La leggenda del pino - 34

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Sdraiata sotto un pino

gli chiesi:

"Come mai di foglie

tu sei privo

e solo spine hai?"

"Aimè!" rispose quello

la storia andò così:

Verdi e lucenti foglie

tendevo verso il cielo

di bellezza mia gioivo

e il cuore inaridivo.

Sotto mentite spoglie

l'Eterno Creatore

all'albero mio venne

e il piede suo fermò.

Della tua rugiada

le labbra mie riarse

dona a lor sollievo

che acqua qui attorno

gli occhi miei non vedono.

"Aimè!" risposi allora

che il dono del donare

da tempo avevo sepolto

"se a te rugiada cedo

privo le foglie mie

e l'aspetto così bello

di certo appassirà".

La Mano Creatrice

si tese verso me:

"Tu

che di bontà sei privo

di spine vestirai

rugiada non avrai

nel corso della vita.

Tu resterai da solo

come il superbo uomo

che costantemente

l'eterno cielo ignora".


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