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Mi sveglio di colpo con un rumore assordante e la pioggia che batte contro il vetro della finestra. Guardo l'orologio, sono le 3.23 di mattina. Ho sempre odiato i temporali da quando mia madre l'anno scorso è morta in quello stupido incidente, colpa della strada bagnata e il ghiaccio che non migliorava le cose. Decido di alzarmi e scendo in cucina a bere un bicchiere d'acqua e a mangiare qualcosa dato che ho molta fame. Un altro tuono. E ancora una volta il mio cuore batte a mille. Accendo il telefono, nessuna notifica come previsto. Torno in camera e mi sdraio sul letto, mi copro tutto il corpo fino alla testa con il piumone, lasciando scoperta la faccia, finché le mie palpebre diventano pesanti e mi addormento.

Sono le 6.30 e vengo svegliata da mio padre che mi chiama, ho sempre odiato le sveglie, mi sveglio sempre spaventata per il rumore improvviso nel mio orecchio. Scendo a fare colazione e sento un buon profumo di pancakes.

"Buongiorno Cry"
"Buongiorno papà"
"Dormito bene stanotte?"
"Benissimo" mento.

Mi aveva portata per mesi dalla psicologa a causa dei miei incubi notturni e la paura dei temporali. Non volevo andarci di nuovo, quella tipa era pazza.
Finito di mangiare salgo in camera, mi lavo i denti e mi vesto, una camicia azzurra e dei jeans chiari abbinati con le adidas nere con le strisce bianche.
Mi trucco leggermente, del mascara e il correttore sotto le mie occhiaie, saluto papà ed esco diretta verso scuola.
Arrivo in quella prigione e saluto Allison, appoggiata al muretto mentre usa il telefono.
"Giorno Ally"
"Buongiorno Crystallina"
"Lo sai che odio quando mi chiami così Ally"
"Su con la vita Crystallinettina, dobbiamo entrare in classe, è l'ultimo anno e non possiamo andare male"
Alzo gli occhi al cielo, non ho voglia di affrontare un'altra giornata in quell'edificio.
Entriamo all'interno e percorriamo il corridoio finché non arriviamo alla porta della nostra classe.
Salutiamo il prof di matematica e ci sediamo ai nostri posti. Riesco a stare attenta per 5 minuti finché mi addormento sul banco.
"Signorina Reed, ha fatto un bel sogno?"
Mi sveglio. Merda.
"Ehm sc-scusi prof"
"In presidenza!"
Spalanco gli occhi. Sul serio?
"Ma io..."
"Niente ma, adesso fuori!"
Mi alzo dalla sedia ed esco dalla classe, sotto lo sguardo di tutti.
Percorro il corridoio osservando nervosamente gli orrendi quadri appesi alla parete arancione. Non capisco come ma mi ritrovo con il sedere a terra a osservare i piedi di qualcuno.
"Scusami, non volevo" inizio.
"Tranquilla, mi chiamo Noah e tu sei...?"
Resto a fissare i suoi occhi per qualche secondo o forse per un minuto, finché lui non mi riscuote dai miei pensieri.
"Ehi?" Chiede agitandomi una mano davanti alla faccia.
"Si.. ehm... scusa, sono Crystal" rispondo.
"Cosa ci fai in giro per i corridoi a quest'ora?"
"Sono stata mandata in presidenza... come una stupida mi sono addormentata sul banco...".
Abbasso lo sguardo in imbarazzo.
"Tu invece?"
"Sto andando alla stampante per fotocopiare degli argomenti di biologia per una mia compagna"
"Beh è stato un piacere conoscerti, ci si vede in giro allora"
Annuisce e mi sorride, poi si dirige verso la stampante.

The only one (Noah Centineo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora