Capitolo 5

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Siamo in giro per la città ormai da un paio di ore, il sole sta iniziando a tramontare e il cielo inizia a tingersi di arancione con delle sfumature di rosa, le foglie cadono e dipingono il terreno di colori bellissimi, ed io mi ritrovo al fianco del ragazzo per cui ho sempre avuto una cotta, secondo me sto sognando ma è tutto vero.

Alex ha insistito nel volermi riaccompagnare a casa visto che ha inizia a piovere e si sta facendo tardi, fortunatamente lui si era portato dietro un ombrello così ci siamo riparati entrambi sotto, anche se io più che ripararmi mi sono ritrovata completamente zuppa dato che l'ombrello era troppo in alto per me, sfortunatamente sono alta solo 1.60 in confronto a quel gigante di Alex a cui io arrivo a malapena al petto, mi chiedo cosa si prenda a colazione questo ragazzo per essere così alto.

Siamo davanti al cancello di casa mia, saluto Alex con un abbraccio ringraziandolo della bella giornata passata insieme.

Entro in casa, salgo le scale e mi dirigo in camera, mi butto sul letto facendo partire la mia playlist a tutto volume, i miei oggi torneranno dal lavoro tardi quindi non ho da preoccuparmi su che ora andare a letto.

Alexander's p.o.v.
Entro in casa e come al solito non trovo nessuno ad aspettarmi perché tutti sono partiti per il Giappone tranne me, mi fa piacere passare un po' di tempo con Noe  mi fa sentire meno solo di quanto lo sono in realtà, vado in camera mia mi sdraio sul letto e prendo il mio cellulare, inizio a scorrere le foto scattate oggi, mi chiedo cosa mi stia succedendo.

Noemi's p.o.v.
Sento un rumore assordante che mi obbliga a svegliarmi dal mio bellissimo letargo, non ho la minima voglia di andare a scuola ma poi mi viene in mente che stasera devo andare al lavoro, esco dalle coperte con la mia solita poca voglia, vado in bagno per prepararmi, indosso una semplice maglietta della Levi's, dei jeans blu con un paio di Vans nere e mi lego i capelli in una coda alta.

Prendo il telefono e le mie amate cuffie, giuro che non posso vivere senza di loro,scorro nella mia playlist e metto "I Wait" dei Day6.

Arrivo in stazione, stranamente sono in anticipo mi siedo su una delle panchine, vedo arrivare altri ragazzi, sento qualcuno sedersi accanto a me ma faccio finta di niente fino a quando la persona si avvicina a guardare cosa stavo ascoltando beccandosi una gomitata da parte mia, solo in quel momento mi rendo conto che era Alex.

A: Buongiorno anche a te, cavoli se fai male ahahaha
N: Scusa, ma è colpa tua non devi avvicinarti così tanto senza neanche salutare!
Ci mettiamo a parlare un po' visto che il treno ha deciso di fare tardi, abbiamo parlato un po' fino a quando una ragazza che sembrava conoscere bene Alex venne ad interromperci, io rimasi lì con i miei auricolari ad aspettare che se ne andasse, ma visto che non ne aveva l'intento dissi ad Alex che me ne sarei andata al bar per lasciarli un po' soli.
Ci rimase un po' male inizialmente ma non venne a cercarmi...cosa mi aspettavo, infondo non abbiamo mai parlato troppo siamo solo amici e penso che per lui lo rimarremo.
Mi prendo una cioccolata e torno ad aspettare il treno ma questa volta da sola.
Vengo a scoprire ascoltando la conversazione tra due ragazze della mia scuola che il nostro treno è stato annullato e che l'unico che passerà oggi è quello delle 11:30, sono le 8:22, che faccio ora?
Vado verso il parco affianco a casa mia, quello è il luogo in cui andavo quando litigavo coi miei è sempre stato il mio posto preferito anche perché sono in pochi a conoscerlo, mi vado a sedere sulla mia solita altalena come aspettando che qualcuno mi spinga, due mani si poggiano sulla mia schiena dandomi una spinta, subito dopo un altra, alzo la testa fino a incontrare il volto di Alex.
A: Scusa se prima ti ho lasciata sola...
N: Ma no tranquillo non devi scusarti, eri con una tua amica, io ero di troppo, mi sembrava la cosa giusta da fare andarmene.
A: Elisa non è proprio mia amica siamo solo compagni di classe, ma ciò non giustifica le tue azioni, la prossima volta rimani lì dove sei e non discutere
Prova a dire il suo discorso in modo serio ma non ce la fa e scoppia a ridere in una delle sue solite risate.
N: Uff ok ahahah, ti va di stare qua ad aspettare con me?
Si siede nell'altalena accanto alla mia
A: Non sono mai stato qui è così tranquillo, come conosci questo posto?
N: Da piccola i miei erano più spesso a casa, a quei tempi non andavano molto d'accordo quindi quando litigavano io scappavo e venivo in questo parco.

Come mai gli sto raccontando tutto così tranquillamente, starò impazzendo...

A: Quindi questo è un po' come un tuo nascondiglio? Io e mia sorella pur abitando qua vicino non lo abbiamo mai visto...
N: beh in effetti non c'è mai nessuno, ma proprio per questo mi piace.

Ok sono definitivamente impazzita

Alex si alza dall'altalena mi si piazza davanti e dice:
A: Se ti fidi di me chiudi gli occhi e lasciati andare in avanti
Non sono molto sicura di ciò che sto per fare ma infondo il massimo che potrei fare è una delle mie solite figure di merda, chiudo gli occhi e lascio le fredde catene dell'altalena, avevo paura di cadere ma due braccia mi circondano la vita facendomi sentire al sicuro.

Spazio autrice
Salve a tutti, ok per vostra sfortuna non sono morta, ho solo qualche problema con la storia visto che la sto riscrivendo perché quella di prima non mi piaceva come andava a finire, lo so che il capitolo è corto ma prometto che quando posterò il prossimo ( spero il prima possibile) sarà più lungo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 08, 2019 ⏰

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