Capitolo 8

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Pov Christian
Sono quasi arrivato fuori casa di Zoe. Mi sento così nervoso e non riesco a capire il perché. Dopo un paio di minuti arrivo fuori a quella che penso sia la sua casa. Prendo il cellulare per mandarle un messaggio per fargli sapere di essere arrivato
-mr. Occhi Grigi=sono qui fuori. Aspetto con ansia di vederla uscire da quella porta. E all improvviso la vedo. È davvero bellissima. Anche se indossa una semplice felpa con degli skinny, è davvero fantastica. E forse è proprio questo che mi piace di più di lei. Il fatto che riesce a farmi rimanere a bocca aperta rimanendo nella sua semplicità. Apre lo sportello e sale in macchina. È visibilmente imbarazzata. Le guance rosse mettono ancora di più in risalto il suo bel viso.
"Ciao" mi dice quasi sottovoce dall imbarazzo poi sorride. Cazzo quanto è bello quel sorriso.
"Ciao" le dico sorridendo. È sempre piu imbarazzata. Sorrido nel vederla praticamente andare in fiamme.
Allora, dove vogliamo andare? continuo, mentre continuo a guardarla. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
"Non saprei, scegli tu" mi dice lei.
Ci penso un po. Poi decido di portarla in un ristorante carino che conosco bene non molto lontano da qui. Giro la chiave dell auto e parto. La guardo e vedo che si sta mordendo il labbro. È davvero nervosa
<vorrei morderlo io quel labbro> penso tra me e me all improvviso. Sto proprio perdendo la testa. Dopo un po arriviamo al ristorante. Scendiamo dalla macchina ed entriamo. Ci accomodiamo ad un tavolo. Lei si guarda intorno come spaesata. Forse non ci è mai venuta. Iniziamo un po a sfogliare i menu poi dopo un po ordiniamo e nel frattempo che arriva il cibo cerco di aprire una conversazione.
Poco dopo ci portano quello che abbiamo ordinato. Mentre mangiamo continuiamo a parlare ancora. Lei mi racconta un po della sua famiglia. Mi racconta che ha un solo fratello piu grande di lei, poi mi racconta della sua migliore amica e tante altre cose. Io gli racconto un po della mia vita. Che ho perso mia madre quando avevo solo 12 anni, che nn ho mai conosciuto mio padre, le ho raccontato di mia zia Carol che per me è stata una madre e poi di mia sorella minore Lucy. La nostra conversazione dura a lungo e non ci accorgiamo di quanto tempo è volato. Ormai sono le 23:00. Finiamo di mangiare e dopo una lotta con Zoe che insisteva sul fatto di voler pagare la sua parte, pago io tutto il conto ottenendo una sua faccia imbronciata e usciamo dal ristorante.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso casa sua. Inutile dire che per i primi minuti del tragitto ha continuato a lamentarsi sul fatto di voler pagare la sua parte poi dopo un pi si arrende. Arriviamo davanti a casa sua. Una strana sensazione comincia a farsi spazio dentro di me. Non so perché ma non voglio che vada via. Solo al pensiero mi sento male. Con lei stasera sono stato davvero bene. Di solito quando esco con una ragazza non sono mai cosi. Non porto mai nessuno nei ristoranti. Al massimo a casa mia o in qualche albergo ma questi sono dettagli. Invece con lei è diverso. Mi sento bene davvero. Mi sento felice.
-Beh grazie di questa bellissima serata. Sono stata davvero bene. La sua voce interrompe i miei pensieri.
-Si anche io sono stato davvero bene le dico e sorrido.
Mi dà un bacio sulla guancia. Buonanotte mi dice e apre lo sportello della macchina per scendere. Perché non sono riuscita a baciarla cazzo. Mi sono bloccato e non so nemmeno io perché. Poi faccio una cosa che nn mi sarei mai immaginato di fare. Scendo dalla macchina, corro verso di lei mentre si sta dirigendo alla porta. La prendo per un braccio, la tiro verso di me e poggio le mie labbra sulle sue. Un esplosione di emozioni mi invade. Non capisco cosa mi sta succedendo. So solo che non voglio più andarmene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 13, 2018 ⏰

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