cap.2

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finalmente le 6 ore di università erano al termine, salutai le mie amiche e mi deressi a casa, per preparare il tutto per sta sera, spero che duri molto sono stanco di quelli che muoino subito.
Entrai in casa salutai il mio gatto, mi spogliai e mi misi nella vasca, aproffitando della meravigliosa bath bomb rossa che avevo recentemente comprato, che bellezza vedere il mio corpo coperto di rosso mi ricordava il sangue, mi rilassai facendo uscire la mia vera natura le mie due code erano morbidissime ero rilassatissimo, uno squillo interruppe il mio bagno, presi il telefono e risposi

<pronto marco dimmi pure?>

<cri, mi dispiace sta sera non posso venire da te facciamo domani?>

con aria riluttante risposi <si non ti preoccupare a domani>

usci dalla vasca incazzato con il mondo, la mia prenda era appena fuggita e ormai era tardi per trovare qualcuno sui siti di incontro.

<uff, vediamo pò cosa potrà mai colmare queso vuoto? mh credo proprio che andrò a ballare >

iniziai a prepararmi avevo optato per una cannottiera molto lunga pantaloncini corti e le mie fantastiche vans, ero pronto presi le chiavi e scesi.

adoravo uscire di notte alla luce della luna, arrivai davanti alla discoteca, entrai senza problemi il buttafuori pendeva dalle mie labbra chissà magari un girono potrebbe essere un buon canditato.

mandai un messagio ai miei amici ma erano tutti occupati con lo studio, io invece non me ne preoccupavo potevo amaliare il professore e farmi mettere 30 in qualsiasi materia.
adoravo ballare mi faceva sentire molto sensuale soprattutto gli sguardi che mi si davano.

si fecero le 3, il mio corpo iniziava a richiedere una vittima, sentivo le mie code alzarsi da sotto i vestiti le varie effusioni che avevo fatto no bastavano, dovevo correre a casa, usci dalla discoteca, grazie alle vetrine per la strada, mi accorsi che i miei occhi avevano assunto un colore gaillognolo come quello di un serpente, mi stavo per trasformare.
mentre camminavo mi senti prendere dal braccio mi ritrovai circodanto da 5 ragazzi tra cui due di colore.

<che ci fa un bocconcino come te a quest'ora per strada?>

mi leccai le labbra, non potevano capitare in un momento migliore.
<mh cercavo divertimento e cosi noioso rimaneri soli il venerdi sera, mi fate compagnia?>

< ma certo che ne dici di vienire a casa nostra ti facciamo divertire noi?>

<perche no, non vedo l'ora di assagiarvi tutti ma casa vostra sarà lontana, che ne dite di quel vicolo li?>

<uh al ragazzo piace giocare>

andai verso il vicolo mi appogiai a l'angolo e dissi

<attenzione, mordo>

svanendo nel buio subito i 5 ragazzi mi seguirono, stavo vivendo un esperienza magnifica i loro membri erano enormi e pulasanti, ne assagiai alcuni per poi farmi sbattere in modo violento dai due ragazzi di colore, non riuscivo piu a trattenermi, li radunai tutti a torno a me, e mentre erano occupati a strussciarsi, le mie code spuntarono fuori dalla mia schiena tagliando di netto le loro gole, uno dei 5 ragazzi riusci ad evitarle, molto meglio, che con uno sguardo terrificato inizò ad urale.

< cosa sei tu mostro!>

<niente di personale mi piace solo vederti soffrire perciò piangi non serve essere timido con me >

solbazzai su di lui misi il suo membro dentro di me e iniziai a traffigere il suo petto lentamente.

<vedo che ti piace violento, anche se stai per morire lo hai comunque duro , dai fammi vedere come soffri>

tutto questo durò per un quarto d'ora, una volta morto mi bagnai con il sangue di tutti.

<finalmente>

ripresi la mia forma normale e me ne andai a casa felice e soddisfatto.

erano le 9:30 di mattina e come al solito mi preparai il mio tè alla vaniglia, accesi la tv e misi italia uno per guardare il tg, fuori pioveva per quanto amassi la pioggia non mi andava di uscire,cosi iniziai a dedicarmi alla pulizia della casa, un ragazzo bello come me deve avere un appartamento che gli si addica, iniziai dal soggiorno e tra le varie scartoffie trovai un volantino che parlava di un corso da fotomodello, la cosa mi eccitava ma sarei stato troppo famoso adoravo essere guardato ma non potevo rischire, ma ecco che il destino mi fece trovare il lavoro adatto, dietro ad esso una richiesta di lavoro in una discoteca a luci rosse come ballerino.

<questo si che mi delizia>

presi il vecchio costume di cat woman di pelle stra lucida, e lo rifini con qualche strappo sulle coscie , schiena conpletamente visibile che lasciava intravedere il mio tatuaggio a forma di triskell, ma il completo non era finito, mi preparai e scesi dal mio appartamento, dirigendomi al primo sexy shop sulla via.
entrai e subito il mio occhio andò su ciò che cercavo, quei miravigliosi collari con le borchie, cosi sexy e pericolosi, ne presi subito uno, ma appena mi girai eccole li degli stivali in pelle tacco 12, mi voltai verso il commesso dicendogli.

<avete un 43 di queste?>

appena comprai tutto usci dal negozio e davanti a me un gruppo di ragazzi ridevano di me, poveri illusi non sapevano che davanti a loro avevano un demone di pura bellezza, andai li e presi il tipo più carino nel gruppo tirandolo dalla maglietta e baciandolo davanti a tutti.

<beh anche se sei cosi carino baci ancora come un poppante, mh non hai idea di come ti farei suonare campanellino, perche qualche volta non passi a casa mia>

me girai e andai verso casa in modo elegante, ero pronto per la serata, li potevo trovare prede a non finire era come se dio o meglio satana abbia creato un buffe tutto per me.
chiamai il locale e mi presero subito a lavorare li, non potevano lasciare un bel bocconcino come me, avrei portato i loro affarri alle stelle.
misi il costume i tacchi e il collare coprendo tutto con un cappotto lungo anche se non soffrivo il freddo, sarebbe stato strano.
entrai nel locale e il proprietario mi venne incotro,

<tu devi essere cristian?>

<si sono io, bel posto complimenti>

<grazie, anche tu non sei niente male,dammi pure il cappotto il palco e di la , come ti presentiamo?>

<presentatemi come siren>

sali sul palco e appena senti il mio nome apparsi tra le ombre, davanti a me si presentava un palo da lap dance mi avvicinai in modo sexy e iniziai a strusciarmi su di esso con la nebbia che lentamente avvolgeva il mio corpo, era il momento di scendere e vedere un pò cosa mi offriva sta sera lo chef.
non c'erano molti giovani ,ma solo uomini da 40 ai 60 anni, era una portata di depressi e divorziati,che senso a torturarli non ne vale la pena,avevo preso la serata sbagliata, ma il mio corpo desiderava una vittima, da lontano notai un uomo sui 30 anni vestito in modo elegante molto curato che mi guardava attentamente, andai da lui sussurandogli nelle orecchie

<ti aspetto alla fine dello pettacolo, zuccherino>

ritornando sul palco pensai che quella era stato un colpo di fortuna.
fini il mio turno salutai il proprietario, che mi diede la paga e usci.

<ma guarda un pò chi si rivede> l'uomo di 30 anni

<vedo che mi hai aspettato,dove vuoi portarmi?>

<beh e tardi che ne dici di casa mia e qui vicinno possiamo prenderci un caffe>

<con piacere >

sali nella sua macchina, il tipo non se la passa male ero seduto all'interno di una ferrari, quasi quasi poteva diventare mio amico, peccato che lo vedevo solo come un antipasto.

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