◇Sterek parte_2

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Finita la cena e le chiacchiere i ragazzi tornarono a casa, e Peter, Theo ed i ragazzi, capendo che avevano bisogno di stare soli, lasciarono Stiles, Derek e Sterek in pace.

Sterek era seduto nel divano del salone a gambe incrociate e stava smanettando col telefono mentre beveva del sangue da un bicchere.

《Sterek》lo chiama Stiles

《Che e?》disse non staccando gli occhi dal telefono

《Parliamo un po'》continuò Stiles levandogli il telefono di mano e posandolo sul tavolino

Sterek guardò entrambi e poso il bicchiere sul tavolo "È arrivato il momento"《Ookkaayy...》

Derek si sedette nel divano accanto a quello dov'era seduto mentre Stiles accanto a lui.
Stetterò in silenzio per un po', l'atmosfera era abbastanza tesa e piuttosto carica di imbarazzo

《Quindi tu sei mio padre...》~Sterek

Derek si limitò a fare si con la testa, non aveva la minima idea di come comportarsi e aveva paura di sbagliare approccio

《E qu-quanti anni hai??》

《Ne avevo 28 prima di finire in quel posto》

《Mmh...》disse Sterek abbassando lo sguardo sulle mani che si stava torturando... si sentiva impacciato.

Stiles sorride sentendo le emozioni dei due e così si alza《Forse è meglio se vi lascio un po' da soli》detto questo uscì dalla stanza.

Sterek lo seguì con lo sguardo da bambino bisognoso d'aiuto e poi guardò il suo altro padre

《Hai degli occhi bellissimi》gli disse Derek fissandolo intensamente

《G-Grazie... anche i tuoi sono belli》

《Ok...》Derek si alzò e si sedette accanto a Sterek《Io non sono molto bravo con le parole...》 gli mise le mani sulle sue e gliele strinse《Non lo sono mai stato ma... cazzo vieni qui》disse dopo che vide gli occhi di suo figlio diventare lucidi e luccicanti, Sterek lo abbracciò subito aggrappandosi a lui saldamente e Derek lo strinse forte.《Mi dispiace di non esserci stato fin'ora, mi dispiace di essermi perso la tua infanzia, la tua prima parola, i tuoi primi passi, mi dispiace di non esserci stato... so che significa vivere senza un padre...》continuò ormai con le lacrime che scivolavano sui capelli del mini moro《Ora però ci sono e se me lo permetti ti starò accanto, ti insegnerò tutto quello che so, cercherò di essere sempre presente e di conoscerti alla perfezione》disse alla fine baciandogli la testa

《Q-Quand'ero piccolo papà insieme agli altri mi ha raccontato tutto su ogni membro del branco, sopratutto di di te. Zio Peter e papà mi hanno raccontato tantissime cose, mi hanno mostrato tanti video e infinite foto》fece una risatina tirando su col naso《Da quando avevo 6 anni e a andavamo al loft prendevo sempre una tua maglietta diversa e la portavo a casa e poi quando rimanevo in casa con gli zii le indossavo, un giorno papà le ha trovate...》fa un altra risatina tirando ancora su col naso, mentre gli occhi gli strabordavano di lacrime《...ricordo che si è arrabbiato molto... erano circa una ventina e passa, tutte nascoste infondo nella cesta sei giocattoli... m-mi facevano stare bene... sentire il tuo odore addosso mi aiutava a sentirti vicino...》si ferma mandando giù la saliva, sentiva un nodo stretto in gola ed aveva bisogno di calamari, gli mancava davvero poco per scoppiare a piangere come un poppante《Il pomeriggio in cui me le ha tolte gli ho urlato contro cose davvero brutte, e sono rimasto chiuso in stanza tutta la giornata, quando mi arrabbio perdo il controllo del filtro bocca cervello e faccio davvero schifo, perché urlo davvero cose brutte a chiunque mi si avvicini, comunque... la notte quando sono sceso giù in cucina ho trovato papà che piangeva seduto a tavola mentre guardava qualcosa dal telefono, ricordo che sono rimasto per un po' fermo nascosto per metà dalla porta, ma dopo non molto non sopportai più di vederlo piangere, così andai da lui, gli levai il telefono dalle mani e guardai lo schermo, c'era una vostra foto insieme... posai il telefono sul tavolo e mi arrampicai su di lui, mi ci sedetti in braccio e con  le mie... e con m-manine mi misi ad asciugargli le lacrime...》ed il viso gli si bagnò di lacrime《..lui mi sorrise con tutto che era a pezzi e mi accarezzò una guancia, poi mi diede un bacio sulla fronte e mi abbracciò... m-mi disse che gli mancavi e che gli dispiaceva che ti stavi perdendo m-me, come io mi stavo p-perdendo te》e si mise a piangere in modo rumoroso ora《da quella s-sera mi ha permesso di tenere solo una t-tua maglietta, l'ho ancora sopra, fino a qualche giorno fa l'ho in-indossata... i-io n.. n-non ci c-credo che s-sei qui e c-che ora invece di abbracciare una stupida m-maglietta po-posso abbracciare te》non riuscì più a parlare per via dei forti singhiozzi.

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