Capitolo 1

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Era una calda mattina di agosto quando la sveglia suonò alle 8 in punto. Mi alzai e guardai la valigia pronta sulla porta mentre dentro di me cresceva l'emozione.

Era finalmente giunto il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Per la prima volta stavo lasciando la mia casa, il posto in cui ero nata e cresciuta. Dentro di me provavo mille emozioni diverse.

Io e mio fratello Tommaso stavamo per partire per Londra, e con le guance rigate dalle lacrime stavo salutando la mia famiglia prima di dirigermi all'aeroporto.

Prima di uscire guardai la mia piccola casetta di campagna, che non avrei rivisto per un po'. Mi sarebbe mancata molto, come tutta la mia famiglia. Diedi un ultimo bacio a mia madre e mia sorella e mi avviai alla macchina, dove mio padre e mio fratello mi stavano aspettando.

Arrivati all'aeroporto, scendemmo dalla macchina e fu il momento di salutare di mio padre.

"Passerotta vieni qui." Mi disse aprendo le braccia. Mi abbracciò forte e non riuscii a trattenere le lacrime. "Mi mancherai tanto, e ancora non ci credo che sei cosi grande. Sono fiero di te. Sei diventata una donna forte e indigente ormai. Ti voglio bene passerotto." "Ti voglio tanto bene papà." Dopo che anche mio fratello lo salutò ci dirigemmo all'interno dell'aeroporto.

Dal finestrino dell'aereo vedevo le case farsi sempre più piccole e il sole di agosto risplendere su di esse. "Tom ho un po' di paura, e se non dovessi trovarmi bene?" "Ci sarò sempre io con te, ad aiutarti quando avrai bisogno e a farti ridere quando sarai triste." Gli sorrisi in risposta.

Io e Tommaso siamo gemelli, ma non è solo mio fratello è il mio migliore amico. Abbiamo vinto tutti e due una borsa di studio per Londra, e ne sono felicissima, senza di lui probabilmente non avrei avuto il coraggio di partire e lasciare tutto, la mia famiglia, la mia casa, i ricordi e miei amici. Eva e Edoardo, i miei due migliori amici fin dall'infanzia, è stato difficile lasciarli anche se cercheremo di mantenerci in contatto so per certo che il nostro rapporto cambierà.

Gli occhi mi si chiusero e caddi in un sonno profondo cullata dalla musica che usciva dai miei auricolari.

Mi svegliai poco prima di atterrare e scorsi dal finestrino le immense campagne londinesi.

Io e mio fratello avremmo condiviso un piccolo appartamento poco distante dall'università.

Finalmente atterrammo e dopo aver recuperato le nostre valigie eravamo su un taxi diretti al nostro appartamento.

Le strade di Londra erano affollate ed ero incantata a guardarle. Non ero mai stata a Londra prima d'ora. Ero emozionata e potevo vedere l'emozione di mio fratello, che come me guardava la strada con occhi incantati.

L'appartamento era molto bello, piccolo ma accogliente. Decidemmo di disfare dopo le valigie e di farci un giro in città per mangiare qualcosa, dato che ormai era quasi ora di cena.

"Ancora non mi sembra vero, è cosi bella questa città." Dissi a Tom. "Non dirlo a me! Sono contento di essere qui con te."

Tornammo a casa sul tardi, decisi di mettere a posto le mie cose data la poca stanchezza che avevo.

Mentre tiravo fuori le ultime felpe qualcosa cadde fuori dalla valigia. Riconobbi subito il mio diario, non ricordavo di averlo portato con me.

Non dovevo, ma lo aprii e iniziai a leggerlo. Fu un errore perché brutti ricordi mi ritornarono alla mente, ricordi che avevo sapientemente seppellito tempo prima.

Non potevo soffrire ancora, ero andata avanti. Cosi chiusi il diario e lo misi nel cassetto del comodino.

Finii di mettere via le cose e andai a dormire.

"Amore sto salendo!" Urlai a Cristian. Era la serata film, una nostra tradizione del venerdì sera. Entrai in camera, e trovai Cristian seduto sul letto con i pugni stretti. "Amore tutto bene?" Alzò lo sguardo e i suoi occhi erano iniettati di sangue. Notai per terra una bottiglia ormai vuota di vodka. "Cristian sei ubriaco?" "Rispondimi cazzo!" Continuava a non parlare. Mi sedetti vicino a lui e cercai di prendergli le mani.

Lui mi scansò e si alzò in piedi. "Sei solo una lurida puttana! Una troia! Mi fai schifo. Dimmi la verità e chiudiamola qua." Mi diede uno schiaffo in faccia. Le lacrime iniziarono a scendere. "Smettila! Cosa stai dicendo?" "So cos'hai fatto! Dimmi la verità e basta!" E un altro schiaffo si posò sulla mia guancia già dolorante.

"BASTA! Lasciami stare! Mi fai male!" Continuai a urlare invano, mentre i suoi schiaffi non si fermavano.

Mi svegliai di soprassalto tutta sudata, e subito la porta della mia camera si aprì ed entrò Tommaso. Mi prese tra le sue braccia e si sdraiò con me. "Se ne vuoi parlare sono qui."

Feci un respiro profondo. "Era il solito incubo Tom, ero andata avanti, lo avevo superato. Ma prima ho trovato il diario e-e l'ho letto, non avrei dovuto farlo perché mi ha riportato alla mente brutti ricordi." Scoppiai a piangere contro il suo petto.

"Hei, va tutto bene. Sei forte lo so. Rileggere il diario ti ha riportato alla mente tutto. Andrà tutto bene, è la prima volta dopo mesi. Sei andata avanti lo so. Ora dormi, non pensarci più."

Tom mi aveva sempre aiutata e quando dormivo con lui tutti gli incubi sparivano. E cosi cullata dal suo respiro lieve mi addormentai tranquilla.

La mattina seguente mi svegliai sul presto, lasciai dormire Tommy, aveva il viso rilassato e il respiro pesante.

Avevamo ancora tre settimane prima che i corsi iniziassero, cosi decisi di sistemare l'appartamento, appendendo anche alcune foto che mi ero portata dietro. Andai a fare la spesa e a comprare la colazione.

Mi misi a fare ricerche per l'università, dove avrei frequentato dei corsi di lingue. Notai che c'era un corso pomeridiano di fotografia e mi appuntai di iscrivermi appena iniziata l'università.

Adoravo fotografare, soprattutto le persone. Catturare il momento e farlo durare per sempre. Mi piaceva catturare i momenti migliori, quelli sinceri, naturali. Che grazie alla fotografia rimangono cosi per sempre, anche quando le cose cambiano.

***

Ciao a tutti! Spero vi intrighi l'inizio, andando avanti sarà ancora meglio. Se vi è piaciuto il breve capitolo votate e lasciate un commento! Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, se ce ne sono fatemeli pure notare!

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