14. Safe and Sound

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I mesi passarono, e il freddo arrivò, insieme alle vacanze di Natale, le feste e il tragico rientro a scuola.

Beatrice e Shawn stavano insieme ufficialmente, più affiatati che mai, perché prima di essere fidanzati erano stati amici, e questo aveva fatto in modo che tra i due si creasse un legame così forte, così come quello tra Hailee e Niall.

I quattro ragazzi non avevano perso un'occasione per uscire insieme, soprattutto durante le vacanze invernali, che finirono troppo presto per i loro gusti: le lezioni di Niall all'università ricominciarono, così come quelle degli altri tre, che erano già distrutti da quell'ultimo anno di liceo.

***

Beatrice aveva sempre avuto una visione positiva della vita: riusciva a trovare il lato positivo di tutto, anche delle cose peggiori. La sua positività non mancò neanche quando si ritrovò su un letto di ospedale, dopo il terribile incidente.

La macchina stava andando così veloce che quando iniziò ad attraversare la strada non si vedeva ancora, neanche in lontananza.

Forse l'unico momento in cui Beatrice era davvero arrabbiata e ferita emotivamente, era proprio il momento in cui i suoi genitori le avevano raccontato cosa fosse successo realmente.

Lei infatti non ricordava quasi niente, ed era rimasta in coma per due giorni, prima di risvegliarsi in quella stanza dalle pareti azzurre, sul letto, con la testa leggermente rialzata da alcuni cuscini.

"Dave, si sta svegliando, guarda" disse Amelie con le lacrime agli occhi, avvicinandosi alla figlia, coperta dal lenzuolo bianco.

Beatrice aprì gli occhi lentamente; la testa le pulsava, ritrovandosi immobile in quel letto. L'infermiera entrò subito nella stanza, iniziando a rimuovere il tubo dal viso della ragazza, che aveva avuto bisogno del respiratore durante il coma.

"Cosa è successo?" chiese Beatrice, spaesata e con la voce rauca.

"Tesoro, va tutto bene. Hai avuto un incidente, sei stata investita da una macchina. Vuoi un po' d'acqua?" rispose sua madre, che vedendola annuire prese subito il bicchiere con la cannuccia dal comodino.

L'infermiera era ancora dall'altro lato del letto, stava monitorando il battito cardiaco e il resto, per essere sicura che fosse tutto a posto, dopo essersi svegliata.

"Beatrice, mi chiamo Catherine, ma puoi chiamarmi Kate. Sono stata con te questi giorni. Sei arrivata qua giovedì subito dopo l'incidente e sei rimasta in coma per due giorni. Oggi è sabato, sono le undici del mattino. Come ti senti?" le chiese l'infermiera, tenendole la mano con delicatezza.

"Mi fa male la testa, e mi sembra di non potermi muovere. Cosa mi è successo?"

"È normale. Hai sbattuto molto forte la testa, ma è tutto sotto controllo. Hai una gamba fratturata, il gesso parte da sopra il ginocchio fino alla caviglia, purtroppo resterà così per alcune settimane"

Kate sollevò leggermente il letto premendo un pulsante, in modo che Beatrice potesse vedere il resto del suo corpo. Oltre il gesso alla gamba, vide anche una fasciatura al braccio; notando il suo sguardo, Kate la rassicurò.

"Hai una leggera frattura anche al braccio, ma non è niente di grave, e guarirà molto più in fretta rispetto alla gamba. Però, l'impatto dell'incidente ha provocato una lacerazione interna, quindi il dottore ha dovuto fare un piccolo taglio qua" disse l'infermiera indicandole un punto al lato del torace, tra le costole, "in modo da fermare l'emorragia. Per questo devi restare a letto per qualche giorno"

Beatrice annuì, realizzando poco a poco quanto avesse rischiato.

Rischiato di perdere la vita.

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