c h a p t e r - t w e n t y t h r e e

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Water 💦

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Direct
Cassie: Hey Froy, da quanto tempo!

Froy: Hey Cassie! Come stai?

Cassie: Non c'è male dai. Tu?

Froy: Sono stato meglio, ma non mi lamento.

Cassie: Ho visto che ti hanno preso nel cast di Teen Wolf. Congratulazioni! Sei sempre stato un ottimo attore😉

Froy: Grazie ;)

Cassie: Ancora mi ricordo del tuo primo provino per il cast di quella serie tv, One day at a time.🤔

Froy: Certo che ne è passato di tempo, non pensavo te lo ricordassi

Cassie: Non potrei mai scordarmelo, sei stato favoloso! Peccato non ti abbiano un ruolo importante, te lo meritavi.

Froy: hahahah sono lusingato

Cassie: È solo la verità
Cassie: Beh allora vita amorosa?

Froy: eeh... Maluccia, ma meglio soli che male accompagnati

Cassie: A chi lo dici!
Cassie: Io mi sono lasciata da poco quindi ti capisco😬

Froy: 😊😊

Cassie: Che ne dici di vederci, un giorno di questi, e bere un caffè?

Froy: Non saprei... al momento sono piuttosto occupato col lavoro 😬

Cassie: Non riesci a trovare tempo neanche per una vecchia amica?☺️

Froy: Eh che ne dici di domani alle 17? C'è un bar vicino al set, si chiama Rosie's. Va bene?

Cassie: Perfetto direi🥳

Froy: A domani🥰

Chloe's pov
Mi strinsi contro il corpo tonico del ragazzo davanti a me, sentivo le sue mani pressare contro la mia pelle scoperta con una fermezza mai provata prima. I miei capelli erano attaccati al collo dal sudore e i miei piedi dolevano come mai, nonostante indossassi dei semplici anfibi. Mentre, ad occhi adesso aperti adesso chiusi, ascoltavo la musica pompare nelle casse, le sue mani scesero all'altezza dei miei fianchi, lasciandosi guidare dai miei movimenti. Non ero mai stata una grande ballerina, anzi, ma dopo una ventina di minuti avevo iniziato a sciogliermi sulla pista da ballo, come se la mia vita dipendesse da quei movimenti. Non mi mossi quando i suoi polpastrelli si mossero di nuovo sù, fino ad alzare leggermente il top da sotto, non esageratamente, giusto quando bastava per sentire la pelle coperta dal tessuto bollire. Non avevo mai ascoltato la musica reggae-ton, non mi era mai piaciuta veramente, ma quella sera non mi sentivo nemmeno me stessa. Una massa di capelli indefiniti si spostò vicino al mio raggio visivo, non che mi importasse, ma subito dopo due labbra si spostarono sul mio collo umido dal sudore. Forse passarono due secondi o forse dieci minuti prima di essere girata bruscamente verso l'individuo che da tutta la serata cercava di attirare la mia attenzione.

-Lasciala stare, non vedi che è troppo andata per intendere o volere?- interruppe una voce provando a sovrastare la musica. Il ragazzo davanti a me ben presto sparì nella folla, senza lasciare tracce, senza che me ne fregasse qualcosa. Continuai a saltare sul posto indisturbata per altri pochi attimi, prima di essere strattonata via verso un posto con la musica decisamente più bassa. I suoni mi giungevano ovattati, come in una bolla.

-Incredibile... sei incredibile!- disse quella che suppongo fosse Victoria, trascinandomi lungo il corridoio del pub. Avrei voluto contestare, ma ero troppo stordita per poter formulare una frase di senso compiuto. Incespicai sui miei passi un paio di volte, senza mai cadere. Dopo poco mi trovai fuori al freddo della notte, senza niente che un paio di calze, dei pantaloncini ed un misero top nero.

-Tieni il tuo giacchetto e la tua borsa. Riley ci aspetta in macchina... Muoviti!- esclamò gettandomi addosso gli oggetti, li afferrai per miracolo e poi mi trascinai fino all'auto, mentre il freddo mi colpiva la pelle madida di sudore. Non che ci stessi capendo molto dalla situazione in cui mi trovavo, ma ero più che sicura di non aver bevuto, né aver ingerito alcuna sostanza, né aver fumato. O forse sì.

-È proprio ridotta male. Che le hai dato?- disse Khylin fuori dalla macchina nera di Riley, mentre io ridacchiavo, non ricordavo che i suoi occhi fossero così strani. Perché Victoria si alzava e abbassava? Non riuscivo a sentire le mie gambe o forse le sentivo troppo pesanti. Perché mi bruciavano gli occhi? Qualcuno nella macchina suonò il clacson, facendomi saltare sul posto e ridere come se fosse la cosa più divertente del mondo.

-Aiutami a farla salire e basta. È una grazia se riusciamo a portarla a casa.- esclamò Victoria prendendomi insieme a Khylin da sotto le ascelle e buttandomi nell'auto. Tutto girò per venti secondi, poi tornai alla normalità. Era buio e non riuscivo neanche a distinguere cosa fosse reale e cosa no. A tastoni toccai un tessuto ruvido e poi si sentì un sussulto.

-Tutto okay?- disse una voce nell'oscurità, strinsi gli occhi per cercare di capire, ma solamente grazie ad un lampione riuscii a riconoscere Dylan al mio fianco. Aveva proprio degli occhi azzurri. Risi per la riflessione così sciocca. Scrutai i presenti nella macchina che parlavano tra loro, anche se non riuscivo a capire bene di cosa. C'erano Khylin, Victoria, Riley, Dylan ed io. Che combriccola di scolaretti! Pensai continuando a ridacchiare da sola.

-Ha fumato?- domandò Dylan a non so chi di specifico, mentre mi buttavo sulle sue gambe. Non lo sapevo nemmeno io, il che era piuttosto grave, ma poco importava al momento. Iniziai a fissare i lineamenti del biondo vicino a me che venivano illuminati dai lampioni di passaggio. Chissà dove ci trovavamo.

-Direi di sì, Dyl.- rispose acida Riley dal posto del guidatore. Avrei voluto controbattere, ma non avevo le forze per iniziare una lite e quindi accantonai l'idea. Dylan abbassò lo sguardo per vedermi e fu in quel momento che mi alzai di scatto e lo baciai d'istinto. Lo avevo già fatto prima, che differenza faceva questa volta? Il biondo non rispose al bacio inizialmente, ma mi misi a cavalcioni sulle sue gambe lo stesso. Volevo baciare qualcuno e l'altra metà della macchina erano femmine, e poi Khylin era troppo lontano. Oh andiamo, sarò pure libera di baciare chi voglio e quando voglio!

-Dai così Spraybitch!! Ci piaceee!- sentii urlare l'amico, mentre le sue mani si posavano sulla schiena ricambiando il bacio con la stessa foga, se non di più. Infilai una mano tra i suoi capelli e lo sentii gemere silenziosamente, dopo strinse nella sua mano la mia coscia destra in una morsa stretta ma non dolorosa. Avvicinai ancora di più i nostri corpi, quasi a volerli fondere. Tirai i capelli alla cute e mi sentii il labbro morso. Fu in quel momento che mi ricordai di una cosa:

-Cazzo Froy!-

Spazio Me!
Oh dio da quanto tempo è che non aggiorno!?!?
Comunque ho voluto continuare questa storia perché ancora mi arrivano i commenti e quindi ho pensato 'perché no?'. So here I am guys.
Ditemi se vi è piaciuto e lasciate una stella, pleasee
Byer

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