Autore :Miss_McCall
Serie TV :Teen Wolf
Disclaimer :Teen Wolf appartieni a Jeff Davis
Genere :Erotico, Romantico, Slice of life
Tipo di coppia :Slash, Het
Note :Lemon, What if?, otherverse, Contenuti forti, Tematiche delicate, violenza.
Personaggi : Altri, Liam Dunbar, Peter Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Coppia : Sterek, Sciam (Liam X Scott), Peter x Melissa
Link EFP :https://efpfanfic.net/
Link della storia :https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3076142&i=1Capitolo 1
Scott stava tornando dalla sua solita corsa notturna nella riserva di Beacon Hills, quando il silenzio fu spezzato dai lamenti di qualcuno.
Scott cambiò subito la sua traiettoria in direzione di quel lamento, ma ciò che vide gli fece gelare il sangue nelle vene.Una coppia di lupi, un uomo e una donna, a lui sconosciuti, era caduta vittima di una trappola messa da qualche cacciatore.
Per l'alpha fu un dettaglio rilevante: dato che gli Argent, unici cacciatori che vivevano a Beacon Hills, non risiedevano più nella città.Una volta controllato che non ci fosse nessuno nei paraggi ,corse in soccorso dei poveri malcapitati, ma appena fu vicino l'uomo si volse a cercare il suo sguardo appannato dalle lacrime e dal dolore.
-Tu sei un alpha- ansimò privo di forza -riesco a percepirlo dal tuo odore .- biascicò ancora, artigliandogli il braccio.
Scott annuì, cercando di prestare alla coppia il dovuto aiuto, ma la donna lo interruppe.
-Stanno arrivando!- sussurrò spaventata, stringendosi all'uomo, che ancora lo teneva per il braccio -Lasciaci stare- aggiunse con voce strozzata.
L'Alpha non le prestò ascolto alle sue parole, rimettendosi all'opera per liberarli, ma si bloccò sentendo i singhiozzi della donna.
-Ti prego- lo implorò lei -salva il nostro bambino, non avrà più nessuno, che si prenda cura di lui, quando noi non ci saremo più.- gemette tra le lacrime.Scott si fermò per permetterle di continuare:
-Chi alleverebbe mai un piccolo lupo?- chiese lei quasi con fare retorico.
Al ragazzo s'inumidirono gli occhi e per quando tentasse di trattenere le lacrime, una, traditrice e solitaria scese bagnandogli la guancia.
- Solo un Alpha può allevare il nostro piccolo, Lucas- disse l'uomo, usando un tono più fermo possibile - perciò promettimi che ti prenderai cura di lui e gli insegnerai ad essere un vero lupo- gli chiese ormai privo di forze, lasciandogli andare il braccio e stringendo la donna al suo fianco sul terreno umido della riserva.
Scott annuì e corse nella direzione che la donna prima di perdere i sensi gli aveva indicato, lasciando a malincuore i due lupi al loro destino.Percorse pochi metri , ritrovandosi di fronte ad una caverna. Soppesò se entrare o meno, poi vinto dal suo istinto di alpha vi entrò.
All' interno era buio e Scott dovette ricorrere ai suoi occhi da alpha.Arrivato alla fine della caverna scorse un tenue bagliore, probabilmente provocato da un piccolo fuoco acceso poche ore prima a giudicare dalla scarsa visibilità.
Si avvicinò e, avvolto in una piccola coperta di lana, c'era un bellissimo bambino di pochi mesi, forse sette o otto a giudicare dal visino espressivo del piccolo e dai capelli abbastanza lunghi.
Ignaro di quello che stava succedendo, il bambino continuava a dormire serenamente.Scott, un po' titubante, lo prese con delicatezza tra le braccia e lo avvolse meglio nella coperta, uscendo subito dopo dalla caverna ormai fredda.
Tornò indietro con tutti i sensi in allerta, facendo meno rumore possibile, e quel che vide lo fece rabbrividire non poco: i due lupi non c'erano più distesi sul terriccio,i loro corpi erano ora legati ad un albero dal largo fusto e le membra senza vita erano tagliate a metà.
L'odore di sangue e morte erano dappertutto e Scott coprì la testa di quello scricciolo, che aveva tra le braccia, per attenuare almeno in parte l'odore con un lembo di coperta.
Senza esitare corse verso casa con le lacrime, che ormai scendevano copiose dai suoi occhi, stringendo a sé il bambino, giurando a se stesso di non abbandonarlo mai e di farlo crescere forte e sano con tutto l'amore che poteva donargli. Non sarebbe stato solo un genitore, ma un mentore per quel batuffolo che ormai dipendeva da lui.Come avrebbe fatto? Si chiese in un moto di insicurezza.
Doveva trovare una soluzione e qualcuno a cui rivolgersi.
Poteva chiedere se no a sua madre e ai suoi amici? Cosa gli avrebbe detto il branco?
E con queste domande che gli affollavano la mente, veloce si dirigeva verso casa con il bambino ancora beatamente addormentato tra le braccia.
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Una dolce distrazione
RandomScott stava tornando dalla sua solita corsa notturna nella riserva di Beacon Hills, quando il silenzio fu spezzato dai lamenti di qualcuno. Scott cambiò subito la sua traiettoria in direzione di quel lamento, ma ciò che vide gli fece gelare il sangu...