Prologo

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Quando la vita ti mette alle strette l'unica cosa che può salvarci il culo è mentire spudoratamente.

È questo che io e mia sorella Meredith abbiamo fatto finora. Soltanto che al momento ci ritroviamo in una posizione un tantino scomoda.

«Allora signorina Sparkle, vuole parlare oppure vuole continuare a fingere di essere assolutamente innocente»

Colui che troneggia dinanzi a me, con lo sguardo torvo e minaccioso, è il detective Ian Collins.

Il distintivo che tiene sulla cinta dei pantaloni firmati Armani è praticamente una carta d'identità per lui.

Non credo ci sia molto al di là del suo distintivo da poliziotto.

«Avanti Ian, sono solo ragazzine. Non sanno nulla sulla scia di rapine che sta terrorizzando New York»

Quello che ha appena preso parola invece è il fedele amico di Collins, il detective Travor Harrison.

Finge di essere il poliziotto buono, provando ad usare la più antica tecnica psicologica che esiste. Peccato che di fronte a sé ha una studentessa di psicologia criminale.

Chi meglio di un criminale può comprenderne un altro?

Va bene. Io e mia sorella non siamo veri e propri criminali, ma abbiamo commesso realmente quelle rapine, soltanto che non hanno prove per incastrarci.

«Sì, esattamente siamo ragazzine. E poi come ben sapete la legge vieta ai poliziotti di trattenere per più di quattro ore due sospettati in mancanza di prove»

L'intervento di mia sorella cade a pennello ed anche questa volta siamo noi a fare scacco matto, contro ogni volere del giovane Collins.

«Voi due vi trovavate nei luoghi delle rapine, esattamente dopo le rapine. Non è un caso»

La furia del povero detective Collins mi intenerisce. È così determinato a trovare delle prove contro di noi da non rendersi conto che questo suo fervore non fa che donarci un certo vantaggio su di loro.

«Le banche sono in centro e in centro ci sono i negozi» Gli faccio notare, parlando a Collins con condiscendenza.

«Non fare la saputella con me!» Mi urla contro, Collins, colpendo con furia il tavolo degli interrogatori.

«Altrimenti cosa mi fai detective?» Lo provoco sistemando elegantemente le mie gambe.

«Siete coi due le ragazze che visto nei video di sicurezza, e lo dimostrerò, è solo questione di tempo»

Alzo gli occhi al cielo con aria totalmente divertita, poiché sono abbastanza certa che quei video non esistono. Io e Meredith ci siamo assicurate di persona di manomettere l'aria di sorveglianza di ogni banca, prima di ogni colpo.

«Va bene, pero adesso se non le dispiace torniamo a casa» Afferma mia sorella, la quale continua a scambiarsi sguardi pieni di elettricità con Harrison.

«Non andrete da nessuna parte» Ci ordina digrignando i suoi denti Collins.

All'improvviso gli occhi marroni del detective più ostinato che abbia mai incontrato, per mia sfortuna oserei aggiungere, sono puntati su di me.

Con determinazione ricambio quel suo sguardo iracondo, percependo una scarica elettrica attraversare il mio corpo.

«Ian lasciale andare. Trattenerle non ha alcun senso» Gli suggerisce il suo collega con un atteggiamento calmo e tranquillo.

«Potete andare, ma ricordatevi che vi tengo d'occhio» Puntualizza in toni autoritario Collins.

Noto con la coda dell'occhio che Meredith per ringraziare Harrison gli lancia uno dei suoi sorrisetti ammalianti. Mi auguro che sia solo una tattica per depistare almeno uno dei due detective che ci stanno addosso e niente di più.

Esorto mia sorella a lasciare la centrale il più velocemente possibile. L'aria che si respira li dentro poteva essermi fatale.

«Harrison non è male, penso sia dalla nostra parte» Dichiara mia sorella promuovendo sul mio viso un'espressione di dissenso.

«Dimentica quei due detective, Meredith. Non dobbiamo simpatizzare con il nemico» Le rammento mettendo in moto la mia amata auto.

«Neanche se il nemico è sexy?» Mi chiede sfoggiando un sorrisetto ingenuo e divertito.

Alzo gli occhi al cielo cercando di non ridere, altrimenti potrebbe montarsi la testa la mia sorellina.

«Andiamo a casa, dobbiamo studiare la prossima rapina» Affermo sfrecciano a tutta velocità sulle vie della magica e affollata New York City. 

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