Sono solo le sette meno un quarto e io sono già pronta per andare a scuola. Anche se ieri sera ho spento il computer più tardi del solito, sono stata a parlare con Mia fino alle tre circa. A dire il vero io non sono di quelle persone che dormono tanto, è da quando sono piccolina che ho una dannata paura di fare gli incubi.
La verità è che da quando non vedo più Mia, mi manca come l'aria. C'è una parte di lei in ogni cosa che faccio.
Finalmente arrivano le sette. Prendo il mio Eastpack blu, il telefono con le cuffie, le chiavi, il mio libro ed esco di casa.
Metto la musica, e mentre vado alla fermata del pullman mi sento toccare una spalla da dietro. Mi giro di scatto e mi ritrovo la faccia di Matt davanti alla mia.
Dio, il suo sorriso mi fa innamorare ogni volta.
«Hope!»
Tolgo una cuffia, lui è l'unica persona per cui lo farei. Bhe, oltre a Mia, ma lei è scontata.
«Ciao Matt.» All'improvviso mi prende dai fianchi e mi stringe a lui, tenendomi stretta dalla schiena. Non so cosa gli sia preso, non siamo neanche così tanto amici. Ricambio l'abbraccio, quando sento arrivare il pullman mi stacco per fermarlo. Saliamo e ci sediamo uno di fronte all'altro. Comincia a parlare. Lo sapevo che era successo qualcosa, non è da lui tutto ciò. A quanto pare ha litigato con la sua "ragazza", se così si puó chiamare. Una biondina (tinta) con la faccia più finta delle cose cinesi. Mi dispiace per lui, ma allora perchè da un lato sono felice? Solo ora mi accorgo che mentre mi sorride sento la faccia andare a fuoco e mi tremano le ginocchia. È come se non riuscissi a guardarlo negli occhi, cioè è come se mi ci perdessi, dentro quegli occhi. Potrebbero contenere galassie, via lattea, stelle cadenti, pianeti, comete, tutto insieme.
Non lo guardo in faccia, non so sostenere gli sguardi, soprattutto il suo.
Quando ascolto la sua voce, una scia di brividi mi percorre la schiena, e le braccia, e le gambe.
Sento di avere un urgente bisogno di parlare con Mia, solo lei è capace di consigliarmi sempre la cosa giusta, mi fido di lei più che di me stessa.
STAI LEGGENDO
La distanza allontana, non separa.
Teen FictionHope e Mia sono migliori amiche. Hanno quindici anni, si conoscono da quando ne avevano sette. A quell'età ancora non si rendevano conto di quella che era la realtà. Fanno tutte le cose che ci si può aspettare da due ragazze che si vogliono bene fin...