A settembre iniziano le scuole. Rivedrò finalmente Tobi e Cathrine. Purtroppo rivedrò anche quegli idioti dei miei compagni di classe. Perché idioti?? Si prendono gioco della sottoscritta. 'Stiamo scherzando' dicono, ma non sanno che feriscono. Ed io mi sento sempre di più un disastro. Un errore a questo mondo. E le notizie al telegiornale non migliorano la situazione. Ma la mia preoccupazione è un'altra. Si sente in giro che stanno prendendo tutti i bambini e ragazzi per allontanarli dalle famiglie. Ma per quale motivo? Chiamo Tobi e Cathrine.
-Hey come state??
-insomma, avete sentito al telegiornale che hanno detto? -Cathrine mi sembra impaurita parecchio-.
-Si e ho paura. Restiamo uniti vero? -dice Tobi-
-Logico. Volete venire da me?
-Da te a che ora Emma?
-Anche adesso, mamma è fuori città questa settimana. C'è mia nonna per Lusy e gli altri sono abbastanza grandi per provvedere a se stessi.
-Emma, ma devi aiutare tua mamma.
-Se vuoi ti diamo una mano questa sera.
-Va bene grazie. Vi voglio bene.
Io so sempre che posso contare sui miei migliori amici. Però non voglio che pensino che li stia sfruttando. Li faccio venire perché abbiamo paura della situazione. Perché vogliamo farci compagnia dopo tanti mesi che non ci vediamo.
Hanno bussato alla porta. Ho paura. Sono loro o sono persone che vogliono portarci via?
Sono Tobi e Cathrine, meno male.
-Hey Emma come ti sei fatta bella.
-Cathrine non mi vedi da tre mesi. Non sono cambiata così tanto. Ma tu sì e sei stupenda. Tobi tu resti io migliore però.
Tobi è rimasto sempre uguale. Solito suo stile, jeans, felpa larga dell'Obey, Vans nere, solito ciuffo sbarazzino, però mi sembra più alto, adesso non siamo più alti uguali. Cathrine invece alta quanto me, jeans, camicia aperta con la canottiera azzurra, all star, lei ama le all star.
-Anche tu sei bellissima.
-Tobi ti vedo strano che hai?
-Ho paura tutto qua. Ed ero a casa da solo, grazie di avermi invitato.
-Tesoro sei il mio migliore amico, puoi anche autoinvitarti.
-Ti voglio bene.
Ci siamo abbracciati tutti calorosamente e abbiamo passato la serata in camera a mangiare Nutella. La mia camera è abbastanza grande. Meno male che ci sto solo io in quella stanza. Abbiamo parlato di scuola. Di ragazzi e di ragazze. Delle nostre paure e stranamente c'è una paura che ci accomuna. Siamo terrorizzati dall'idea che prima o poi prenderanno anche noi. Per ora siamo a casa e siamo abbastanza tranquilli. Siamo stati alzati a parlare fino alle 4 del mattino, poi siamo crollati sui letti e ci siamo svegliati a mezzogiorno. Tra pochissimi giorni inizia la scuola e li rivedrò. In questi giorni devo curare i miei fratelli. Ho paura ad uscire da sola per fare la spesa. Mi porto Lusy così pensano sia io la mamma. Ho comprato il latte. I pan goccioli. Caffè. Biscotti. Il cappello che tanto desiderava Dennis, io amo i miei fratelli. Pannolini. Sto insegnando a Lusy a fare pipì e pupu nel vasino. Ieri le ho preso quello rosa a forma di conchiglia. Ma mi sa che non ce la fa. Speriamo in bene. Al super mercato si è sentito che hanno preso altri ragazzi, tra cui due bambini di dieci anni. Esco di fretta dal supermercato e corro a casa spaventata. Chiudo tutte le porte a chiave e le finestre pure.
-Ma Emma che problemi hai?
-Tu zitto, non fare domande e prenditi il tuo cappello.
-Scusa era per chiedere. Grazie del cappello.
-Niente lo sai che ti voglio bene. Come va con Rebe??
-Mah si bene dai. E tu con Tobi?
-Stupido. Tobi è il mio migliore amico. E voglio che sia solo il mio migliore amico.
-Emma...
-Dimmi
-Ho paura.
-Pure io
-Che sta succedendo Emma?
-Non lo so, ma ora non pensarci. Domani inizia scuola e pensa a divertirti.
-Ti voglio bene.
-Vai a vedere cosa sta facendo Roberta.
-Sta disegnando
-Ah okay.
-Devo preparare da mangiare, tu puoi controllare Lusy due minuti?
-Certo
-Grazie
Ho preparato la pasta al sugo. Di secondo patatine e bistecca. Non sapevo cosa preparare.
-A TAVOLA-AAA -grido-
E un'altra lunga giornata è passata.
È il 6 settembre e iniziano le scuole...
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Quindici anni
Teen FictionEmma. Questo è il mio nome. Già non è un nome bellissimo, però mi piace. Ho quindici anni. Quindici orribili anni. Sono la classica adolescente con sbalzi d'umore, in preda agli ormoni, la classica adolescente sola in mezzo a centinaia di persone. S...