Cenerentola Oggi (la storia)

1.5K 37 15
                                    

Cenerella era una ragazza molto, molto infelice. La matrigna le impediva di girare con le sue sorellastre, che già la isolavano normalmente, e le imponeva continuamente di restare a casa.

"Sei troppo brutta " diceva, mentre tutta la città, a parte Cenerella, sapeva che era una scusa e in realtà aveva paura che , se fosse uscita con Anastasia e Genoveffa, le avrebbe fatte sfigurare talmente era bella.

Così la poverina non poteva fare altro che restare in casa a pulire e ascoltare musica sul suo vecchio ipod, magari canticchiando, e a volte leggeva, quando la matrigna accettava di comprarle un buon libro.

Aveva pochi amici con cui chattare, poichè la strega non la lasciava uscire se non per recarsi a scuola, e anche lì non conosceva quasi nessuno.

Insomma, chi si avvicinerebbe mai a una stracciona, seppur bella, quando le sue sorelle sono così ben vestite? Sembrava che lo facesse apposta a fare schifo. E invece no, le preferenze della matrigna non avevano fine.

L'unica cosa che permetteva a Cenerella (o Cenerentola, il dispregiativo con cui la chiamavano le oche ) di restare in vita e non cadere in depressione era la sua fervida immaginazione e la sua forte speranza in un principe azzurro pronto a cavalcare un'Harley per portarla lontano, verso il tramonto.....

Din Din

L'avviso dell'arrivo di una notifica sul suo ormai  vecchio Nokia Lumia,  la strappò violentemente dai suoi sogni ad occhi aperti.

"Domani festa da Azzurro, ore 8.00 . Preparati a una sbronza coi fiocchi"

Il messaggio le era stato mandato su  Whatsapp da Madrina, l'unica persona a cui importava veramente di lei.

"Oddio, non so che diavolo mettere!" pensò la ragazza affannata. Poi si ricordò che la matrigna non l'avrebbe lasciata uscire.

Con un gran sospiro, corse dabbasso a chiedere alla stregaccia il permesso per andare alla festa.

Lei le rispose che l'avrebbe lasciata solo se avesse finito le faccende di casa in tempo, poi avrebbe dovuto trovare l'abito adatto. Ah, e avrebbe dovuto tornare a casa entro la mezza notte, o non sarebbe uscita mai più.

Così cominciò subito a lavorare. Lucidò ogni specchio e ogni finestra, tolse ogni singola macchia che poteva essere scorta anche da mezzo centimetro di distanza. Lavò i piatti a mano, ignorando la lavastoviglie che l'attirava dall'altro lato della cucina. Riempì la lavatrice con i vestiti di tutte le ceste di panni sporchi dell'appartamento, poi li stese.

Quando ebbe finito, sul pavimento si poteva anche mangiare e tutto brillava più di un diamante. Peccato che era tardi. Erano le 19:30, non sarebbe mai riuscita a prepararsi in tempo. Scivolò sul letto e si mise a singhiozzare. Perchè tutte  a lei?

Toc Toc.

Qualcuno bussò deciso alla porta. Cenerella andò mogia mogia ad aprire, ma un'enorme sorriso le si spalmò in faccia quando riconobbe il viso grazioso di Madrina.

Questa entrò e accompagnò l'amica fino in bagno. Aprì la trousse e cominciò a lavorare sul suo viso per renderlo più bello di quanto fosse già. Non esagerò con i cosmetici, come invece avevano fatto le sorellastre di Cenerella, ma mise quel poco di trucco che serviva a renderla più luminosa.

«Ma Madrina, io non ho un vestito!»

«Tesoro, credi che la tua vecchia amica non lo sapesse? Forza, infilati questo! L'ho comprato al Bidibi Bodibi Bu!» disse, tirando fuori un meraviglioso abito; Era azzurro, con un velo verde acqua brillantinato sulla gonna di tulle che arrivava poco sotto il sedere. Era un vestito stile impero, cioè aveva sotto il seno una spessa cintura del medesimo colore del velo, con piccoli diamanti (probabilmente finti) incastonati. Le spalline erano sottili e evidenziavano la pelle pallida e priva di imperfezioni della ragazza.

Cenerentola OggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora