Non volevo.

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Cap. 3

Dopo 3 anni che conoscevo quei ragazzi, quello era il primo vero momento per loro che vedevano la vera Aurora, quella fragile e compassionevole.

Non mi volevo staccare più da Luca era il mio orsacchiotto, era taanto altro, quasi due metri e poi era castano chiaro e occhi verdi-azzurro, gli altri stavano ancora a distanza da noi, lui mi accarezzava i capelli e sorrideva, non capivo perché facesse ciò ma mi sentivo bene nelle sue braccia.

Mi staccai dall'abbraccio per vergogna dicendogli che dovevo scappare, ma venni presa per i polsi doloranti e tirata via in direzione degli altri, non mi ero resa conto che avevo il polso dove si erano riaperte le ferite e il trucco che scolava  sulle mie guance arrivata lì da loro Luca lasciò la presa e io salutai gli altri con un gesto della mano, era settembre e io stavo già con una felpa pelosona... loro mi guardarono male, i miei vecchi amici capirono che c'era qualcosa che non andava bene, l'unica ragazza che non mancava all'appello del gruppo, Stefania (la mia ex migliore amica) mi prese il polso e alzò la felpa.

In quel momento il sangue cominciò a uscire sempre più velocemente e tutti nel panico non sapevano come placare quel lago che fuoriusciva. Io presi la bandana bianca che avevo tra i capelli e la avvolsi al polso.

In quel momento penso che capirono che oramai ne era abituata, Luca mi prese sotto braccio e mi accompagnò solo lui al negozio lì vicino per coprarmi di testa sua un qualcosa per i polsi, mi comprò una fascia dei miei idoli, i Green Day!

Lo abbracciai forte per avermi fatto questo pensiero, io volevo raggiungere gli altri quando lui mi ferma per baciarmi, io gli volevo bene ma non lo amavo di certo, era il mio migliore amico.

Mi allontanai da lui pensando che una volta ero riuscita ad uscire da camera mia e mi dovevano succedere tante cose?! Quella notte non sarei riuscita a dormire per nessuna ragione, e in realtà non mi accorsi di essermi seduta ad una panchina già occupata da un bellissimo ragazzo dagli occhi color ghiaccio e i capelli biondo tinto, alto quanto basta e dal vido dolce e simpatico.

Era perfetto nella sua semplicità nel vestire e nel modo che si presentava alla gente, ero praticamente diventata rosso ACCESO in viso per la vergogna di non essereme accorta.

Mi stavo alzando per andarmene con la coda fra le gambe per la figura appena fatta quando..

SPAZIO AUTRICE!

Fa schifo lo so ma questa è la storia

Non sono mai stata una grande scrittrice e ho fatto questa Short Story per sfogarmi maggiormente..

Sono un disastro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora