Capitolo 23

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Ai aspetta Katsuki sul divano torturandosi le mani. Il campanello suona facendola sobbalzare. Sorridente

Sig.ra Riku: qualcosa mi dice che sia arrivato

Ai si dirige alla porta d'ingresso con passo leggermente tremolante. Aperta la porta, si trova davanti un Katsuki leggermente rosso in viso per la camminata al freddo.

Ai: ciao

Katsuki: devo darti una cosa, esci

Ai obbedisce e Katsuki le porge il sacchetto.

Ai: cos'è?

Katsuki: è simile al vestito che avevi l'altra sera. Mi spiace si sia rovinato, mi piaceva

Ai perde un battito. Girato leggermente il capo, visibilmente imbarazzato

Katsuki: visto che s'è rovinato per colpa mia volevo rimediare

Ai sorride.

Ai: non era necessario

Iniziando un po' ad irritarsi

Katsuki: accettalo e basta

Ai: io però non ho nulla con cui ricambiare

Katsuki: e con questo? Andiamo ora

Ai: aspetta, fammi cambiare

Guardandola perplesso

Katsuki: non dovevi essere già pronta? Dai ti aspetto

Afferrandogli il polso

Ai: vieni in casa

E lo trascina all'interno. Katsuki si guarda attorno.

Katsuki: quanti ci metti a cambiarti?

Ai: trenta secondi

Entrambi si tolgono le scarpe. A cuor leggero, Ai presenta Katsuki ai familiari. Con gli occhi fuori dalle orbite, riconosciuto il ragazzo

Sig.ra Riku: tu-tu sei

Ai: Katsuki, le è mia madre

Inchinandosi educatamente

Katsuki: piacere di conoscervi

Mettendogli una mano sul braccio come a volerlo rassicurare

Ai: arrivo subito

E sale al piano di sopra. Katsuki sente tutti gli sguardi puntati su di sè. Si sforza di apparire calmo, ma dentro di sè non lo è affatto. Invitandolo a sedersi al tavolo

Sig.ra Riku: mangia una fetta di torta

Con tono educato, ma sedendosi comunque

Katsuki: sono a posto, grazie

Con sguardo furbo

Nonna Riku: l'ha fatta mia nipote, sai?

Dopo un attimo d'esitazione, Katsuki si arrende e assaggia la torta, che scopre essere di cioccolato e carote. Ai si fa vedere col nuovo abito, lasciando Katsuki a bocca aperta. Usciti di casa, i due subito s'incamminano. Ai lancia un'occhiata fugace a Katsuki. Il suo viso è rilassato, e il respiro a contatto con l'aria fredda genera piccole nuvole. Ai nota che il ragazzo non indossa nulla per meglio proteggersi la gola. Fermandosi

Ai: non hai freddo così? Fa freddo stasera

Fermandosi a sua volta

Katsuki: non morirò certo per questo, dovresti saperlo

Ai lo guarda con disappunto per poi sfilarsi la sciarpa, abbastanza grande da far quasi da plaid, e la avvolge attorno sia al suo colllo che a quello del biondo dagli occhi cremisi.

Katsuki: cosa fai?

Sistemando la sciarpa in modo che non si sfili, sorridendo

Ai: così stiamo al caldo tutti e due

A Katsuki cade l'occhio sulla stampa della sciarpa: vischio


Il vischioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora