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Pov. Ros
Sono scioccata e confusa, non riesco a capire perché lui sia qui e perché mi stia chiedendo cosa ci faccia io qui. Nel senso, si, ok lui può fare ciò che vuole ma lo stesso vale per me quindi perché dovrebbe interessargli? Anche se il fatto che lui sia qui, magari con una donna, mi infastidisce in una maniera che non comprendo può fare ciò che vuole ed anche io.
Non ho ancora il coraggio di girarmi così resto ferma a guardare Gregori che sembra abbastanza divertito e anche sorpreso da tutto ciò, cerco il suo sguardo e una volta trovato lo prego con lo sguardo di salvarmi ma lui in risposta scrolla le spalle ridacchiando
Grazie mille Greg ora so che se ho qualche problema posso contare su di te!
Rassegnata mi giro verso Mr. Romanov ritrovandomi così con la faccia dannatamente vicina al suo petto
Grazie madre natura per avermi donato l'altezza di un nano
Ma non ho comunque il coraggio di alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi così continuo a guadare il suo petto fasciato da una maglia verde militare che sembra una seconda pelle, facendo così intravedere ogni dannato muscolo che ha. <Allora, Signorina Dellacour, mi dite cosa ci fate qui?> mi chiede, questa volta, in maniera più calma e formale, alzo la testa incontrando così il suo sguardo freddo e calcolatore che mi fa arrossire fino all'inverosimile <s-sono qu-qui con un'amica> dico balbettando mentre inizio a mordermi il labbro dal nervosismo
Perché mi sta fissando senza dire nulla? Dio santo mette più ansia di un'interrogazione!
<Un'amica eh? E di grazia ora dov'è questa tua amica?> chiede in fine con un sopracciglio inarcato, al che io rimango abbastanza interdetta, cosa interessa a lui? Non è mica mio padre. Alzo ancora di più il mento e lo guardo senza battere ciglio <Non credo siano affari vostri ora con permesso ma vorrei finire il mio drink> dico per poi girarmi di nuovo verso il bancone iniziando a bere il mio Drink mentre Gregori mi guarda con un'espressione basita e scioccata per poi scoppiare a ridere <Oh mio caro Xavier te l'ha proprio detta!> disse tra le risate, io aggrotai la fronte confusa, Gregori conoscenza Xavier? Questo significa che viene molto spesso qui ma comunque le cose non si legano, Xavier sembra qui da pochissimi giorni..... Non ci sto capendo nulla. <Taci Greg e voi venite con me> disse Xavier prendendomi il bicchiere dalle mani al che io lo guardai infuriata, come si permetteva a darmi ordini? Oh ma ora gliene dico io quattro non mi interessa se è il mio professore può essere anche al papa!
<E di grazie perché dovrei? Chi siete voi per dirmi cosa fare? E ridatemi il mio bicchiere!> dico guardandolo furiosa ma, ho fatto lo sbaglio più grosso che esista visto che lo sguardo di Xavier si è riempito do rabbia ma stupida come sono mi rigiro verso il bancone e guardo sorridendo Greg <Un altro cubalibre>Greg alza un sopracciglio ridacchiando ma prima che possa dire qualcosa mi sento alzare da terra ritrovandomi così sulla spalla di Xavier stile sacco di patate <Lasciatemi giù! Se non lo farete chiamerò la sicurezza!> dissi sbattendo i pugni contro la sua schiena
E che schiena!
Tu! Taci!
Ma non ottenni nessuna risposta in cambio così guardai Gregori con uno sguardo implorante <Gregori ti prego chiama la sicurezza! E perché nessuno non dice nulla? Ma non mi vedono?!> dissi guardandomi in torno notando che i presenti neanche mi calcola vano <Mi dispiace Ros ma nessuno si mette contro il capo> disse il barista in risposta facendo spallucce e ridacchiando. Il capo?? Cosa? Ma non era un professore? Bhe ora si potrebbe anche capire la macchina... Ma comunque non si lega nulla so di sicuro che il "Cabrón" è aperto da anni.... Dei qualcuno mi spieghi chi cavolo è quest'uomo!. Vengo risvegliata dalla voce di Xavier <Fai recapitare nel mio studiu un Cubalibre visto che la signorina ha così tanta sete> disse senza aspettare una risposta e iniziando a incamminarsi verso una direzione a me sconosciuta con me sopra una spalla, scalcio e gli picchio la schiena suscitando in lui solo una roca risata
Dio mio santissimo! La sua risata! Che suono fantastico!
Taci rincoglionita!
Ti sei insultata da sola sappilo
Ahhh ma lasciami stare!
Finalmente riesco a vedere che stiamo salendo una scala e in cima riesco a vedere dei bodyguard <Ehy! Voi aiutatemi! Non vedete cosa sta facendo quest'uomo?!> chiese guardandoli ma loro ghignarono per poi guardare Xavier <Mr. Romanov> dissero in cora per poi abbassare la testa e solo dopo mi ricordai che lui era il capo di questo maledetto posto. Vidi Xavier aprire una porta e così mi ritrovai dentro uno studio veramente bello era sui toni del blu e dell'oro e una volta chiusa la porta non sentii quasi più la musica. Finalmente Xavier decisa si farmi scendere e mi fece sedere su una sedia davanti ad una scrivania di legno scuro mentre lui si metteva dall'altra parte iniziando a guardarmi attentamente ma alla fine decise di aprir bocca <Sapete che questo locale è vietato a minori vero?> disse iniziando a squadrarmi, io arrossì dalla rabbia, ovvio che lo so! Non sono mica stupida! Al che io risposi indignata <Ovvio che sì! E non sono venuta da sola sono venuta con questa mia amica... Che si... Sì lei è maggiorenne>non avrei potuto dire una bugia più grande di quella ma, ormai quel che è fatto è fatto, dopo un po' sentii la risata di Xavier che si propagava in tutto lo studio poi lo vidi alzarsi mettendosi così davanti a me, non ebbi il coraggio di guardarlo in viso così spostai lo sguardo alla mia destra dove si trovava un'altra sedia, sentii Xavier abbassarsi alla mia altezza <Non te l'hanno mai detto che non si dicono le bugie> disse vicino al mio orecchio e istintivamente quando il suo respiro toccò la mia pelle chiusi gli occhi e senza dire nulla deglutii, passarono dei secondi ma non sentii più la sua voce finché, sentii le sue dita accarezzarmi una guancia e poi un sussurrò quasi inaudibile <Dio se sei bella! Se solo tu non fossi così piccola> sussurrando sulla mia guancia al che io mi girai di scatto trovandomi a pochi centimetri dal suo viso e inevitabilmente il mio sguardo cadde sulle sue labbra.
Non avevo mai visto delle labbra così belle in vita mia sembravano così morbide e quasi mi chiamavano ma quel momento venne interrotto dalla porta che veniva aperta con uno scatto e da una voce energetica <Cugino! Quanto tempo mio amor!>

 Non avevo mai visto delle labbra così belle in vita mia sembravano così morbide e quasi mi chiamavano ma quel momento venne interrotto dalla porta che veniva aperta con uno scatto e da una voce energetica <Cugino! Quanto tempo mio amor!>

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Eccomi, come sempre, dopo decenni ma finalmente ho aggiornato quindi almeno una piccola vittoria me la merito, non so con esattezza quando riaggiornero ma spero il più presto. Bayy🌹

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