L'Hogwarts Express

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Dopo la fine della guerra contro Voldemort, Harry si rinchiuse in un profondo stato di solitudine; ma dopotutto aveva perso il suo padrino, la sua civetta Edvige che lo aveva accompagnato per tutta l'infanzia, Fred Weasley che lo aveva fatto ridere sempre, qualunque cosa dicesse a Harry scappava sempre un sorriso; senza dimenticare che aveva perso il preside Albus Silente e il professor Piton, che aveva sempre giudicato male e che in realtà era la migliore persona di sempre, gli aveva salvato la vita per sette anni. Ogni giorno Harry pensava a queste persone che gli hanno cambiato la vita.  Non aveva molta voglia di tornare a Hogwarts, ma non poteva stare nell'ombra per sempre. Così la mattina del 31 agosto prepararò i bagagli e la sera si mise in cammino per raggiungere L'Hogwarts Express. Erano le 2 ciò significava che avrebbe dormito in macchina. Alle 10 del mattino Harry fu svegliato dal chiasso degli animali e dalle urla dei bambini del primo e del secondo anno.

Scese dalla macchina, si avviò verso il treno quando qualcuno si precipitò su di lui, sentiva qualcuno abbracciarlo. Ma chi era? L'unica cosa che vedeva era una grossa chioma di capelli marroni.  E allora capì era Hermione.  " Harry mi..ci sei mancato tantissimo, credevamo che non saresti tornato" - Hermione parlava senza respirare un attimo. Voleva dirgli di calmarsi, di respirare e  che anche a lui era mancata molto. Ma l'unica cosa che riuscì a dire fu

"Hermione..." - " Oh, che c'è? "- disse lei.

Ok Harry puoi farcela, che ci vuole devi solo dire -" Anche tu mi sei mancata"- Hermione fece un gran sorriso e tornò ad abbracciarlo e stavolta anche Harry l'abbracciò. Harry sentì la spalla bagnata;  ovviamente Hermione era scoppiata a piangere. E per la prima volta sorrise.  Non si staccarono per un po' e poi arrivò a Ron a separarli ma non perché voleva,  ma. il treno stava per partire. Mentre salivamo sul treno Ron afferrò Harry per un braccio e disse:" Sono felice che tu sia qui"- e ora che dire, non aveva voglia di ridere - "Già..."- che idiota che razza di risposta è già, questo era quello che pensava Harry. "Ei ragazzi! Sbrigatevi!" - era Hermione che urlava di entrare nel vagone libero. " Per quel che vale mi sei mancato Harry." - disse Ron con un filo di voce. " Anche tu, Ron". Ora Ron sorrideva. Gli era mancato davvero.

Harry Potter: sulle ali di un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora