Capitolo -41-

37 5 5
                                    

L'abbraccio durò almeno due minuti buoni durante i quali aveva regnato un silenzio calmante e riflessivo: Hiccup teneva stretta tra le braccia la bionda che singhiozzava tentando di darsi un contegno e che non si era accorta della porta che li separava dalla loro destinazione.

Una leggera intermittenza e poi un suono prolungato nei loro auricolari li risvegliò dalla loro pausa.

<<Ragazzi, mi sentite? >> la voce preoccupata di Merida li raggiunse e in pochi secondi Hiccup indicò la porta a Elsa che la aprì piano ed entrò perlustrando la zona.

Una volta dentro i due risposero. <<Ti sentiamo Merida. Come state? >>

<<Hic, oh cielo! Ero così preoccupata per voi due! Noi bene, voi? >>

<<Bene. >> disse insicura Elsa; d'altronde le due ragazze non avevano ancora chiarito e la bionda sentiva ancora i sensi di colpa attanagliarla.

<<Ragazzi, per adesso non vi vediamo, ma vi sentiamo solo perché abbiamo avuto alcuni problemi tecnici. Spero che non ci siano altri imprevisti in futuro. >> disse preoccupato Jack, passandosi stanco una mano tra i capelli.

<<Tranquillo, Jack. Io e Elsa siamo arrivati nella sala... >>

<<È splendida! >>

<<Assurdo! Guarda quanti libri, perbacco! >>

<<Ehm... Hic, è normale che ci siano così tanti libri qui. >>

Gli occhi dei due giovani s'incrociarono e la loro risata riecheggiò nell'ambiente in penombra.

<<Felice di sentirvi tanto allegri! Mi dispiace rovinare il bel momento, ma sono le due e mezza di notte. Cos'avete intenzione di fare? >> Jack ridacchiò poggiandosi allo schienale della sua sedia con fare disinvolto e tentò di pensare a una soluzione per il monitor.

<<Direi che è ora di iniziare. Grazie comunque per il supporto. >> Elsa era stranamente ironica, ma subito si avvicinò a una di quelle enormi librerie e controllò, sfiorando le copertine ad una ad una, la zona dedicata alle leggi giudiziarie e penali.

Hiccup si avvicinò alla compagna, che però lo allontanò con un gesto spiegandogli che non aveva bisogno di nulla, in quel momento. <<C'è un modo per non farci vedere qui, nel caso entrasse qualcuno, o dobbiamo stare sempre sull'attenti? >>

<<No, potete stare tranquilli. Punzie ha detto che non c'è motivo per cui qualcuno debba entrare lì. >> li informò Merida assonnata.

<<Anna? >> la flebile voce della bionda dimostrava quanto fosse concentrata in quel momento.

<<Dorme insieme agli altri: Kristoff si sta prendendo cura di lei da quando l'ha rivista. >> Jack sorrise, lanciando un'occhiata in direzione dell'amico e della castana che dormivano beatamente.

<<Almeno c'è lui con lei... >> una nota di tristezza suonò nel silenzio della sala. <<Hiccup, se vuoi puoi anche riposarti. >>

Il moro berkiano si mise a disposizione per portare dei libri, scelti con una selezione un po' generale, e posarli a terra dove presto anche loro si sarebbero seduti. <<Per adesso ti do una mano, poi vediamo se devo proprio; ma se tu vuoi puoi benissimo riposarti... >>

<<E Eugene? >>

<<C'è tempo, Elsa. >>

<<Non molto in realtà. >> risposero Elsa, Merida e Jack inaspettatamente all'unisono.

Ti Voglio Bene [1] |In Revisione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora