Stai per leggere un estratto del mio secondo romanzo, in uscita a breve in tutte le librerie e store digitali.
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Buona lettura!
1.
Io non so perdermi. Non sono capace di lasciarmi andare nei meandri di una notte, per poi ritrovarmi. Neanche adesso, su questa strada solitaria, mentre percorro gli ennesimi chilometri con il mio scooter, di ritorno da lavoro, mentre penso a tante cose. Mai esclusivamente a me stesso. Quasi non fossi io la parte in causa di questa vita un po' agitata. Perché ho compreso che il tempo fa un po' quel che vuole. Prova a spiazzarti quando credi di avere i piedi ben puntati per terra, alle volte ti accoglie, ti apre una porta verso un qualcosa che ha il sapore di nuovo e ti dà persino il benvenuto.
«Ben tornato sulla terra», mi dico, mentre mi ricordo di dover svoltare a destra.
La stanchezza di una notte senz'anime, provo a pensare a quante persone condividono ora un letto, un posto caldo nella vita di qualcun altro. A me non penso, so solo che mi toccherà dormire, riposare per poi riprendere le energie e affrontare un nuovo giorno.
«Il prezzo per una vita senza di te è troppo caro», ripeto sottovoce, ennesima svolta a destra.
Strade di periferia, le stesse di una vita, i rioni dormono, qualcuno fra poche ore si sveglierà. In realtà, ho sempre creduto che non dormano mai. Ogni volta che ritorno a casa, giro la chiave, una mandata, due, poi la terza sempre più difficoltosa, non credo mai d'esser solo. Anche se ora lo sono. Il divano sfatto, i cartoni di pizza sul tavolino, credo di non aver mai sistemato tante cose nella mia vita.
L'eco delle mie parole che viaggiano, un binario impazzito il mio cuore, un pezzo che non si ricomporrà facilmente. Edizione limitata la sua anima.
Mi passo la mano tra i capelli, penso al vento che scompigliava i suoi, la melodia impercettibile delle sue palpebre che fissavano per sempre le immagini di quel giorno autentico. Non saprò perdermi, né tantomeno perdere quei momenti che portano ormai il suo nome.
La ritrovo proprio ora, mentre accendo la luce della cucina, la rivedo quasi ai fornelli, aspettando che mi svegli, in quei momenti non poteva sapere che il mio cuore dipendesse da lei.
Sarà tardi, penso, mi immergo nel letto. Fisso il soffitto impuro dall'umidità, penso che sia filtrata ormai anche dentro di me. Non mi ci abituo affatto a questo posto. Anche se non credo che io sia destinato ad abitare altrove, risvegliarmi in un rifugio diverso dal suo cuore.
«Ti sei mai sentito più sicuro di quando trovavi riparo tra le sue braccia?» mi domando spesso, e me ne pento. Perché so di non poter trovare una risposta, né tantomeno una soluzione al dolore.
Di lei ora ricordo quella porta chiusa, il rumore assordante dei suoi passi, le scale, quel divario tra le nostre vite.
Io sono qui, non me lo sarei aspettato qualche anno fa. Forse nemmeno lei. Premesso che si trovi sempre lì, dove immagino che sia. Anche lei magari in questo momento ha il cuscino sul viso, lo metto via, riguardo le nostre foto. Sarà l'alta luminosità del cellulare o il ricordo del suo sorriso, ma i miei occhi cedono.
Li ho già chiusi, strano che non sia scomparsa quell'immagine. È ancora nitida, prende forma il cielo, il mare dietro di noi, la gente persino continua a camminare. Poi lei è qui davanti a me, si porta una mano sul viso, con la stessa poi mi accarezza e si avvicina sempre di più. D'improvviso ci uniamo in un lento, anche se è tutto davvero così lento intorno a noi. Mi sento quasi di riuscire a prenderla in braccio, è riuscita a farmi trovare le forze che avevo oramai perso. Continuiamo a girare, come fossimo su una giostra, i suoi capelli al vento, i nostri sorrisi e quelli della gente.
Può davvero il mondo celarsi dietro una bugia?
Tutto sommato non è così male morire d'amore. Fa strano girare e girare intorno.
Poi gli schiamazzi fuori dalla mia finestra si fanno sempre più assordanti, il rumore della pioggia che cade sulla tettoia diventa sempre più amplificato.
Può davvero celarsi la felicità dietro un sogno?
*Per il secondo capitolo continua a scorrere.
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IL TEMPO DELLE NOSTRE VITE
General Fiction«Alcuni amori nascono per affronto alla realtà, quando si è stanchi di provvedere alla casualità delle circostanze, mentre è il mondo che gira e noi restiamo fermi.» Lorenzo e Giulia si sono conosciuti in un agosto atipico, amandosi il più in fretta...