì il suo calice di vino e guardò Steve dicendo un "Lo dici solo perchè non vuoi litigare di nuovo con Stark" , Steve fece un leggero sorriso e mise un braccio nella spalliera del divano, chiaro segno che volesse che Natasha si mettesse accoccolata alle sue braccia. La Spia Sovietica notò questo gesto infatti lo guardò sorridendo e dicendo "Ci stai provando con me per caso? No perchè così fosse io.." Steve la interruppe dicendo un "Ma che dici, non staremmo bene insieme.. ?" la ragazza lo guardò confusa, era una domanda o un'affermazione? Alzò le spalle, tolse il calice di Steve dalla sua mano e bevve in un sorso tutto il contenuto, per poi appoggiarsi alla spalla del Capitano
"Beh credo di sì Rogers" Steve era rimasto immobile, non sapeva per quale motivo e forse perchè vedeva quella ragazza così tranquilla in un momento del genere. Era stata addestrata bene, aveva pensato quando si era appoggiata alla sua spalla, perchè non aveva fatto trasparire nessuna emozione mentre lui si sentiva così esageratamente nervoso. Dal canto suo Natasha non era tranquillissima, si sentiva a suo agio con Steve come era sempre successo, ma c'era qualcosa che la spingeva ad andare oltre alla semplice amicizia.
"Sai pensavo che stessi con Clint all'inizio" Natasha alzò gli occhi verso Steve, ma diceva sul serio? Fece una risata nervosa alzandosi leggermente
"Beh io e Clint abbiamo avuto un passato, ma ora è sposato e la nostra non fu proprio una relazione. Ora siamo migliori amici e sua moglie e i suoi figli mi amano. E poi a me piace un'altro tipo di uomo" Steve annuì pensieroso, le aveva appena confessato di aver avuto una specie di relazione con 'Occhio di Falco', beh come la sua con Peggy.
"Cioè?" la sua curiosità prese il sopravvento e leggermente nervosa Natasha si alzò andando a prendere il vino e riempiendo di nuovo i calici
"Direi gli uomini forti, che non fanno trasparire le emozioni come me, quelli imponenti e Clint è tutto tranne che imponente" Steve sorrise guardandosi intorno e bevendo il vino
"Come Thor? No no come Banner, infatti avevi una cotta per Hulk" Steve dicendo quelle cose fece muove il vino dal calice che gli andò nella felpa grigia, Natasha dal cantò suo alzò gli occhi al cielo
"Thor? Nah ma hai visto i suoi capelli biondi? Sono più lunghi dei miei e poi Banner era una cottarella adolescenziale. Okay mi piacciono i biondi, però Thor è troppo anche per me" Steve si tolse la felpa restando in canotta bianca che gli risaltava i muscoli, ascoltando attentamente le parole della ragazza. Sembrava che stessero flertando, cosa certa ormai.
"Loki allora, o Tony" Natasha sbuffò
"No no no, biondo, imponente e con dei bei occhi" la Vedova Nera si sdraiò nel divando mettendo la testa sulle gambe di Steve e guardandolo dal basso. Steve sorrise a quel gesto e venne tentato dall'accarezzarle i capelli.
"E a te che tipo di donna piace?" chiese dopo un po', Steve se ne stava in silenzio a riflettere su quello che le aveva detto prima la ragazza e a quella domanda restò di pietra.
"Beh mi piacciono le ragazze molto intelligenti e Tony direbbe quasi 'cazzute'" sorrise al pensiero di Peggy quando le aveva sparato nello scudo lasciandolo sconvolto e Natasha capì che probabilmente pensava a lei. Gli accarezzò il viso guardandolo triste
"Ti manca?" chiese infatti, lui sospirò
"Non mi manca, mi sarebbe piaciuto avere una vita con lei" Steve prese la mano di Natasha e l'accarezzò. Non voleva che Natasha fosse un rimpiazzo di Peggy, voleva amarla veramente.  Natasha sospirò, anche lei nel corso della sua lunga vita aveva visto morire tante persone a lei care, ma lei a differenza di Steve le aveva vissute a pieno.
"Lei è felice ora, sà che sei vivo ed è sempre con te" gli disse guardandolo in quegli occhi azzurri, Steve gli sorrise lasciandole la mano ed accarezzandole il viso
"Tu potresti anche essere il mio tipo di ragazza" Steve disse questa frase con una sincerità spiazzante e Natasha ne rimase esageratamente sorpresa, le aveva detto che le piaceva? Sorrise come una scema e quasi si imbarazzò a quella posizione che aveva assunto, si trovava praticamente in braccio a Steve e da quanto tempo non stava tra le braccia di un uomo?
"Forse riesco a percepire le tue emozioni" Steve la guardò con una luce strana negli occhi e Natasha si morse le labbra, stava rompendo il suo muro da Vedova Nera?
"E cosa percepisci? Cosa vedi" rispose continuando a mantenere il contatto visivo
"Sembri felice, leggermente imbarazzata e..." Steve cercava un'altra emozione a cui non riusciva a dare un nome, ma che Natasha conosceva bene dentro al suo cuore.
"E innamorata?" rispose al posto del Capitano che sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori, cingendola per i finchi ed avvicinandola a sé.
"Forse e tu cosa vedi?" Natasha rise pensando alle parole che stava per pronunciare
"Un idiota" Steve fece una faccia da finto offeso ed incrociò le braccia
"Ma sul serio Vedova Nera?" Natasha rise di gusto
"Oh sì Capitan America" e sentendo quella risata Steve capì che forse in quella donna aveva trovato  qualcuno da amare. Non riuscì a mantenere il broncio che ridacchiò anche lui. Natasha si ricompose guardando l'ora e pensando che forse doveva tornare a casa
"Forse è meglio che vado" scese dalle gambe di Steve e si alzò andando a prendere la giacca. Steve rimase di sasso, non si aspettava che lo lasciasse da solo. Si alzò anche lui cercando qualche scusa
"Non vuoi cenare qui?" le chiese infatti
"No, davvero grazie" rispose lei mettendosi la giacca di pelle nera.
"Ma fuori sta piovendo" disse trovando un'altra scusa
"Vado in macchina non a piedi" Natasha sorrise andando da Steve e baciandogli rumorosamente una guancia
"Ma se scivoli" la ragazza rise aprendo la porta
"Non siamo più nel 1943 mio caro fossile. Grazie di tutto" gli mandò un bacio volante ed uscì fuori chiudendo la porta.
Steve nel frattempo era rimasto immobile con le labbra semi aperte indeciso sul da farsi, tutti quei segnali che gli aveva mandato erano finti?
Natasha invece appena aveva messo piede fuori dalla porta si era data della stupida, perchè era scappata?
Capitan America si rese subito conto che aveva fatto una cavolata infatti quando aprì la porta per rincorrerla, vide la Vedova Nera che stava per suonare al campanello.
Entrambi sconvolti si guardarono per un instante e poi Steve, prendendo coraggio, la prese per una mano l'avvicinò a sé e la baciò.
Natasha era sconvolta, sia perchè non si aspettava che Steve la rincorrerse, sia perchè l'aveva baciata.
Il bacio fu un bacio molto dolce e tranquillo e quando Natasha si staccò dopo qualche secondo Steve sbuffò sonoramente
"Finalmente ti sei dato una mossa" la ragazza entrò in casa chiuse la porta con un piede e si voltò verso Steve che ancora la guardava estrefatto e con la voglia di baciarla ancora.
"Come?" si tolse la giacca lanciandola nel divano e si avvicinò al ragazzo, si alzò sulle punte e lo avvicinò a sè
"Pensavo che non mi avessi baciato più'' e detto questo mise le braccia intorno al collo di Steve e lo baciò, in un bacio che non fu per niente dolce e casto.

Quando Natasha si svegliò in un letto non suo quasi le prese un colpo. Si guardò intorno e si rese conto di essere sola in una camera non sua. Si alzò di scatto spaventata, ma quando vide una foto di Steve e sentì il profumo di caffè si tranquillizzò e si rese conto di quello che era successo.
Aveva dormito con Steve Rogers.
Tutta la notte.
Tra le sue braccia.
Ed indossava una sua maglietta.
Si sentì le guance andare a fuoco e si toccò le labbra sorridendo, era un sogno? Si alzò ed uscì dalla camera trovando Steve, senza maglia che le provocò un'altro infarto, intendo a cucinare chissà cosa. Si mise seduta sul tavolo silenziosamente e lo guardò cucinare per qualche minuto. Le sembrava tanto di essere in un sogno, il Capitan America che da sempre l'aveva colpita si trovava di fronte a lei. Le vennero subito in mente tantissimi ricordi, di quando lo aveva intraviso nel '45, quando Fury le aveva detto che si era svegliato e tutte le volte che lo aveva cercato per tutti gli oceani. Ne era pazza, di quel ragazzo biondo e così misterioso.
"Oh quando ti sei svegliata?" quando Steve si girò per prendere del latte dal frigo vide Natasha seduta al tavolo intenda a guardarlo
"Cinque minuti fa" rispose la ragazza. Indeciso sul da farsi, si avvicinò a lei e mormorando un "Buongiorno" e le diede un bacio sulle labbra imbarazzato.
"Ti ho preparato la colazione" disse poi prendendo un piatto di pancake e del caffè nero.
"Come sapevi che mi piacevano i pancake?" chiese Natasha curiosa
"Ho chiesto a Barton" le fece un occhiolino e Natasha sorrise come una bambina.
"E come mai" Steve si poggiò al tavolo guardando la ragazza
"Volevo farti la colazione" Natasha pensò subito alla dolcezza di quel ragazzo
"E perchè?" Steve si spostò imbarazzato, Natasha le metteva ansia. La ragazza rise, sapendo di averlo messo in crisi. Steve era un uomo ancora molto chiuso, e non si era ancora abituato al presente.
"Dai Natasha" Natasha si alzò e lo abbracciò da dietro poggiando il viso sulla schiena nuda di Steve
"Capitan Fossile" Steve scoppiò a ridere voltandosi e trovandola a pochi centimetri di distanza
"Mi sembra un soprannome dolce adesso" Natasha incrociò le braccia fingendosi offesa
"Hey sono un'assassina spietata" le alzò il viso con due dita e sorrise
"Va bene Vedova Nera, visto che tutti ti vedono come la Spia russa spietata sei pregata di ridarmi la maglia ed i miei pancake." Natasha lo guardò male
"Okay ciao" gli porse i pancake e girò i tacchi
"Mi cambio e torno a casa" Natasha si avvicinò alla camera da letto mentre Steve la guardava interrogativo. Sul serio?
"Hey ma dove vai" la prese per un braccio e la spinse verso di se, racchiudendo la ragazza in un'abbraccio. Natasha sorrise provando a dare un bacio al ragazzo.
"Non ti lascio andare così facilmente"

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