CAPITOLO 8 Io ci sono per te

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Ora siamo a febbraio, dai manca poco e finisce la scuola, dai dai dai...
I posti di banco sono stati ancora cambiati. Io sono sempre vicino alla finestra, non mi hanno mai spostata, che culo. Anna invece si. Ora è in fondo pure lei però è dall'altra parte della classe, perciò vederla è un po' complicato perché ci sono tutte le teste dei miei compagni che la coprono. Ma quando Lucia e Gabri vanno un po' più indietro la riesco a vedere benissimo.


Suona la sveglia, come al solito mi preparo (ora a mettere il mascara sono esperta) e faccio colazione.
In questi giorni Anna la vedo un po' strana, so che ha qualcosa però non voglio romperle troppo l'anima. Ieri simpaticamente le ho detto se stava bene, lei mi ha risposto di si ma.. So che non era così ma non sono stata li neanche a dire "sicura?".
Boh, speriamo che oggi stia meglio.

Arrivo finalmente a scuola ed entro in classe. Anna è già arrivata e sta seduta al suo banco. Sta leggendo un po' di cose su dei libri.
"Ciao Anna"
"Hey" (dice spesso così, ma con un modo tutto suo, lo adoro)
"Tutto ok?"
"Sisi sto ripassando"
"Ok..."

DRIIIIIIIN
Suona la campanella. Ora c'è il Deto.
"Good morning guys"
"Good morning"
Rispondiamo alzandoci dalle sedie.
"Okok sedetevi" e così facciamo.
Inizia a parlare e dire un po' di cose, passa all'appello (anche se è la 4 ora... Lui lo fa SEMPRE) e poi passa alle giustificazioni.
Come al solito ci sono sempre i soliti rintronati che hanno dimenticato qualcosa, e così li segna.
"Ottimo, sapete che alla terza dimenticanza vi beccate 2? Va buó, correggiamo i compiti"
Apro il libro alla pagina degli esercizi. Meno male, li ho fatti tutti.
"Bene, leggiamo la prima pagina di teoria" dice il Deto "Bruno leggi tu".

Arriviamo a metà pagina (dopo averla commentata ecc) e il Prof fa "ottimo, cambiamo lettore. Anna leggi tu?"
"Io?" Risponde spaventata
"S-siii, perché non vuoi?"
"Ehm no è che...
"Non succede nulla di male se leggi.." Le dice un po' stupefatto "... se proprio cambiamo dai, faccio leggere qualcun'altro"
"Nono leggo leggo"
Troppo strano, è stata una scena che non mi sarei mai aspettata. Soprattutto da Anna, che di solito obbedisce sempre senza mostrare esitazioni anche se la cosa che le si è appena chiesto di fare non le vada a genio.
Inizia a leggere.
Sento la sua voce diversa, mi allungo sul banco per guardarla (le teste abbassate degli altri che leggono per tenere il segno la coprono completamente).
Cavolo, il cuore mi batte fortissimo, so che sta per scoppiare e mi sento così tanto impotente.

È ufficiale, ora la sua voce sta tremando e pure gli altri se ne sono accorti. Il prof mi guarda (sa che abbiamo un buon rapporto lei ed io, ...vorrebbe sapere cosa le stia succedendo) e io distolgo lo sguardo da lui e riprendo a guardare la mia amica.
Ora non si tratta più di una semplice voce tremolante, ma di un vero e proprio pianto.
Anna si mette la mano davanti agli occhi e cerca di trattenersi ma senza successo.
"Anna vuoi andare in bagno?" Le domanda il Prof
"Nono.."
"Tutto ok? Sicura che non vuoi andare a bagnarti la faccia?"
"Sto bene sto bene"
"Ma è successo qualcosa di grave?"
"No Prof sto bene, è una cosa mia..." Si vede che vuole tagliar corto e prende un fazzoletto dallo zaino.
Io abbasso la testa e mi accarezzo la fronte... Caspita, sta proprio male, e non posso neppure aiutarla perché fin'ora mi aveva negato tutto, quindi il mio aiuto non lo vuole.
Alcuni mi guardano e mi chiedono cos'abbia, ma io rispondono dicendo che non ne so niente.

La lezione finisce, ora c'è l'intervallo.
Molti si alzano e mi chiedono di nuovo cosa le sia successo e io nervosamente do la mia risposta, aggiungendo di lasciarla stare, ma non tutti mi ascoltano e vanno da lei.
Vengono al mio banco le mie amiche (il mio banco era tipo il punto di ritrovo) e pure loro mi fanno la stessa domanda e io rispondo.
Lancio un'occhiata verso Anna. Ha intorno alcune persone e cerca di rispondere che sta bene con un leggero sorriso. Decido di alzarmi è andare pure io. Il mio istinto dice di non farlo perché comunque quando uno è in quelle situazioni vuole starsene solo, ma in molti sono da lei, e se non ci vado io.. Io che sono la sua migliore amica poi sembro un'associale e si può pensare che abbiamo litigato.

Sorridi tu, sorrido ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora