Danger in the sea

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Esco di casa, vado verso la spiaggia.
Non ci sono troppi turisti, sono entusiasta per questo dato che il mio corpo non è proprio perfetto e preferisco non mostrarlo a tante persone

Sto passeggiando tra gli ombrelloni, decido di sedermi su uno scoglio, il mare è calmo e azzurro, sembra il paradiso

Ad un tratto però, vedo in lontananza una mano che si agita

Il bagnino sta chiaccherando con dei passanti, decido di intervenire io!

«Arrivo subito, mantieni la calma!»

Urlo, mi tolgo le ciabatte e la maglia

Arrivo da lui e lo prendo in braccio, l'acqua non è profonda e ciò mi facilita molto il lavoro

Lo appoggio sulla sabbia, non respira ma il suo cuore batte ancora

Nel frattempo vedo che il bagnino non si è ancora accorto di nulla e sta ancora chiacchierando beatamente. Bello stronzo!

Il ragazzo non respira, penso quindi che il metodo più efficace sia la respirazione bocca a bocca

Alcuni bagnanti sono venuti a darmi una mano ma nessuno voleva offrirsi per fare la respirazione, tutti dicevano che avrei dovuto farla io dato che sapevo come fare

Dopo un paio di respirazioni ha ricominciato a respirare e ha sputato fuori tutta l'acqua che aveva ingoiato

«Sei salvo!»

«Gra-grazi-zie ami-co!»

«Non sforzarti di parlare, alzati e vieni con me. Vieni a casa con me»
«Sei solo?»

«Sì, i miei genitori sono rimasti nel cottage così io sono andato a farmi una nuotata, ho provato a stare in apnea ma scendendo sotto l'acqua ho sbattuto il piede contro un sasso e ho cominciato ad ingoiare acqua, non sapevo più cosa fare»

«E poi?»

«E poi sei arrivato tu, la mia salvezza. Se fosse stato per il bagnino ora sarei morto»

«Non mi ringraziare, ti ho visto in difficoltà e sono corso, anzi, nuotato subito da te»

«Come ti chiami?»

«Tom, te?»

«Daniel, sono italiano»

«Io invece sono francese, abito a Parigi»
«Eccoci! Siamo arrivati»

Mia mamma esce di casa e vede me con Daniel per mano

«Santo Dio, che cosa è successo?»

«Stavo annegando e lui mi ha salvato»

«Oh Tom! Sempre il salvatore di tutti! Entrate perfavore, prendo il kit di pronto soccorso!».

Propongo a Daniel di sedersi sul divano ma rifiuta poiché è tutto bagnato, e anche io!

«Fammi vedere il piede»

«Non è niente, solo un graffietto»

«Non importa, meglio disinfettare»

«Grazie Tom, ma non devi»

«Oh sì che devo! Tu devi rimetterti tutto altrimenti non passerai delle belle vacanze. A proposito, quanto resterai qua?»

«Fino a fine agosto»

«Wow, anch'io!»

«Che bello! Allora piacere, Daniel»

«Piacere, Tom»

Entra mia mamma con il kit
Mettiamo un cerotto sul piede di Daniel.

«Oh cavolo! Mia mamma sarà preoccupata! Meglio che vada!»

«Ti accompagno»

«Oh, grazie!»

Ci avviamo verso il suo cottage, il sole è al tramonto e la sabbia comincia a raffreddarsi, siamo mano nella mano. Mi sento felice

«Senti Tom, potresti lasciarmi un po' prima del cottage?»

«Sì, certo. Posso sapere il motivo?»

«Mia mamma è abbastanza omofoba e quindi non vorrei che pensasse che io e te...»

«Oh, va bene, non preoccuparti. Magari dammi il tuo numero così possiamo messaggiare»

«Certo, te lo dètto»

«Grazie Daniel!»

«Grazie a te, Tom»

Mi bacia sulla guancia

«Te lo meriti, sono vivo grazie a te!»

«Ti voglio bene, Daniel! Buonanotte»

«Buonanotte anche a te»

Basta un Attimo || Gay StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora