Fairy Tail - Oneshots

Colpo di fulmine

Rating: giallo
(dialogo un po' esplicito)
Gerza.
Contesto: AU - Nel mondo d'oggi
Punto di vista fisso su Gerard
Buona lettura!
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Mi svegliai all'improvviso, la sveglia suonava e la testa girava. Portai una mano sul comodino accanto a me e disattivai quel rumore assordante provenire dal mio cellulare. Compiuta la breve missione, portai il pollice e l'indice della mano destra a strofinare gli occhi ancora assonnati, fermandosi poi sul ponte del naso.
"Cos'ho fatto ieri?" pensai, confuso. Non riuscivo a ricordare.
Quando voltai il capo a destra, però, tutto tornò chiaro nella mia mente. Una ragazza mora, con cui ebbi passato una notte di fuoco, dormiva beatamente al mio fianco, e vidi pure un suo braccio cingermi la vita.
Ricordavo ancora le forti emozioni che provai, ma queste erano solo effimere, non permanenti, che andavano via con una semplice doccia e non.
Con questi pensieri, presi il cellulare in mano e vidi l'orario, erano le sette e qualche minuto. Se non fossi partito a momenti, non avrei avuto il tempo per far nulla.
Mi alzai dal letto con cautela e, nudo, iniziai a recuperare i miei vestiti sparsi per la camera di quella sconosciuta. Mi vestii in fretta e, oltre a lasciarle un messaggio cartaceo ringraziandola per la serata, stetti lì a guardarla dormire. Ieri non faceva altro che stuzzicarmi, facendomi divertire, mentre avvertivo che, se l'avesse fatto in un momento come questo, mi avrebbe solo annoiato.
"Perché non riuscivo a trovare una ragazza che mi facesse emozionare sul serio?" pensai frustato, e con queste parole che giravano vorticosamente in testa, lasciai l'appartamento.

Per le otto ero già in officina. Poco prima di entrare sospirai, preparandomi al "caloroso" benvenuto che mi avrebbero dato quegli idioti.
-OOh! Il leone è tornato!!- esclamò quello più vispo, Natsu, avvicinandosi con la tuta già sporca d'olio.
-E anche vittorioso! Guarda che occhiaie!- esclamò il suo coetaneo, Gray, con solo i pantaloni e gli scarponi ad abbigliarlo.
-La brunetta ti ha fatto scopare tutta la notte, eh?!- disse il più burbero dei tre con tono scherzoso, Gajeel, che apparì con una chiave inglese in mano.
Io mi misi a ridere, nonostante fossero delle canaglie, alle volte erano simpatici.
-Siete degli idioti.- dissi, valicando quel muro formato dai loro corpi -Mettiamoci a lavoro!- esclamai infine, avvicinandomi alla mia postazione.
-Ma raccontaci qualcosa almeno!- esclamò Gray, riprendendo poi ad osservare dei sospensori malandati, che prese e gettò nel bidone della ferraglia vecchia.
-Infatti! Sei sempre così taciturno. Noi le nostre avventure le raccontiamo!- si lamentò anche Natsu, che riprese a cambiare una ruota ad un veicolo pressoché nuovo.
-Sì, certo, ha parlato quello che da quando scopa con Lucy Heartfilia si è cucito la bocca!- fu il turno di Gajeel, che con uno sbuffo mise le mani sulla marmitta di un auto d'epoca.
-Ehi! Lucy non è come le altre, non è una botta e via e di certo non la condivido.- sbottò subito Dragneel, alquanto scocciato e quasi minaccioso, scoccando un'occhiataccia a Gajeel.
Non era la prima volta che in quell'officina si parlava di condivisione e di certo non sarebbe stata nemmeno l'ultima. Se una ragazza era davvero brava, ce la giravamo tutti.
-D'accordo, ma non ti scaldare, fiammella.- rispose Gajeel, con lo stesso tono.
Sospirai e scossi il capo. Era strano che uno come Natsu, un ragazzo decisamente popolare tra le femmine della città, abbia perso la testa per una, ed una sola, ragazza. Che abbia avuto la fortuna di avere un colpo di fulmine? Già... fortuna. Quella che in questo periodo si ostinava a non accompagnarmi.
Decisi di smettere di pensare e mettermi finalmente a lavoro.

Le ore passarono in fretta e senza nemmeno accorgermene era già ora di pranzo.
-Per i panini il solito?- chiese Gray, mentre indossava con velocità una canotta.
-Si.- acconsentimmo tutti e tre e, dopo che Gray uscii per andare a prendere il pranzo, chiusi il grande portone insieme a Natsu, comunicando così alla clientela che eravamo momentaneamente non operativi.
Mi sedetti su una delle sedie per riprendere un po' di fiato e presi in mano il cellulare, ritrovandomi un messaggio.