«Eccolo! Eccone uno là!». Il sergente-capo si sbracciò.
Gli artiglieri inserirono nella culatta il proiettile. Quando il portello fu chiuso si sentì lo schiocco.
Lavoro di manovelle e la canna fu orientata verso il vuoto.
Il capo pezzo osservava con il binocolo. «Pronti?».
«Pronti» riverberarono all'unisono.
«Fuoco!».
Secondo schiocco. Più letale.
Il proiettile si perse nel cielo, contro quello Junker.
La sagoma nera dell'aereo tedesco sfuggì al colpo.
E la pallottola esplose in un fiore nero. Tanto fumo per nulla.
Il sergente-capo afflosciò le braccia. Sbuffò.
«Coraggio, coraggio» esortò il capo pezzo. «Riproviamo».
Il sergente-capo annuì con forza. Gruppo Aereo di Osservazione 502. GAO 502. Intorno, altre batterie contraeree. Granate scagliate contro l'azzurro di maggio, a cercare di colpire i neri aquilotti tedeschi.
Ma sembrava che i piloti nemici fossero abilissimi nello scampare al fuoco dell'antiaerea francese.
Di nuovo a ritentare. Solita procedura e la canna oscillò verso un altro Junker.
Lo schiocco più forte del colpo lanciato e, stavolta - fortuna degli artiglieri e sfortuna del pilota - la coda fu infranta.
Lo Junker ebbe il volo spezzato. Puntava verso occidente, e all'improvviso si storse e incominciò a precipitare.
Gli artiglieri gioirono.
Il sergente-capo disse: «Coraggio, coraggio, che abbiamo altro a cui pensare!».
La Luftwaffe dilagava nei cieli di Francia e non era il momento più idoneo a rilassarsi, a lasciarsi abbandonare all'esultanza.
Il capo pezzo fece un cenno con la testa. «Ha ragione. Avanti, avanti, che dobbiamo continuare».
L'equipaggio del cannone annuì di concerto e tutti si riattivarono.
Seppur due o tre Junker fossero stati abbattuti nell'ultima ora, una marea li sovrastava. Ed erano velocissimi, quei maledetti. I caccia della République cercavano di contrastarli, ma erano mitragliati e cannoneggiati. Purtroppo, erano più gli apparecchi francesi a precipitare che quelli dell'invasore.
«Attenzione! Attenzione!».
«Che succede?». Il capo pezzo sobbalzò.
Il sergente-capo vide alcuni fucilieri scappare dalla boscaglia e poco dopo, da lì, spuntarono dei semicingolati carichi di soldati con lo stahlhelme.
«Continuiamo a fare fuoco!» ordinò il capo pezzo, indicando il cielo.
«Ma stanno arrivando da terra quelli là» segnalò con voce strozzata il sergente-capo.
«Non dobbiamo pensarci noi, a loro, ma i nostri commilitoni dell'Armée de Terre».
«Ah, chiaro, signore». Si concentrò sulla procedura di fuoco contro gli aerei germanici.
I soldati tedeschi li raggiunsero, puntandogli contro i Mauser.
Alzarono al cielo le mani. Si arresero.
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La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 6 Francia
Short StoryTredici racconti brevi sulla Francia nella Seconda Guerra Mondiale, ognuno tratto da un'illustrazione di un libro sulle uniformi del conflitto.