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C'era una volta, in una prestigiosa accademia di musica, un trio di cantanti che studiavano per diventare abili compositori e famosi vocalist in tutto il mondo. I tre ragazzi avevano passato insieme molti anni della loro adolescenza e vivevano insieme, come fratelli. Le loro voci erano uniche, capaci di portare sorrisi e sollievo a chiunque le ascoltasse.

I tre studiavano e si impegnavano ogni giorno per acquisire sempre più professionalità ed esperienza, guidati ogni volta da nuove ispirazioni. Era inoltre particolarmente ricorrente come spesso, dopo una notte di sonno ristoratore, uno dei tre si svegliasse con un sorriso grande come il sole, con una nuova canzone in mente e delle dolci parole ad accompagnare la melodia. Grazie a questi lampi di ispirazione, i giovani e promettenti cantanti componevano canzoni meravigliose.

L'ennesima sera che seguiva una soddisfacente giornata giunse, prima di dormire, e i tre non vedevano l'ora di mettersi sotto le coperte.

- Spero di fare un bel sogno e di svegliarmi domani con una nuova melodia in testa!- esordì Baekhyun, il più vivace del trio.

Kyungsoo, il più posato e composto, era già infagottato nel suo letto. - È strano, ogni volta tocca a qualcuno di diverso tra noi ... Sarà una coincidenza?-

- Non so dire se sia una coincidenza.- soggiunse Jongdae, stringendo il cuscino tra le braccia. - Ma in ogni caso è una benedizione e spero che continui così per molto tempo. E poi scusa, Baekhyun, ma in teoria tocca a me!-

Con queste parole diede una cuscinata all'altro ragazzo, che ribatté allo stesso modo con una risata.

- Non cominciate a fare casino, dobbiamo dormire.- li fece smettere Kyungsoo.

Di lì a poco le luci si spensero e gli occhi si chiusero, lasciando che la notte inghiottisse i loro pensieri con il suo buio silenzio.

Ma più tardi, con la luna alta in cielo, nella mente di Jongdae si fece spazio una scintilla dorata, un bagliore danzante su una musica dolce e delicata, una voce morbida che si insinuò nei suoi sogni come un'eco e lo fece sorridere inconsciamente nel sonno. Quella melodia era talmente bella che il suo cuore si scaldò piacevolmente e piccoli brividi lo attraversarono da capo a piedi. L'inconscia felicità fu così intensa che Jongdae, nel cuore della notte, si svegliò.

Aprendo gli occhi, la prima cosa che vide fu un alone giallo nascondersi dietro l'armadio.

Sbattendo le palpebre nel buio della stanza, Jongdae si mise a sedere e si strofinò un occhio. Stranito da ciò che aveva visto, si alzò e andò a controllare che fosse tutto a posto; forse la luce della luna batteva sul vetro dell'armadio a specchio. Ma quando Jongdae barcollò verso l'armadio per spostarlo, ecco che contro il muro rivide quel piccolo bagliore dorato scomparire ancora più all'interno, finendo dall'altra parte dell'armadio.

Jongdae non poté credere ai suoi occhi. Stava sognando?

Spostò leggermente il mobile, si sporse dall'altro lato di esso e stavolta ne fu certo: una piccola saetta balzò fuori dal nulla e si precipitò sotto il suo letto. Jongdae boccheggiò e premette le mani sulla bocca per trattenersi dall'urlare dalla sorpresa. Cautamente si avvicinò al suo letto e si abbassò per sbirciare. Ebbe a malapena il tempo di guardare, che una piccola figura dorata balzò in avanti fino a sbattere sul suo naso, facendolo cadere seduto sul pavimento con gli occhi serrati. Oltre a un gemito di sorpresa, Jongdae cercò di non emettere altro fiato, e quando fu sicuro di non avere più niente sulla sua faccia, riaprì gli occhi e notò finalmente lo stesso alone giallo sotto la sua coperta. Qualcosa si stava nascondendo nel suo letto, qualcosa ... di magico!

Con pochi e lenti passi, Jongdae si avvicinò e si sedette sulla parte di letto dove non si trovava più la coperta. Con la dovuta attenzione, ne sollevò piano il bordo e finalmente scoprì che cosa, o meglio, chi si stesse nascondendo sotto di essa.

Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora