1 - L'arrivo della Sesta Flotta

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Qualcosa in quelle acque gridava con forza un sentimento di cambiamento.
Dovevamo ancora approdare, ma l'intero equipaggio era in fermento, sporgendosi pericolosamente verso il mare.
Alcuni cacciatori cercarono di afferrare le alghe verdi, altri invece suonavano i corni ricurvi ricavati dalle conchiglie locali.
L'intera nave, prima della traversata, fu completamente adattata dai migliori intagliatori di Tanzia che ricostruendo l'imbarcazione, l'avevano resa impenetrabile dalla grande tempesta che, giorni prima, intrappolò il vascello tra onde giganti e venti dirompenti.
In quel momento si desiderava solo festeggiare di aver mantenuto la rotta e che finalmente, dopo mesi di viaggio, l'equipaggio sarebbe riuscito finalmente a toccare terra.
Il capogruppo, un cacciatore famoso di Dundorma, diede l'ordine di issare la bandiera con il simbolo della Stella di Zaffiro, segnando l'arrivo al porto momentaneo accanto ad Astera.

'Cinque lunghi mesi...' sussurrò incredulo, rivolgendosi verso la terra proprio davanti ai suoi occhi 'la nostra attesa è finita, Sesta Flotta, pronti a ormeggiare?'

Un coro di voci si alzò forte, entusiasti, sfiniti, ma arrivati sani e salvi a destinazione non potevano fare a meno di esultare.
La traversata non durò davvero cinque mesi, ma il clima, le prove e le modifiche all'imbarcazione fecero perdere tempo alla spedizione, più del necessario. 

'Tutti i cacciatori a destra, i Rider a sinistra, appena arriverete vi verrà affidato un alloggio, abbiamo già provveduto a smistarvi.' esclamò il capitano, cacciandosi il largo capello in velluto rosso sulla nuca, stando attendo a non farlo volare via.

Il vento mattutino ci salutò asciugando i rimasugli della condensa della sera, formatasi sulle guance ormai velate dal sale marino cristallizzato.   
Una Rider si avvicinò a me, goffamente, stringendo al petto una serie di tomi sulla botanica, piroettando su se stessa per evitare gli altri membri della ciurma.

'Astera ogni anno è sempre più bella!' 'Sei già stata nel Nuovo Mondo?' la mia domanda fu spontanea, quasi ingenua, ma sul volto della ragazza si dipinse una strana espressione di disappunto.

'Ovviamente no, il Nuovo Mondo è ancora troppo pericoloso per chi non fa parte di una flotta, ho dovuto compilare così tanti moduli per trovarmi qui!' puntualizzò lei.

Il suono tronco del ponte di sbarco attirò la nostra attenzione.
Una marea di cacciatori esultante ci travolse, allontanandoci l'una dall'altra; a dispetto degli ordini impartiti poco prima, la voglia di toccare terra fu maggiore e appena sbarcati, quasi tutti i membri, iniziarono a guardarsi attorno.
Prima di arrivare alla città del Nuovo Mondo vi era la fitta e selvaggia giungla da percorrere, il capitano questo lo sapeva bene, così diede il suo secondo ordine dall'arrivo sulla terra inesplorata: ovvero quello di rimanere tutti uniti.
Le conoscenze generali dei membri della sesta flotta spaziavano tra caccia, cattura e alcuni dei Rider riuscivano a creare legami con le creature che poi sarebbero riusciti a cavalcare, ma nessuno degli individui presenti conosceva la flora o la fauna locale.

Il capogruppo della sesta flotta ci fece segno di avanzare, portandosi a due passi di distanza dal suo secondo in carica, un famoso cacciatore di Harth, un certo Kaos.
Con noi vi erano membri provenienti da ogni zona del Vecchio Mondo, eppure tutti si chiusero in formazione appena ricevettero il comando.
Dalla zona di sbarco, ad Astera, erano solo pochi minuti di cammino, se solo quel Lagiacrus non avesse messo fuori uso il porto principale una settimana fa, l'intero team sarebbe già stato accolto in città.

Per nostra fortuna, il nipote del Comandante della Prima Flotta ci venne incontro, tenendo ben saldo tra le mani un pugnale affilato, tanto da riflettere il suo bagliore una volta il sole lo colpiva sporadicamente.

'Avevamo perso le speranze!' esordì lui, tirando un lungo sospiro di sollievo 'da questa parte!'

Guidò il gruppetto attraverso la fitta boscaglia, ponendosi qualche metro davanti a noi; di certo quell'uomo possedeva un coraggio degno del suo titolo, ma qualcosa mi diceva che non era semplicemente ardore, forse lui era a conoscenza di dettagli che ancora nessuno aveva avuto il tempo di svelarci.
Ci trovammo tutti davanti al cancello di Astera, alcuni infreddoliti, altri ricoperti di fango e insetti da testa a piedi, ma quando quest'ultimo si alzò, rivelando la città del Nuovo Mondo, tutti sembrarono inondati dallo stesso calore di quando approdarono.

Monster Hunter World: Zero | A Monster Hunter's FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora