COME AVEVO DETTO, ECCO IL CAPITOLO 2!!
CARTER'S POV
Lottai nella sua morsa, emettendo un gemito doloroso, non appena iniziò a ringhiare nel mio orecchio.
"La mamma e il papà non ti hanno mai detto di non entrare nel tunnel?" Trasalii, quando la sua presa intorno alla mia vita si strinse di più.
Guardai la torcia che avevo in mano, mi venne un'idea.
Cominciai a scalciare e urlare, ma venni soffocata dalla sua mano.
"Se continui a lottare non mi resta che legarti."
I miei occhi si spalancarono, ma non potei fare a meno di tentare di liberarmi dalla sua presa.
Alzai il mio piede sinistro scalciando indietro, colpendo l'uomo (perché diciamocelo, la voce di una donna non è così profonda) all'inguine.
Si tirò indietro, gemendo dal dolore, dandomi infine il permesso di fuggire.
Corsi così dalla parte in cui ero arrivata. Non guardai mai indietro, perché sicuramente non avrei potuto vedere qualcosa in mezzo a quel buio.
Finalmente uscii dal tunnel, salutando gli amici che condividevano le loro subdole risate. (traduzione orrenda, sorry)
Spingendo via la confusione, continuai a correre giù per la strada sterrata che porta al mio quartiere.
Con il vento che mi attraversava i capelli e l'adrenalina nelle vene, fui presto a casa.
Passai un paio di abitazioni. Le luci erano spente, dato che erano già tutti andati a dormire.
Era mezzanotte e anch'io avrei dovuto essere nel mio letto.
Arrivai a casa, correndo sul vialetto, a corto di fiato. Non vidi nessuna macchina parcheggiata, segno che i miei genitori non erano ancora tornati. Ma è mezzanotte?! Erano solo andati ad una vendita all'asta per il lavoro di mamma. Mi aveva detto che sarebbero tornati intorno alle undici, o al massimo un'ora più tardi.
Scossi la testa, tirando fuori una chiave di riserva che avevo messo in tasca prima.
Spinsi la chiave nella serratura e la ruotai, prima di aprire la porta. La chiusi e rapidamente la bloccai, appoggiandoci la schiena contro. Mi lasciai sfuggire un gran sospiro, finalmente in grado di riprendere fiato.
Il mio cuore stava ancora battendo irregolarmente attraverso il mio petto, camminai su per le scale e verso la mia stanza.
Decisi di farmi una doccia calda, per lasciare che la mia mente dimenticasse ciò che avevo incontrato. Presi un asciugamano e il pigiama, prima di entrare in bagno. Chiusi la porta e la bloccai prima di entrare nella doccia. Guardando nello specchio, i miei occhi si spalancarono e la mia bocca si aprì leggermente.
Non poteva essere.
Una grande impronta insanguinata sulla mia bocca e diffusa sulle guance.
"Oh mio Dio." sussurrai scuotendo la testa e presi rapidamente un telo scuro.
Mi sedetti sul bancone e cercai di raschiare il sangue dalla mia faccia.
Ci riuscii un po' e gettai la salvietta nel cesto sporco.
Mi spogliai ed entrai nella doccia, lasciando che l'acqua calda scorresse sul mio corpo. In realtà era stato rilassante.
Lasciai che i miei pensieri divagassero mentre lavavo i capelli. Che razza di amici ho? Traditori. Gli piace approfittare di me perché sono un anno più giovane di loro. E allora? Penso si siano spinti troppo in là questa volta.
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DERANGED (Italian Translation)
Fanfic•• LA STORIA NON È MIA. L'HA SCRITTA Its_Totally_Makayla •• Nella città dove vive Carter c'è un misterioso tunnel. Fin da bambina le è stato detto di starne lontana. All'interno di esso il pericolo è in agguato e questo spaventa Carter. Nessuno è ma...