Capitolo 12

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Ai guarda Katsuki con aria interrogativa.

Ai: in che senso esattamente?

Leggermente spazientito

Katsuki: come "in che senso?". Intendevo un eroe o un supercattivo?

Ai sospira appoggiandosi alla parete con la nuca. Quasi apatica

Ai: è molto difficile risponderti

Katsuki: quindi la pensi come tutti gli altri, eh?

Secca

Ai: non ho detto questo

Senza smettere di toccargli i capelli

Ai: è vero, sei un tipo collerico e prepotente anche verso chi vuole esserti amico

Quasi sibilando

Katsuki: parli di Deku, eh?

Ai: lui ti ammirava molto, e credo lo faccia ancora...sai,ricordo quando al notiziario ce'era la notizia di te preso in ostaggio dal criminale fangoso e lui che ti venne ad aiutare

Katsuki l'ascolta.

Ai: ...quando sei stato rapito durante il ritiro dei boschi, credevo che non ti avrei mai più sentito imprecare, e che saresti rimasto con il nemico

Katsuki: vedi? La pensi così anche tu

Ai: ma, al tuo ritorno, ho capito che nonostante ciò che ti è successo, il tuo spirito combattivo non è crollato

Sorridendo nostalgica

Ai: ne fui felice...se dovessi riuscire a diventare l'eroe che sogni di essere, sarà prpprio grazie a questo...alla tua domanda è possibile rispondere se si condsiderano questi fatti. Per questo ho detto che è difficile

Katsuki perde un respiro. Irritato

Katsuki: ma chi sei, una psicanalista?

Ai ride.

Ai: sono solo una buona osservatrice

Katsuki: ...e tu cosa diventerai una volta uscita da qui?

Ai: spero di aiutare più persone possibile e non finire di nuovo come ragazza immagine come all'apprendistato

Katsuki percepisce fastidio nelle sue ultime parole.

Katsuki: voglio provare ad alzarmi

Ai lo aiuta ad alzarsi facendo passare un suo braccio sulle spalle e gli cinge il busto con l'altro braccio. I due percorrono la strada che porta alle scale per salire alle stanze in religioso silenzio.

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