Cap.3: Addio al principe

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Era appena emerso il primo raggio solare dall'alba tra le montagne quando il Re seppe la notizia, esso non volle credere all'accaduto, era furibondo.
La notizia giunse anche alla sorella, il piano aveva funzionato.. ma sentiva un senso di colpa intensificarsi sempre di più, fino a scoppiare a piangere e chiedere a se stessa.. "cosa ho fatto..!?"
Intanto Blake si svegliò, aveva delle manette ai polsi e alle caviglie, il suo primo istinto fu quello di strattonare le manette, ma lasciò subito stare e cominciò a disperarsi, la sua vita era probabilmente giunta al termine, tutto l'allenamento svolto nel corso degli anni gli sarebbe servito per sopravvivere circa un ora e mezza.
All'improvviso si sentì una porta metallica aprirsi come se qualcuno l'avesse sfondata creando un gran baccano, Blake sussultava per ogni passo che sentiva avvicinarsi alla sua cella, sapeva già che era suo padre e a giudicare dal passo pesante era anche colmo d'ira.
"Sei un idiota!" gridò il Re "cosa pensavi di fare!? e soprattutto perché!?" continuò la sua sfuriata, Blake non fece altro che calare lo sguardo.
A questo gesto il Re rispose ordinando alle guardie di aprire la cella immediatamente e vi entrò deciso, Blake si alzò in piedi tremante avendo paura che lo aggredisse in qualche modo, ma l'unica cosa che fece fu quella di stringerlo a sé piangendo.
L'abbraccio durò molto tempo, ma Blake andava processato, le guardie entrarono nella cella e lo portarono davanti al cancello dove si sarebbe svolta la procedura d'esilio.
Le guardie del cancello diedero il segnale "niente sacchi di carne in putrefazione in vista".
Tutto il popolo era riunito ad assistere alla punizione esemplare del sovrano pure Cassandra era presente.
Blake era situato proprio davanti al cancello e vicino a lui c'era suo padre pronto a bandirlo, si allontanò di almeno trenta metri fino a raggiungere il centro del piazzale d'entrata si girò verso Blake e a gran voce pronunciò le seguenti parole facendo segno alle guardie del cancello che si affrettavano ad aprire: "Io, Re Igor Drakon secondo, nel nome della legge emandata dal mio regime... ti bandisco!".
Blake guardò oltre il cancello.. non c'era nessuno solo una cittadella fantasma, case in rovina, nessun rumore apparte quello del cancello che cominciava a chiudersi.
Blake era fuori da Brinskgrad, esiliato e non avrebbe più potuto farvi ritorno, non che si aspettasse di farlo..
Il cancello si serrò ermeticamente con un rumore assordante, dei tombini cominciavano a tremare, Blake cominciò a sentire prima puzza di carne andata a male e poi a vedere qualcosa muoversi nell'ombra.
Non si sarebbe dato in pasto così facilmente senza neanche lottare allora analizzò in fretta la situazione, i tombini erano nella piazzetta della cittadina una cinquantina di metri di distanza gli zombi più veloci ci avrebbero messo due minuti a raggiungerlo, mentre gli altri nell'ombra erano dentro delle case e tra delle macerie.
In compenso a meno di venti metri di distanza c'era una casa, era tempo di agire, Blake corse verso la casa e si arrampicò sul tubo verticale della grondaia raggiungendo il tetto.
Li si sentiva più sicuro ma non lo sarebbe stato ancora per molto, si concentrò per vedere altre vie di fuga ma vide solo degli zombi deformi con gambe, braccia e dita molto lunghe, degli "spilungoni"?, a quanto pare erano molto abili e veloci nel scalare i muri.
Doveva muoversi, Blake vide un palo telefonico, non era sicuro se sarebbe finito fritto dall'elettrocuzione dei cavi, ma di sicuro era meglio che essere mangiato vivo da delle belve dall'alito puzzolente, quindi si aggrappò al palo e cominciò a camminare sui cavi tenendo l'equilibrio.
Per fortuna non essendo a contatto con il suolo l'energia passava attraverso Blake senza causargli alcun danno poiché non la scaricava a terra.
Uno "spilungone" si arrampicò sul palo e tagliò i cavi con le sue unghie affilate come rasoi e incredibilmente resistenti, sembrava una specie di mutazione delle dita, ora sembravano più dei coltelli o la mano del famigerato Freddy Krueger.
Blake si aggrappò al cavo e con una capriola atterrò in quello che a prima vista sembrava una discarica, doveva pure fare attenzione a non ferirsi oltre che scappare e trovare un luogo sicuro.
Blake si mise a correre, svoltò l'angolo ma sbatté contro qualcosa cadendo indietro, era uno zombi massiccio e grasso Blake indietreggiò il più possibile fino a raggiungere una pila di scarti, la strada era chiusa, aveva le spalle al muro, lo zombi cominciò a marciare nella sua direzione con un movimento goffo.
Blake era disperato non sapeva più cosa fare, senza farlo apposta per indietreggiare tirò un calcio ad una lampada che si accese, lo zombi grugnì pesantemente, evidentemente tale luce gli face male agli occhi, Blake la prese in mano e avanzò scacciando via lo zombi.
Aveva fatto una nuova scoperta, una di quelle che gli avrebbe salvato la vita, non era luce normale era una lampada a led a raggi UV la quale sprigionando una strana luce violacea bruciava la retina oculare degli zombi accecandoli.
Era praticamente salvo doveva solo stare attento ad ogni minimo rumore e puntare la luce contro gli zombi se l'avessero trovato, Blake girò la discarica per parecchio tempo ma infine trovò quello che poteva essere per lui un rifugio, doveva solo trovare un modo per aprire un bunker.
Sembrava chiuso dall'interno "magari c'è qualcuno di ancora vivo li dentro?" Blake decise di mettersi a scavare di fianco al bunker e con una piccozza cominciare a fare un buco abbastanza grande da farci passare il braccio.
L'operazione durò qualche ora ma infine riuscì a infilare il braccio dentro il bunker e ad aprire la porta,
entrò e la richiuse, al buco che aveva fatto lui stesso ci avrebbe pensato più tardi per il momento si limitò ad esplorare il bunker.
Uno scheletro con una chiavetta USB in mano fu tutto ciò che trovò li dentro oltre a qualche lenzuolo e un letto, sembrava abbastanza accogliente "perfetto.. ma sta chiavetta la ficco in culo per farla funzionare?" disse Blake.
Un computer c'era e anche un monitor grosso quanto tre quinti della parete con tanto di collegamento al tavolo che sembrava avere un programma di telegrammazione , ora vi erano due problemi.. il cibo e il fatto che bunker fosse senza energia elettrica.
Problema che trovò risposta subito dopo, l'alimentazione era stata staccata bastava riavviare il collegamento, Blake inserì la chiavetta USB e controllò il contenuto, vi era un file nominato "Prototipo 693" era una serie di immagini che componeva qualcosa di insolito, era un progetto, e c'era scritto tutto alla lettera, come costruirlo, come utilizzarlo e dove trovare l'occorrente.
Si trattava di un armatura di ultimissima generazione ideata appositamente per proteggersi dall'assalto degli zombi.
"Però.. qualche modifica potrei fargliela" criticò Blake.

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