Massaggi speciali

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Gruvia
Rating: rosso
Contesto: Al giorno d'oggi
Narratore esterno
Buona lettura! 😏
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Si sa bene che, con la venuta di pargoletti, la vita dei due coniugi diventa senza dubbio più frenetica e stressante, senza un attimo per se stessi e per l'altro. Per non parlare della vita sessuale di ognuno che, come in un processo automatico, diventa praticamente nulla, inesistente.
Gray e Juvia stavano passando questo periodo, traumatico a detta del corvino, ed ogni giorno erano sempre più stanchi e stressati.
-Gray-sama, i bambini sono finalmente a letto. Si sono addormentati.- disse in un sospiro Juvia dopo essere entrata nella loro camera matrimoniale. Si pose dinanzi al cassettone con sopra lo specchio, chinandosi appena in avanti per potersi togliere gli orecchini dai lobi.
Gray la osservava steso sul letto, osservava la sua schiena, ma in particolare le sue natiche messe a risalto data la posizione. Aveva perso il conto dei giorni che era a secco e non riusciva ad attendere oltre, sembrava l'occasione perfetta.
Si alzò, veloce, e presto fu dietro di lei, con le mani sui fianchi a tenerla ferma, il bacino finalmente a contatto con il suo.
-Bene.- mormorò sul suo collo, la voce carica di sentimento e non solo quello.
Juvia sentiva bene l'eccitazione del suo amato premerle contro un gluteo e ciò non fece altro che accendere le sue voglie che, prepotenti, presero possesso di lei, sorvolando la ragione.
-G-Gray-sama...- ansimò la turchina quando il corvino simulò delle spinte contro di lei lentamente, ancora e ancora, facendola impazzire. Sentii le sue mani insinuarsi tra le sue cosce, infilandosi sotto la sua gonna per raggiungere il centro del suo piacere.
-Mi vuoi, non è così?- mormorò Gray contro la sua pelle mentre la guardava gemere attraverso lo specchio. Le sue dita le donavano sollievo mentre le accarezzavano veloci il clitoride, facendo inarcare ancor di più Juvia dal piacere.
Con uno strattone, Gray tirò su la gonna, mettendole a nudo il sedere ancora coperto da quelle insulse mutandine di pizzo blu. Con la mano libera si sbottonò i pantaloni che presto scivolarono a terra insieme a boxer. La sua erezione era finalmente libera e pulsava di piacere, di aspettativa.
Juvia non aspettava altro, lo vedeva da come i suoi occhi lo supplicavano ed egli decise di accontentarla, entrando in lei all'improvviso dopo aver scostato le mutandine di lato.
Quell'azione mozzò ad entrambi il fiato. Per troppo tempo non avevano avuto modo di provare quel piacere e adesso l'astinenza di faceva sentire, prepotente ed arrogante, tramutandoli quasi in animali, con l'unica intenzione di volersi accoppiare.
Gray si fermò solo qualche istante per godersi quel piacere prima di continuare, impetuoso, a muoversi in lei, facendola gemere in maniera indicibile.
-Oh sì Gray-sama, così!- godeva lei, caricando Gray sempre di più. La amava, da morire, ma quando lo chiamava a quel modo lo faceva impazzire.
Spingeva talmente forte che il suono vuoto delle loro pelli, che sbattevano l'una contro l'altra ripetutamente, accompagnavano i loro gemiti.
Juvia si sentiva finalmente completa e guardava Gray attraverso lo specchio con amore mentre la prendeva, mentre la faceva sua.
Gray poco dopo rallentò e Juvia capì subito che egli si era stancato di quella posizione, che voleva cambiare. Difatti, Gray poco dopo si allontanò, sedendosi sul bordo del letto e facendole segno ansimante di venire da lui. Juvia obbedì e senza aspettare un suo determinato consenso, si pose su di lui e lo fece stendere, prendendo completamente le redini.
Juvia scese sul suo fallo e muoveva veloce il suo bacino, lasciando Gray senza fiato per la sua bellezza ed audacia. Si sollevò appena e Juvia, continuando a saltellare su di lui, si avvicinò per poterlo baciare con possessione, con amore, con passione.
A quella visione paradisiaca, di lei che dominante si muoveva su di lui, dei suoi seni ancora coperti che ballonzolavano a ritmo delle penetrazioni, ai loro sessi che si univano ancora, mai sazi, Gray non resistette più e con un altro strattone portò Juvia sotto di sé. Sentiva il piacere vicino al suo culmine e veloce la penetrò ancora, facendola gemere, successivamente ancora e ancora.
-Ti amo Gray-sama...- mormorò lei, preda della passione, dell'eccitamento vicino al concludersi, mentre gli stringeva una gamba con una delle due mani.
-Ti amo anch'io Juvia...- rispose lui, adesso chino su di lei. La baciò ancora e fu lì che il suo corpo impazzì per l'ultima volta, mentre forte e veloce continuava a riempirla, sempre con più foga, fino a quando poi, il piacere di entrambi, non esplose.
Ansimante, Gray uscì da lei e si posizionò al suo fianco, stringendola a sé con un braccio. Juvia si avvicinò a lui con occhi socchiusi, sospirando e sorridendo al tempo stesso.
-È stato bellissimo Gray-sama...- mormorò, pienamente soddisfatta.
-Già... ci voleva.- rispose lui, sorridendo, prima che un brutto incubo non gli si presentò contro -Ma aspetta... con questo sfornerai un altro bambino?!- chiese, totalmente nel panico.
Juvia rise di gusto e scosse la testa -No caro, prendo la pillola!- aggiunse poco dopo.
Gray si sentii sollevato e sospirò col cuore leggero, socchiudendo gli occhi ed abbracciando Juvia.
-Meglio così, per il momento bastano quei due marmocchi.- mormorò, sentendo Juvia annuire.
E così, abbracciati e mezzi nudi, si addormentarono.

Il mattino seguente fu per entrambi alquanto traumatico.
-Papà! Perché ieri facevi male alla mamma? La sentivo urlare!- urlò il piccolo Mike, infuriato con suo padre.
I due genitori si guardarono in faccia, consapevoli che quelle non erano urla di dolore, ma bensì di qualcos'altro.
-N-No tesoro... papà non mi faceva affatto male! Anzi, gli ho chiesto di farmi un massaggio... lo sai, alla mamma fa sempre male la schiena...- disse lei, improvvisando.
-Si, infatti!- disse Gray -Ieri la mamma non poteva mettersi a letto e quindi le ho dovuto scrocchiare tutte le ossa della schiena!- aggiunse poco dopo, tentando di non ridere.
-E adesso stai bene mamma?- chiese Yuri, la più piccola.
-Si tesoro, sto molto meglio adesso.- disse la turchina, lanciando uno sguardo al suo amato, che ricambiò con un sorrisetto che la diceva lunga.
-Però papà la prossima volta devi essere più delicato, o te la faccio pagare!!- disse Mike, ancora arrabbiato con suo padre. Lui rise.
-Come la fai lunga per dei massaggi un po' particolari!-

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Angolo autrice
Niente, adoro la domenica. Posso scrivere a quantità!
Ecco qui, finalmente, una rossa senza troppe pretese. Cosa ne pensate?
Spero non ci siano troppi errori!!
Detto ciò vado, la prossima sarà una Nalu! 😏
Alla prossima,
Heis

Fairy Tail - OneshotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora