1 - Nulla è quel che sembra

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Ci siamo.

Ora aprirà la porta e tutto avrà inizio.

Fai un bel respiro, rimani concentrato e andrà tutto bene. Non hai nulla da temere, sei in perfetta forma.

Sistemati solo un attimo quel benedetto ciuffo che continua a caderti sul viso.

Dai, non vorrai mica nasconderli? Vanno tutti matti per i tuoi occhi azzurri.

James fece un profondo respiro. Aggiustò con un gesto elegante la maglietta bianca aderente che indossava sui jeans, continuando a ripetere nella mente quelle parole fino a quando la porta non si aprì. Sorrise all'uomo davanti a lui, il cui viso si era acceso di un lieve rossore e, guardandolo, ebbe la conferma di quanto potesse far battere forte il cuore a qualcuno.

James non era un presuntuoso, ma forse narcisista sì.

Trascorreva ore davanti allo specchio per controllare di non avere rughe, come se a ventidue anni se ne potessero avere. Eppure, allo stesso tempo, rideva di se stesso con Maggie, la sua ex coinquilina. Anzi, era diventato un gioco divertente tra loro due: fermarsi davanti a ogni specchio per osservarsi e sentirla sbuffare.

Adorava Maggie e la sua dolcezza, racchiusa in un metro e sessanta di rotondità. Amava il sorriso che le illuminava il viso quando trascorrevano intere serate su un divano con una ciotola ricolma di una montagna di popcorn a guardare film sdolcinati. La sua capacità di consolarlo quando serviva, o di prenderlo a sonori e metaforici calci nel sedere quando ne aveva bisogno, la rendevano per lui più che preziosa. Era la migliore amica che un ragazzo potesse avere, e decidere di andare a vivere con lei in quel mini appartamento di Hell's Kitchen, quando era appena arrivato in città, era stata la migliore scelta della sua vita.

New York era una metropoli meravigliosa, il luogo dove la sua carriera aveva spiccato il volo, il paradiso dove era atterrato scappando da un piccolo paese di provincia. La stessa provincia puritana e soffocante in cui la sua anima sarebbe morta, se non avesse avuto il coraggio di lasciare tutto e iniziare una nuova vita nella Grande Mela. Ma New York è anche la città dove puoi sentirti solo tra milioni di persone, se non hai un'ancora salda a cui aggrapparti.

Maggie era il suo punto fermo. Gli ricordava che non poteva vivere per il lavoro, ma soprattutto che il suo lavoro non lo definiva come persona. "Lui" era altro.

Anche se adesso non vivevano più insieme, anche se ora aveva un appartamento di lusso a Manhattan e una macchina sportiva, Maggie era e rimaneva l'unica con cui poter essere sempre "il solito James".

«Ciao, sono venuto a sistemare il tuo impianto idraulico,» disse, entrando, mentre il proprietario di casa si spostava per farlo passare.

«Ah, sì, sei l'idraulico, sì... ecco...» l'uomo deglutì, come imbarazzato, non sapendo cosa dire.

James sorrise, posando in un angolo dell'atrio la borsa degli attrezzi e, dopo averlo guardato rimanere fermo e immobile, decise di prendere l'iniziativa. Si avvicinò afferrandolo delicatamente per le spalle, lo spinse contro il muro e iniziò a baciarlo sul collo.

«Va tutto bene, ora ci penso io... lasciami fare,» sussurrò al suo orecchio con sicurezza.

Divorò le sue labbra con passione e foga, cercando e trovando la lingua, facendo scorrere le mani lungo il suo corpo, aprendogli la camicia, accarezzandogli il torace. Il tutto mentre con agilità gli apriva i pantaloni.

Intanto che i loro respiri affannati giocavano a rincorrersi, infilò le dita al di sotto dei boxer per toccarlo e afferrarlo, eppure non sentì nulla.

La Follia Dell'Angelo - A Gay Romance - su Amazon anche in cartaceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora