32. Capire e capirsi

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La confessione appena fatta da Harry colpì decisamente i loro figli, ma, dopo un iniziale momento di sconforto, prese la parola Saturno e disse:

" Io vi posso capire, anzi credo che, molto probabilmente, se fossi nei vostri panni, reagirei così, ma il mio cuore pensa che sia sbagliato. Fobos e Deimos hanno sempre avuto un rapporto speciale. Quando credevano di essere fratelli gemelli, fra loro c'era un affetto profondo, un legame quasi esclusivo, che li portava spesso a isolarsi dagli altri e ora, scoprendosi non più fratelli, quel sentimento si è trasformato in qualcosa di diverso, in amore "

" Saturno ha ragione " intervenne Xena " e credo che per Fobos sia stato difficile scoprire di provenire da un altro mondo e di non essere vostro figlio. Inoltre, il fatto che le profezie lo indicassero come rimedio e causa allo stesso tempo di ciò che stava capitando sull' Olimpo e che era accaduto a Asgaror deve essere stato terribile.
Deimos gli è stato vicino, ormai non più come fratello, ma come appoggio e come compagno..."

" E non dimenticatevi " aggiunse Xandros " che, mentre noi siamo entrati nel varco spazio temporale per salvarci, Deimos è rimasto qui sull'Olimpo con Fobos e...e sarebbe morto con lui, se ci fosse stata una fine tragica per il nostro mondo..."

Harry e Louis si guardarono in volto a lungo e poi il dio della guerra sorrise lievemente.

" Per essere dei bambini siete davvero saggi, certo più saggi di noi..." disse ammirato.

" Siamo tutto meno che bambini, papà...." borbottò Xena, allargando le braccia e alzando gli occhi al cielo.

" Per noi lo sarete sempre " mormorò Harry con il volto più tranquillo " e sono orgoglioso di voi, perché ragionate meglio di noi. Le vostre parole sono vere e rivelano il vostro cuore. Grazie, piccoli, vi ascolteremo e ora torniamo indietro e andiamo da Fobos e da Deimos "

I ragazzi sorrisero contenti e tutti insiemi ritornarono sui loro passi.

Trovarono Fobos, Deimos e le bambine nel prato dove li avevano lasciati e si avvicinarono lentamente.

Harry e Louis raggiunsero il dio della paura, lo guardarono a lungo, sorrisero e poi lo abbracciarono stretto stretto, cercando di trasmettergli tutto il loro amore.

" Scusaci " sussurrò Harry a bassa voce.

" Ti vogliamo bene " aggiunse Louis " e saremo per sempre i tuoi papà "

Fobos scoppiò a piangere e strinse a sè i genitori, sentendosi di nuovo parte della meravigliosa famiglia che l'aveva allevato.

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora