Si avvicina e mi da un braccialetto rosso e una cartellina con un libretto e una penna. Mi sorride. Ha un sorriso meraviglioso. E i suoi occhi verdi si illuminano. Gli sorrido a mia volta e vado a sedermi accanto a lui.
'Ciao.' Sorride.
'Ciao.' Sorrido.
'Allora siamo in squadra insieme.'
'Si, per una settimana dovrò stare sempre con te. Ti rendi conto? Che tortura.'
'Ehi! Perchè 'tortura'?'
'Perchè sei antipatico.'
'Uh, tu mi stai simpatica invece.'
'Benissimo.'
Lui sorride, mi prende una guancia con due dita e la stritola. Io gli do un pugno sul braccio e lui toglie la mano dalla mia faccia.
'Ahia.'
'Le mie guance non si toccano.'
'Scusami.' Sorride di nuovo e mi riprende la guancia.
Io mi sposto e lui si sposta di nuovo affianco a me. Sorride ancora. Sorride. Il suo sorriso. Starei ore a guardare come incurva le labbra. Perchè mi pizzica lo stomaco? Oddio no. Distolgo lo sguardo ma lui mi gira di nuovo la testa costringendomi a guardarlo.
'Forse non mi stai così antipatico' Dico sorridendo.
'E tu continui a starmi simpatica.' I suoi occhi luccicano. Come sono belli i suoi occhi. Verdi. Al sole sembrano grigi. Quasi trasparenti. I miei occhi sono incastrati nei suoi. Non riesco a spostare lo sguardo. È come se stessi guardando dentro di lui. Non voglio smettere di guardarlo.
Davide's pov.
Non voglio smettere di guardarla. Sento una cosa strana nello stomaco quando la guardo. E quando sorride, cazzo, viene da sorridere anche a me.
Voglio abbracciarla. Ok, l'abbraccio.
L'abbraccio e lei si irrigidisce per un attimo. Poi si scioglie e ricambia l'abbraccio. È così piccola.
Carlotta's pov.
Mi ha abbracciata. Ho sentito una scossa. Perchè ho sentito una scossa? Forse me la sono immaginata. Sto impazzendo. È confortevole stare tra le sue braccia. Sento le guance avvampare e mi stacco.
'Perchè mi hai abbracciata?'
'Perchè mi andava.'
'Ah, bene.'
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Us.
RomanceQuando erano arrabbiati si dicevano cose orribili, urlavano e si insultavano. Erano due teste di cazzo. Perchè alla fine, si perdonavano sempre.