Bene per poco...

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Così il giorno dopo andai a scuola:feci il solito ritardo e presi l‘ ennesimo rimprovero.Seduto al mio posto pensavo a quella ragazza,al senso di goduria che provava nel farsi del male,pensavo a come-quando e dove imitarla,ma soprattutto con cosa. Qualcosa di tagliente. Rovistai nell‘astuccio e vidi le mie forbici,che erano sopravvissute 5 anni di elementare e quindi sarebbero sopravvissute al tocco della mia pelle. Le tocco e sento che non sono molto taglienti ma decido di usarle come prima volta. Suona la campanella. Quasi arrivato a casa inizio a tremare. Dietro la porta esco le chiavi nascoste dentro il vaso e le inserisco nella serratura. Giro lentamente e intanto accarezzo il mio polso. Appena entro non c‘è nessuno,solo mio fratello che dorme. Così prendo le forbici e lascio lo zaino. Corro in bagno mi chiudo a chiave e dopo aver preso acqua ossigenata e ovatta   mi siedo per terra appoggiato al muro. Disinfetto le lame delle forbici e le appoggio sul mio polso. Sento il mio cuore battere a mille. Faccio il primo taglio che non fece male:era un graffietto. Così faccio più forte e mi faccio un bel taglio e...Ahia!. Mi sento rilassato anche se un po‘ dolorante. Così ne faccio altri 2 e mi sento per poco tempo come se fossi un dio perchè riuscivo a far passare il dolore da dentro a fuori anche se per qualche minuto. Così inizia la mia dipendenza...

I hate my past lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora