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Ora è meglio se vai a prepararti che dobbiamo girare il video clip>
Annuisco ed esco.
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Metto una canotta bianca, dei pantaloni corti della tuta e raggiungo federico nella home.
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Abbiamo finito le riprese per il video, Credo mi mancherà l'india.
Siamo già sull'aereo diretti in italia.
In questa settimana non ho avuto molto tempo per leggere, tra le riprese e quant'altro. Prendo il mio solito libro per passare il tempo sull'aereo mentre, come alla partenza, fe dorme.
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Sono passati 6 mesi dal nostro viaggio in india. La canzone è uscita ed, a mio parere, è venuta molto bene. Federico si è fidanzato, già... la cosa mi ha scosso ma non è cambiato molto. Non so perchè l'ho presa male. Quando è venuta a trovarlo, si perchè viene anche a trovarlo come se non gli bastasse scoparselo a casa, mi sono avvicinato a lui e gli ho messo un braccio intona al collo e lui la mano sul mio avambraccio. Anche lui sembrava irritato dalla presenza di paola, infatti non gli diede molto conto. Mi ha fatto piacere.
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Questa sera andremo al ristorante, solo noi due. Non so quale, non so dove, questa volta ha voluto farlo lui.
Non so cosa mettere. Sono davanti all'armadio da almeno mezz'ora ho provato più di 20 autfit diversi ed ho, ancora, l'accappatoio. Sono più che emozionato, non so come spiegare quello che provo in questo momento, eppure non è la prima volta che ceniamo insieme. Sono le 19:30 ho meno di 35 minuti per prepararmi. Sospirando mi butto sul letto dietro di me guardando il soffitto con le sopracciglia corrugate.
Chiudo gli occhi, ritorno seduto e riapro gli occhi.
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Alla fine ho optato per un autfit semplice: jeans neri con camicia blu scuro e le mie solite scarpe, le balenciaga.
Mancano solo 15 minuti.
Una notifica fa illuminare il mio telefono.
Il messaggio recita:
"Sono arrivato"
Prendo il telefono ed esco. Vedo fe, ha dei jeans azzuri e una t-shirt aderente, semplice, nera sotto una giacca di pelle, appoggiato alla sua auto bianca che mi saluta con un cenno della mano.
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Finalmente siamo arrivati. Ci sono stati silenzi imbarazzanti in macchina, che abbiamo cercato di riempire con della musica e qualche domanda da parte mia in merito al ristorante.
È molto carino, il risporante... si- il rispora-.*si schiarisce la voce* L'atmosfera è esotica. Su ogni tavolo ci sono 2 o 3 candele che emanano un odore di lavanda, le sedie sono confortevoli, il tavolo e ricoperto da una tovaglia bianca con ricami blu, i piatti sono semplici come le forchette e il fondo dei bicchieri è colorato, il mio di verde e quello di fe di rosso.
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Stiamo ridendo con in mano un bicchiere di birra, nella parte più remota del bar. Dopo aver bevuto una bottiglia di vino rosso, al ristorante, siamo andati ad un bar della zona.
Fe si è, appena, tolto la giacca di pelle, posso vedere le sue possenti braccia contrarsi mentre con braccio alza la bottiglia verso le sue labbra carnose. Mi mordo il labbro, mi eccito, mi immagino come sarebbe essere al posto della bottiglia solo per posarmi sulle sue labbra-non so cosa mi stia prendendo. Vedo Federico mordersi il labbro mentre mi guarda sbottonarmi la camicia. Mi alzo, imbarazzato, e prendo il portafoglio per pagare ma fe mi precede, come al ristorante. Usciamo e passiamo vicino ad una discoteca. Non so perchè, non so come, ci entriamo.
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Sono diventato un peperone! non solo per colpa dell'alcol, ma per federico.
Per tutta la serata, anche adesso che siamo in discoteca, non la smette di guardarmi. Mentre siamo in pista non riesco a non notare federico che si trattiena dal fare qualcosa.
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La serata è finita. È circa l'1 e mezzo del mattino, sono un po stanco. Federico mi riporta a casa.
"Ti andrebbe di fermarti da me per un po?"
Fe mi guarda e dopo una lieve risatina dice di si.
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Gli sto preparando un po d'acqua.
Sono stato molto bene.
Torno nel soggiorno.
"Tieni"
"Grazie"
Mi siedo accanto a lui sul divano.
"Allora..."
Lo guardo curioso, quasi per incoraggiarlo a continuare.
"Ti sei divertitio?"
Finisco il mio bicchiere d'acqua e rispondo.
"Si e tu?"
Mi guarda e mi sorride
"Mi diverto sempre in tua compagnia"
Struscia i palmi delle mani una sull'altra, nervosamente.
Ci guardiamo e piano piano lo spazio tra di noi sparisce

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