Capitolo 1: The River's Edge

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Poco più in là della casa di Veronica  e di sua madre Hermione vi era un'altra abitazione: quella dei Cooper. Quella sera loro figlia si mise un bel rossetto color pesca, un mascara nero e si fece una coda di cavallo con i suoi capelli biondi come le spighe di grano. –Sei eccitata? Nervosa?- Domandò il suo amico Kevin mentre era disteso sul letto della sua amica con il telefono in mano.

La ragazza si girò, con ancora addosso il reggiseno color pesca, e con un sorriso a trentadue denti e con i suoi occhi color smeraldo tutta emozionata emozionata –Tutte e due. Non l'ho visto per tutta l'estate.- Aggiunse per poi ritornare a prepararsi al meglio. Ecco perché l'agitazione era accettabile. Tutte e due erano d'accordo, era il momento. La ragazza si girò verso lo specchio e si guardò tutta compiaciuta.

-Lui ti piace, tu gli piaci.- Allora perché non ha mai fatto e detto niente? Si domandò la ragazza guardando l'amico mentre continuava ad incoraggiarla. –Perché Archie è uno ok. Ma come ogni etero della generazione hashtag, serve che gli si dica cosa vuole dalla vita. E tu diglielo.- La ragazza non rispose: era troppo occupata ad essere perfetta per il suo appuntamento. –O mio dio.- Esclamò Kevin guardando fuori dalla finestra. –Svolta epocale. Archie è da infarto.- Continuò a guardare la finestra con la bava che gli colava dalla bocca mentre Archie mostrava inconsapevole la bellissima tartaruga delineata alla perfezione. –Ha messo su gli addominali.- La ragazza lo raggiunse e cercò di ammirare da tutte le angolazioni possibili quella bellissima statua dai capelli rossi. –6 ulteriori ragioni per prendere quel toro rosso per le corna stasera.-

Dopo aver salutato Kevin, Betty si avviò con Archie da Pop's. Il negozio era il punto di riferimento per ogni ragazzo e ragazza che viveva a Riverdale. Dopo essersi accomodati, ordinarono da mangiare e due milkshake. –Allora, il piatto forte?-

-Di questa estate? Beh, ovviamente la presentazione del libro di Jim Morrison organizzata da me. Non ci piove.- Rispose guardando il ragazzo con gli occhi a cuoricino e tutta eccitata. –A fine serata Jim Morrison che è, lo sai, il mio eroe letterario, mi fa "Non avere fretta Betty, il tempo corre così veloce alla tua età: un'estate può cambiare tutto".-

-Cavolo. È così vero.- Betty domandò cosa aveva fatto quell'estate e il lavoro con suo padre. –Si trattava di versare cemento. Tutti i giorni e tutto il santo giorno.- La ragazza lo guardava come se fosse l'unico ragazzo sulla faccia del pianeta terra: era completamente innamorata di lui. –Per passare il tempo, ho iniziato a comporre delle poesie nella mia testa e quando tornavo a casa le buttavo giù.- Ma se non aveva mai letto una poesia? Come faceva a dire che quelle quattro strofe che scriveva potevano essere considerate tali? –No,non erano vere poesie. Erano versi di canzoni e lavorarci su mi ha fatto sentire come se fossi entrato di colpo in qualcosa di reale.- Quelle canzoni riguardavano la vita del ragazzo dai capelli rossi. –La musica! A partire da quest'anno!- Esclamò felice di aver trovato la sua via.

-Stupendo!- Betty e Archie si guardarono negli occhi e iniziarono a ridere. –Chiederai alla signorina Grundy da farti da tutor?- Il ragazzo non era sicuro, non sapeva cosa fare e che cosa chiedere. –E il football? Vuoi fare entrambi?- Archie poteva provarci ma non era sicuro di fare tutte e due le cose contemporaneamente. –A tuo padre l'hai detto?-

-No. Finchè non avrò tutto più chiaro sei l'unica persona che lo sa.- Betty annui soddisfatta. Ogni cosa che dicevano, ogni cosa che facevano insieme, sembrava sempre di più un passo verso nell'essere una coppia a tutti gli effetti. –Sai Archie, ultimamente sto pensando a noi due..Archie. Alla nostra amicizia.- La ragazza continuava a parlare ma le sue parole erano come dell'acqua che si infrangeva sugli scogli per il ragazzo dai capelli rossi e dagli addominali scolpiti. Infatti gli occhi del ragazzo furono letteralmente catturati da una figura con il cappuccio nero e con una collana di perle che fece la sua entrata nel locale. I due si scambiarono tantissimi sguardi che sostituirono moltissime parole e Archie sembrava un bambino che vedeva per la prima volta in vita sua un lecca lecca.

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