fashion show

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"Me lo farei seduta istante" mormorò, guardandosi intorno, sperando che nessuno avesse sentito il suo commento esplicito.

La sfilata era iniziata da un po' e lui aveva già una cinquantina di cocktail da preparare, se ne stava dietro il bancone, all'angolo dell'enorme sala che inaugurava come ogni anno, la nuova collezione di Gucci.
Era abituato a questo tipo di pressione, era abbastanza popolare come barman ed era uno dei più veloci, ma questa volta non riusciva a concentrarsi come tutti gli altri anni.
Pensava fosse una sfilata normale, vestiti simili ad altre uscite della marca mondiale, soliti modelli tra cui suoi amici, invece ne aveva già inquadrati alcuni nuovi, anche se solamente uno aveva catturato a pieno la sua attenzione, e lo si notava, perché non gli toglieva gli occhi di dosso da quando aveva messo piede sul palco.
Quando lo vide scomparire da fuori il telone, potè finalmente iniziare a fare ciò per cui era pagato, sotto gli sguardi attenti degli invitati.
Non si meravigliò quando una folla di persone iniziò a chiedere vari gusti da mettere nelle loro bevande, era consapevole del suo "talento".
Come muoveva lo shaker per preparare il suo Manhattan speciale, come le sue mani esperte afferravano le bottiglie dal beccuccio e come versava ogni tipo di sostanza mischiandone ad un altra, poteva definirsi 'paradisiaco'.
Finì le ordinazioni e si mise a lavare il bancone dai residui, non dopo essersi preparato l'Espresso Martini, gustandone il sapore che ogni volta lo faceva ri innamorare del suo lavoro, per come lo facesse differente da qualsiasi altro modo di preparazione.
Credendo di aver finito si tolse il grembiule, per poi prendere le sigarette dalla tasca nell'intento di uscire a fumarne almeno un paio, ma una voce profonda lo scombussolò.

"Mh, si può ancora ordinare, zuccherino?" sentì alle sue spalle.

"Veramente stavo per chiudere ma sì, certo" non si era ancora girato, aveva ripreso l'occorrente per preparare il tutto.

"Cosa le andrebbe?" questa volta però dovette girarsi, per non sembrare maleducato.

"Mh, avrei qualche idea, ma fammi un Martini"  colui che era oramai nei pensieri di Yoongi da almeno un ora, era davanti a lui, che ammiccava alla sua direzione, provocandolo.
Quasi non gli si strozzò il residuo di bevanda che un secondo prima stava sorseggiando, volette però stare al gioco.

"Arriva subito, dolcezza" e in un schiocco di dita, letteralmente, le bevande si mischiavano creando miscugli scuri, le sue mani lavoravano fluidamente e shakeravano il whisky energeticamente, a quel punto fece la sua mossa, fece scivolare lo shaker dalla mano all'altra, facendolo passare dal suo braccio, al collo, come se fosse la cosa più normale possibile

Tae, il modello, non smetteva di fissarlo, e questo Yoongi lo aveva notato e si morse il labbro per vedere la sua relazione, mentre versava il liquido nel bicchiere, aggiungendo la ciliegina.
"Questo è il mio miglior cocktail, spero lei ne vada pazzo" disse guardandolo negli occhi.

"Veramente già mi sta facendo impazzire" prese la ciliegina e iniziò a succhiarla e a morderla sotto lo sguardo del barista.

A quel punto Yoongi non resistette un minuto in più, "Hai da fare dopo, dolcezza?" 

"Veramente sì, zuccherino, ma potrei disdire"  sorrise.

"Allora ti faccio fare la tua chiamata, ti aspetto fuori" ricambiò il sorriso, mentre prendeva il cappotto e le sigarette. Avendo finito il turno avrebbe potuto semplicemente tornare a casa, ma era talmente enfatuato dal modello che non riuscì a non aspettarlo, voleva sapere più di lui.

Finalmente, al termine della sua prima sigaretta, notò il ragazzo, rigorosamente in camicia,  camminare verso di lui e infine, sedendosi alla sua sinistra. Quest'ultimo, come leggendoglielo nella mente, gli offrì una sigaretta, che subito dopo il modello portò alla bocca, accendendola.

Iniziarono a parlare del più e del meno, ma in tutto questo Tae non smetteva di fissare il bellissimo barista che era Yoongi, come sorrideva, pensò di non aver mai visto uomo più bello. L'attenzione cadette più volte sulle labbra di quest'ultimo, ma non avrebbe mai iniziato lui a baciarlo, era una cosa che non aveva mai fatto, nonostante fosse un modello ed era veramente bellissimo, con quegli occhi a mezze lune, quel suo sorriso rettangolare e i suoi capelli grigi che gli ricadevano ai lati del viso, delineato in modo a dir poco perfetto, aveva avuto sempre paura di essere rifiutato.  Ma i suoi pensieri vennero interrotti da Yoongi, e non potè non alzare lo sguardo su i suoi occhi.

"Perchè non mi baci?" I loro occhi si scrutavano, si leggevano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 26, 2018 ⏰

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