Il vento mi fa svolazzare il vestitino e capelli mi vanno negli occhi. Mi guardo i piedi, bagnati dalle onde, e, mano a mano, salgo sempre più su con lo sguardo. Arrivo alle mie cosce, decisamente troppo grosse e molli, e alla mia pancia. Non ho mai avuto un fisico da modella, ma nell'ultimo periodo sono peggiorata.
Distolgo lo sguardo dal mio corpo e lo poso sul mio amico. Sta piantando l'ombrellone nella sabbia e non con poca fatica.
La sua camicia a motivi floreali svolazza di qua e di là, attorcigliandosi alle sue braccia piene di tatuaggi e dandogli fastidio. Lo sento imprecare a bassa boce e ridacchio senza farmi notare."Ti serve una mano?"
"No, ho fatto" mi rivolge uno sguardo luccicante.
Apre l'ombrellone e distende due asciugamani sotto l'ombra, invitandomi a sistemare le nostre borse sotto l'ombrellone e a spogliarmi per entrare in acqua.
Di solito non mi faccio problemi a spogliarmi di fronte a lui, frase ambigua da dire, ma non da intendere in quel senso.
Harry è il mio migliore amico da... non so. Saranno diciassette, forse diciotto anni che ci conosciamo?
Io so tutto di lui e viceversa. So quante ragazze ha avuto, so quante cicatrici ha sulle ginocchia a causa della bici, so persino quanti cappelli ha indossato nella sua intera vita. Lui sa quanti libri ho letto, quali, sa tutti i miei autori preferiti, sa che non amo uscire di casa e sa anche il perché, anche se cerca di nasconderlo. Cerca sempre di farmene parlare, ma non mi piace parlarne. Sa anche che non mi piace il mio corpo e che mi trovo tremendamente a disagio con esso e in ogni momento cerca di non farmi sentire in questo modo, distraendomi. Ma purtroppo io sono una persona difficile da sviare."Allora, entri in acqua vestita?"
"Veramente, credo che per oggi passerò"
gli rispondo guardandomi intorno e contando le persone presenti in spiaggia. Sono troppe. In realtà, sono circa le 10 di mattina, ma già la spiaggia è abbastanza popolata."Ma che dici? Ci siamo fatti mezz'ora di viaggio per arrivare al mare e ora mi pianti in asso così?"
"Non ti sto piantando in asso, Haz, non essere drammatico. Starò qui sotto l'ombra a leggere un po'. Ti prometto che quando uscirai ti aiuto a costruire un castello di sabbia."
Sapevo che non avrebbe resistito, in fondo Harry era un tenerone, non avrebbe mai detto di no ad un castello.
Almeno, fino ad adesso."No." serra la mascella.
"In che senso no?" chiedo confusa.
"Faith, per favore spogliati e vieni con me in acqua."
"Non mi va" non riesco a guardarlo negli occhi. Mi vergogno troppo.
"Non è vero."
È arrivata la resa dei conti. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ma non ero pronta ad affrontare questa conversazione.
"Harry, non mi va, lasciami in pace" mi guardo intorno, cercando di evitare il suo sguardo.
Ma purtroppo Haz ha un piano differente.
Mi si posiziona di fronte, in ginocchio. Mi prende le mani e, mentre i suoi capelli vengono scompigliati dal vento, mi chiede a voce bassa: "Faith, perché non vuoi entrare?""Perché non mi v-"
"Bugiarda"
"Harry, ti prego..."
"Faith, parlami. Sono qui per questo. Perché non vuoi entrare in acqua?"
"Io- io non voglio-"
Scoppio a piangere e a testa bassa vengo scossa dai singhiozzi. Harry mi abbraccia.
Sento le sue braccia che toccano tutto il mio grasso in più e mi sento ancora peggio."Faith, che cosa c'è?"
"Harry, io- mi dispiace"
"Ti dispiace per cosa?"
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-'ˏone shots ˎʹ-
Fanfictionfour season. four one shots about Harry. ↬↫ os inverno: 18/12/17 os primavera: 8/11/18 os estate: 15/01/19 os autunno:?? status: non completa