Un piccolo incidente

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Erano le 21:30 Harry si avviò verso la stanza di Hermione.

Bussò la porta-"Herm.Sono io.Hai dimenticato il libro di Difesa contro le Arti Oscure in camera mia"-Disse con voce alta-"Ehi"-rispose lei-

Era molto bella.

Non indossava niente di particolare.

Aveva un cighon disfatto legato con un elastico nero, portava un'enorme felpa bianca con un gufo disegnato sopra e basta.

Ad un tratto, dopo otto anni mi resi conto di quanto Hermione, la mia migliore amica, fosse bella; non che pensassi fosse brutta ma non mi sono mai fermato a riflettere su questo.

"Grazie. Ma potevi portarmelo domani sai."-disse Hermione sorridendo-

Harry non rispose

"Harry? Ci sei?"-disse Hermione passandogli un dito davanti alla faccia-

"Come?"-chiese Harry-

"A cosa pensi? "

"Non importa... Beh allora notte"-disse e fece per andarsene-

"Harry!Aspetta! "-esclamò Hermione-

"Che c'è?"-disse lui, voltandosi di scatto-

"Ho pensato a quello che hai detto"

Harry esitò un attimo"Che ho detto?"-chiese dubbioso-

"Riguardo al fatto che diciotto anni non ritornano"- Hermione disse quella frase con così tanta naturalezza che Harry ne rimase sconvolto-

"D'accordo"-disse pronunciando " D'accordo " con tre A-

"Così, ho pensato che alla prima occasione, andrò a divertirmi,davvero."

"Congratulazioni Herm."

"Non ho ancora finito."

"Herm puoi continuare domani. Ti prego sono stanco"-disse Harry-

"Voglio uscire Harry. Adesso. "

"Cosa? Ma sei impazzita?!"

"No"

"Non se ne parla!"

"Non sei tu a dirmi quello che devo fare!"

"Non andrai da nessuna parte stasera"

"Io invece esco .Ciao."-Hermione entrò nella sua stanza. Harry le corse dietro.

"Hermione! Apri, accidenti! "-urlò lui-

Harry corse in camera,prese la scopa e uscì dalla finestra.

Oh, dove cavolo è andata!

Harry si smaterializzò a Hogsmeade e dopo venti minuti si precipitò ai Tre Manici di Scopa.

"Scusa?"-disse Harry spazientito-

"Si?"-rispose una cameriera-

"Ha per caso visto una ragazza occhi grandi marroni come i capelli, media altezza..."

"Ha una foto? Sa passano tante ragazze con la sua descrizione. "-disse acida-

"No, ma posso dirle cosa indossava"

"E già un passo avanti"

"Allora, una felpa grande bianca, uno cighon e un jeans nero"

"Aveva un paio di stivaletti neri? "-chiese la cameriera-

"Si!"-esclamò Harry con sollievo-

"È venuta qui, ci ha chiesto degli alcolici ma noi gli abbiamo detto che non abbiamo ed è uscita"

"COSA? !"

"Credo che l'unico pub più vicino sia la testa di porco."

"MERDA!"

Harry uscì dal locale come un razzo e si diresse alla testa di porco; entrò nel pub e con sollievo ma anche con rabbia vide Hermione.Le si avvicinò.

"Hermione!"-gridò Harry, ma la sua voce era coperta dalla musica e dal chiasso."Hermione! "-ripetè

"Qualcuno mi ha chiamato? "-disse Hermione completamente ubriaca-

"Cosa cazzo hai fatto?!"

"Come? ma che vuoi? Non ti sento!"

"Ce ne andiamo! Ora!"

"No!"

Furomo interrotti da un ragazzo tutto muscoli e niente cervello(secondo Harry)

"Ei"-disse lui-

"Eeii"-rispose Hermione-

"Ti va di ballare? "

"No!"-urlò Harry-

"Certo che mi va"-disse guardando Harry-

"Benee"-disse prendendola dalla vita e trascinandola in pista-

Harry rimase li a fissarlo con sguardo omicida. La canzone finì ma Hermione e quel tizio continuarono a parlare.

"Vuoi che ti offra da bere?"-chiese lui-

"Be... perché no"

Si avvicinarono al tavolo bar quando Harry li raggiunse.

"Cosa credi di fare? Non vedi che è già ubriaca!"-lo aggredì Harry-

"Non m'importa più ubriaca è meglio per me"-rispose lui-

Harry preso da un attacco di rabbia prese la bacchetta anche quel tizio prese la sua, ma Harry non lanciò un incantesimo, prese la mano di Hermione e si smaterializzarono.

"CHE COSA HAI COMBINATO?! SONO FURIOSO CON TE! NON USCIRAI PIÙ DA HOGWARTS! "-urlò Harry-

"Tu non puoi dirmi cosa fare o no. La vita è mia!"

"QUEL TIZIO POTEVA FARTI DEL MALE! "

"No invece!"

"NON CAPISCI PROPRIO NIENTE! "

"Non puoi dirmi con chi uscire!"

"Torniamo subito a scuola."-disse infine

Hermione barcollava e vomitava, anche se Harry era furioso con lei non la lasciò da sola.

"Ho mal di pancia, mal di testa.Non capisco più niente."-si lamentava Hermione-

"Si lo so"-diceva mentre le teneva la mano-

Harry non poté tornare in camera  sua quella notte, si addormentò sulla sedia vicino al letto di Hermione.

"Giorno"-disse Harry la mattina seguente-

"Oh, dove sono? "

"In camera tua"

"Come ci sono arrivata qui? che è successo? "

"Non ricordi niente?"

"No"

"Quanto hai bevuto ieri sera?"

"Non ricordo più niente dopo la sesta bottiglia di idromele"

"Porca miseria! "

"Mi dici che è successo?"

"Beh, tanto per cominciare quando sono arrivato ballavi con un tizio"

"Beh non è grave spero"

"Poi ti ho portato via e barcollavi, cadevi e vomitavi.Senza dimenticare che mi aggredivi in continuazione"

"Mi dispiace! Tanto Harry davvero. Oh che idiota che sono. Scusa anche se sei dovuto rimanere qui"

"Non preoccuparti."

"APRITE LA PORTA!"

Harry si alzò dal letto e aprì c'era la professoressa MCGrannit sulla porta.

"Nel mio ufficio subito!"

La professoressa si avviò verso l'ufficio. Harry e Hermione si guardarono.

"Oh merda! "

Harry Potter: sulle ali di un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora