Epilogo

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Un anno dopo

Il mio pugno chiuso si bloccò a mezz'aria.

Toby mi aveva afferrato per il cappotto per trattenermi.

《Dobbiamo aspettare papà.》

Due mani afferrarono il piccolo per i fianchi e Archie si mise il bambino sulle spalle.

《Sono qui. Dovevo solo parcheggiare la macchina.》

Archie mi allungò le chiavi che misi nella borsa.

《Ho dovuto lasciarla in fondo al vialetto. Succede quando si arriva in ritardo...》

Alzai gli occhi al cielo ignorando la sua frecciatina.

《Ci vuole tempo per essere così belli》

Il rosso mi attirò a sé per i fianchi e accostò le labbra al mio orecchio.

《Per me eri stupenda anche stamattina. Solo con le lenzuola addosso, nu-》

Lo zittii con in bacio leggero.

《Trattieniti Andrews.》

Lui mi fece l'occhiolino e bussò alla porta.

Betty venne ad aprire, stupenda nel suo vestito bordeaux.

《Finalmente siete arrivati! Jughead sta per sclerare per il tacchino. Archie, Jug ti aspetta in cucina se volete effettivamente friggerlo.》

Archie alzò le braccia e posò Hudson a terra.

Mi diede un bacio veloce sulla guancia e schizzò via.

Alla vista del ragazzo che si allontanava, Toby si liberò dall'abbraccio di Betty e gli corse dietro.

《Papà aspettami!》

La bionda sgranò gli occhi.

《Papà?》

Io le lanciai uno sguardo come per dire "sì lo so sono scioccata anche io".

Entrai in casa e appesi il mio cappotto all'appendiabiti.

《Sai che due settimane fa Toby ha avuto la giornata "porta il padre all'asilo"?》

Lei annuì.

《Beh, Archie si è offerto di accompagnarlo e da quel momento Toby lo chiama così.》

《Ti dà fastidio?》

《Certo che no! Anzi, sono felice che abbiano un rapporto così stretto. All'inizio ero preoccupata, ma Toby ADORA Archie. Lo segue ovunque.》

《Dal tuo tono però non sembra tutto rose e fiori...》

Sospirai e incrociai le braccia.

《Non voglio che si dimentichi di Nicky...》

Betty mi mise una mano sulla spalla.

《Non lo farà.》

Il sorriso della ragazza mi assicurò, aiutandomi a liberare la mia testa dai dubbi che mi avevano tormentati negli ultimi giorni.

Ridacchiai e la presi a braccetto, per poi dirigerla in salotto.

《Non so come fai a risolvere i miei problemi così... hai il tocco magico.》

Lei fece spallucce ma mi strinse di più il braccio affettuosamente.

In sala da pranzo, interamente addobbato con ghirlande di foglie rossastre e zucche dorate, erano stati uniti due tavoli, vista la moltitudine di persone riunite.

Thunderstorm || Riverdale Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora