La tua vittoria per la mia mano.

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Basato su un prompt trovato su tumblr, spero vi piaccia❤

I passi pesanti di Keith risuonavano per l'intero castello.

Il principe non faceva altro che camminare avanti e indietro per la sua camera, battendo i piedi in un modo che -a detta di Pidge- ricordava un bambino che faceva i capricci.

"È così stupido! Non capisco cos'abbia di sbagliato quel ragazzo, nè tantomeno capisco cos'abbiamo di sbagliato i miei genitori per avermi fatto questo!"

Pidge distolse lo sguardo dal suo libro, solo per vedere lo sguardo pieno di rabbia che il principe le stava puntando contro.

"Ne abbiamo già parlato, Keith. Scaldarsi in questo modo non cambierà la situazione."

Keith le rivolse una serie di epiteti abbastanza coloriti, cose che avrebbero fatto impallidire il suo educatore ed insegnante reale di buone maniere. Ma pazienza.

Da due settimane a questa parte, il regno di Marmora non faceva altro che parlare dell'evento che si stava svolgendo a palazzo in quei giorni, alla fine del quale il principe Keith sarebbe dovuto convolare a nozze con il fortunato vincitore dell'evento stesso.

A detta di Keith, il tutto era una grande cazzta. Alla detta del padre, il tutto era necessario per la salvaguardia del regno.

Il regno di Marmora era uno dei regni alleati di Voltron, un'alleanza secolare grazie alla quale tutti i regni del reame erano in pace ed armonia fra loro, raggion per cui nessuno nel regno si aspettava che Keith sposasse qualche ricca principessa per unire il suo regno con quello di Marmora, dato che di per sè i regni godevano già di una stabilità recipoca ed erano ben felici di aiutarsi gli uni con gli altri.

Tuttavia, Keith aveva ormai compiuto diciannove anni e si stava avvicinando sempre di più all'età in cui avrebbe preso il posto del padre e sarebbe diventatò re. Età che, nel regno di Marmora, equivaleva ai ventuno anni.

Il principe aveva raggiunto l'età per prendere moglie (o, nel suo caso, marito) già da un bel pò, ed ora era suo compito trovare qualcuno che un giorno lo avrebbe aiutato nel difficile compito di governare il regno.

Il re aveva proposto al figlio moltissimi ragazzi -nobili e non- provenienti da tutto il regno e da quelli confinanti, ma Keith li aveva scartati dal primo all'ultimo.

E così, dopo anni di ricerca, il re era giunto alla conclusione che il figlio non avrebbe mai scelto davvero qualcuno, ed aveva perciò preso le redini della situazione.

"Un fottuto torneo, Pidge. Ti rendi conto? Ed io sarò il premio del vincitore, come se la mia mano fosse qualcosa che si possa vincere e non conquistare! Come se io fossi solo un oggetto e non avessi alcun diritto di scelta in merito all'uomo che dovrò sposare!"

"Hai avuto libertà di scelta per tre anni, ed hai continuato a rifiutare qualsiasi pretendente che si presentasse. Tu non vuoi sposarti affatto, Keith."

Il volto del principe si fece rosso di rabbia.
"E quindi? Anche tu hai raggiunto la tua età da marito ma qualcuno ti sta facendo pressione per prenderne uno? No, non mi pare."

La ragazza sospirò, chiudendo definitivamente il suo libro e raggiungendo il suo migliore amico, che intanto si era seduto sul bordo del letto con aria sconsolata.

"Keith..." si sedette al suo fianco, poggiandogli una mano su una spalla e costringendolo a guardarla negli occhi.

"Lo so che tutto questo non ti piace ed onestamente anche io penso sia uno schifo, ma è un tuo dovere e lo sai.
Come futuro re, in più di un occasione ti chiederanno di fare cose che tu non vorrai fare, ed il tuo compito sarà quello di rendere quelle cose meno spiacevoli. Sia per te che per i tuoi sudditi.
Ma non partire già prevenuto, magari il vincitore risulterà essere qualcuno che un giorno imparerai ad amare. O chissà, qualcuno di cui sei già cotto."

My beautiful Prince -KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora