Ti amo per quello che sei ||Druna||

Capitolo 2

Non appena il biondo se ne fu andato con la sua scorta, chi aveva assistito alla scena aiutò la povera malcapitata nell'incidente a rialzarsi.
Luna voltò la testa e vide davanti a sé l'amica dalla colorata chioma rossa: Ginny Wesley, che le porgeva la mano per alzarsi e incominciò subito a commentare quanto accaduto
<< Però, non è mica messo male Malfoy, voglio dire, hai visto quanto è...... >>
Ma a quanto pare l'amica aveva già capito di cosa aveva intenzione di parlare, quindi si affrettò a concludere la frase
<<  Credevo che a te piacesse Harry >>
La rossa controbbatté immediatamente << si, è così ma dai non puoi non aver notato che fisico abbia Draco, voglio dire, se ci fossi inciampata io..... >>

<< A dire il vero l'unica cosa che ho notato è quanto manchi di cervello.... >>

<<Beh, si, senza dubbio in quello è abbastanza carente, ma pensa se esistesse un incantesimo in grado migliorarlo >> concluse la Wesley entusiasta.

Insieme scoppiarono a ridere per quella conversazione alquanto strana, poi si diressero nelle classi per le ultime lezioni della giornata.

                         ......................

Nel frattempo il Serpeverde era riuscito a raggiungere i sotterranei e si apprestava a varcare la soglia della sua meravigliosa camera da letto che il padre gli aveva procucurato con una buona dose di denaro e minacce.

La stanza era buia e dall'aria tetra. Le pareti che circondavano l'enorme letto a baldacchino color smeraldo erano di un nero così scuro da ingannare la vista, dando l'idea che i muri non terminassero mai.
Malfoy si mise l'elegante pigiama in seta nera poi si sdraió nel comodo letto, perdendosi nei pensieri di quella giornata appena terminata.
Ormai in quella scura camera l'unica cosa visibile era la sua folta chioma bionda.

Fece per prendere sonno quando sentí una mano fredda come la morte accarezzargli il volto. Riaprì lentamente gli occhi come se quella sensazione fosse alquanto piacevole e riconobbe il volto dell'amata.
<< Credevo stessi andando a dormire senza salutarmi, così ho cercato di rimediare>> spiegò lei.

<< non stavo dormendo, sarei venuto più tardi da te, sai adesso sono tutti ancora svegli, capisci cosa voglio intendere>>
<<capisco, Dracuccio, ma ormai sono qua>>
<< non ti ho detto di andare >> concluse lui per poi avvicinarsi a lei e darle un bacio.

Fu un bacio piuttosto lungo per essere solo quello e fu proprio in quel momento che il biondo infilò le pallide mani sotto la maglietta della compagna per poterla togliere.
Si sentiva pronto per fare un passo  avanti, dopotutto erano ormai fidanzati da molto tempo e Pensy non faceva altro che ricordarglielo.  Qualcosa, però, fermò le sue intenzioni a dir poco ortodosse
<< Non ora Draco, non ne ho voglia>>

A quanto pare non era riuscito a trovare un buon momento, così decise di assecondarla e le diede un piccolo bacio per salutarla, poi si infilò sotto le coperte e si addormentò.