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Mi ero svegliata con il sorriso, mi ero alzata dalla parte giusta del letto. Ma adesso sembra che il mio buon umore si sia andato a far benedire.
So bene che devo fingere di odiare Aaron e far credere a tutti che ci odiamo, ma non riesco a camuffare bene la mia gelosia. È da oltre dieci minuti che fisso, senza battere ciglio, Aaron e Lily. Lei, con possessività, è seduta sulle sue gambe e gli circonda il collo con il braccio. Lui non sembra altrettanto felice, ma è "costretto" a farlo.
Stringo con forza il bicchiere, così forte, da far fuoriuscire il liquido dal bicchiere. Ma non mi scosto, nemmeno quando mi sporco la mano.

"Dovresti smetterla di guardarli"mi richiama Sophie.

Le rivolgo uno sguardo gelido, poi capisco che ha completamente ragione. Distolgo lo sguardo, ma i miei pensieri ritornano su di loro. Lily, con la sua bellezza, avrà sicuramente approfittato del mio Aaron, e se lo sarà portato a letto. Il solo pensiero, mi fa venire i conati di vomito e mi aggrappo al tavolo stringendolo con forza tra le mani. Non ho mai provato così tanta rabbia in tutta la mia vita, le mie mani desiderano ardentemente schiaffeggiare la faccia di Lily.
Un rumore forte, fa zittire tutta la mensa. Ho spaccato a mani nude il tavolo.

"Kim calmati, agitarti così ti farà solo star peggio"mi sussurra dolcemente Emily. Mi poggia una mano dietro la schiena, con l'intento di calmarmi.

La mensa ci fissa, compreso Aaron. Mi guarda con un velo di tristezza. Ma che maschera subito, quando Lily lo richiama.
Lily gli mostra le mani, probabilmente mostrandogli il suo nuovo anello che ha al dito, probabilmente quello che le ha regalato Aaron, per ufficializzare il fidanzamento.
Istintivamente porto lo sguardo sulla mano, dove c'è l'anello che mi ha dato Aaron. Lo sfioro con le dita, ripensando alla sua proposta di matrimonio. Dovrò solo aspettare, penso.
A fine pranzo dico alle ragazze di incamminarsi verso l'aula di letteratura.

"Devo andare urgentemente in bagno, voi andate, vi raggiungo subito"dico con un sorriso. Loro annuiscono, non convinte, e si avviano verso l'aula di letteratura.

Io mi dirigo in bagno e mi ci chiudo dentro. Sospiro pesantemente, appoggiando la testa contro la porta. Non pensavo che mentire sarebbe stato così difficile. Vedere Aaron lì, con lei in braccio, mi ha fatto infuriare. E sapere che questo è solo il primo giorno, mi fa stare peggio. Sto per uscire dal bagno, quando sento la porta aprirsi e dei tacchi battere rumorosamente sul pavimento.

"Allora? Dicci tutto!"strillà una voce acuta.

"Siamo impazienti di sapere" dice un'altra, impaziente.

"Ragazze non urlate"dice una voce familiare, sembra stizzita.

"Lui è semplicemente perfetto, mi ha portato a mangiare fuori, e poi quando siamo rientrati, ho trovato il letto cosparso di rose e candele, eh be...le voci che si dicono su di lui sono vere,è davvero una belva a letto"dice la ragazza ridendo.La sua voce è così familiare ma non riesco ad associarla a nessun volto.

"L'hai vista la faccia del topo in mensa? Era verde d'invidia" ride.

"Intendi Kim? La ragazzina è ancora innamorata di Aaron, ma lui non la degna nemmeno di uno sguardo. Si capisce che ha scelto il meglio" sento schioccare le labbra. Sbircio aprendo leggermente la porta. Lily è china sul lavandino intenta a sistemarsi il rossetto. In quel momento è come se qualcuno mi avesse appena dato uno schiaffo, riportandomi alla realtà. Lily era andata a letto con Aaron. Aaron mi aveva tradita. Gli occhi cominciarono a lacrimare e alzai gli occhi al cielo per evitare che le lacrime cadessero sulle guance. Ma non riuscii ad evitare di avere gli occhi rossi.
Sentii la porta chiudersi e così uscii dal mio bagno. Con la faccia cadaverica mi diressi in fretta in classe. Mi sedetti nel primo banco libero e rimasi con lo sguardo basso per tutto il tempo.

"Kim stai bene?" Mi chiese Black, credo si chiami così.

"Io..credo di si " dissi scacciando via dalla testa le immagini dei corpi nudi di Aaron e Lily, mentre facevano quelle cose.

Emily sospirò e Sophie mi fece un piccolo sorriso comprensivo. Le ringraziai mentalmente per non avermi chiesto niente, se solo avessi aperto bocca sarei scoppiata in lacrime.
In quel momento entrarono Aaron e Lily, con le sue fedeli cagnoline. Si sentiva una diva sui suoi tacchi a spillo e la sua minigonna. Aaron mi guardò e un espressione confusa si formò sul suo viso.
Fai il finto tonto, ma appena saremo soli ti faccio passare il quarto d'ora peggiore della tua vita, pensai.
Lo guardai con tutta la rabbia che provavo e poi guardai altrove. Lui sembrò ancora più confuso e si sedette nel banco affianco al mio.
Mi guardò con insistenza ma io mi costrinsi a guardare verso la lavagna. Fu così per tutta l'ora.
Ogni tanto Lily si girava verso di me e mi fulminava con lo sguardo. Patetica.
Appena la campanella suonó, raccolsi i libri in fretta e uscii dalla classe, o almeno, era quello che avrei voluto fare. Una mano bloccò il mio polso e , come la prima volta che ci incontrammo, Aaron mi aveva fermato. La gente ci guardava mentre usciva dalla classe, fino a rimanere soli.

"Si può sapere che ti prende?" Ringhiò frustrato. Si passò un mano tra i capelli e si leccò le labbra.

"Hai detto che avremmo dovuto comportarci come se ci odiassimo e lo sto facendo" dissi con fare ovvio.

"Dimmi la verità, non sono stupido" disse. Cercai di uscire dalla classe ma lui me lo impedì, chiuse a chiave la porta e si portò la chiave nella tasca dei jeans.

Sbuffai innervosita e incrociai le braccia sotto il petto.

"Sei andato a letto con Lily" dissi con tono accusatorio.

Sembrò sbigottito dalla mia affermazione.

"Che cosa?" Chiese alzando il tono di voce.

"Sei andato a lett.."

"So cos'hai detto! Ma come ti viene in mente di pensare una cosa del genere?"ringhiò. Diede un pugno al vetro della mensola, frantumandolo in mille pezzi.

"Ho sentito la tua disgustosa ragazza vantarsi nei bagni, di quanto tu fossi stato romantico e di quanto fossi bravo a letto. Complimenti, sei il dio del sesso. Te le sei fatte tutte" sputai acidamente.

Aaron rimase in silenzio, con la bocca spalancata.

"Fammi spiegare.."disse.

Gli diedi uno schiaffo, che gli fece voltare la faccia.

"Mi ero fidata di te, ma ti sei rivelato per ciò che sei"dissi prima di prendere la chiava dalla sua tasca ed uscire.

MY POSSESSIVE ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora