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Era questo l'unico suono che le sue orecchie riuscivano ad udire, le pareti di quella cella erano umide e permettevano all'acqua di raggrupparsi sulle rocce più sporgenti per poi cadere al suolo, o meglio si andavano ad aggiungere a quella che ormai era definibile pozza, non erano presenti finestre e l'unica fonte di aria e di luce era uno spiffero sul soffitto che ad occhio e croce doveva essere largo non più di un palmo della mano.
I ricci capelli corvini le ricadevano sulla schiena e davanti al viso arrivando quasi a toccare il suolo, le sue vesti, ovvero gli stracci che le era concesso di indossare, erano sporchi di fango e sangue ormai incrostato mentre polsi, caviglie e persino il collo erano legati tra loro e fissati al terreno da una catena di spesso acciaio che le dava giusto occasione di raggiungere tutti i punti della grotta.
Veniva trattata quasi come un animale, uno di quelli feroci che vanno assolutamente tenuti in gabbia ed era così che si sentiva... era spaventata, confusa ed era affamata.
Da quando l' umanità aveva cominciato ad evolversi si era ripresentato un pensiero che nel corso dei secoli precedenti si era cercato di limitare, ovvero il razzismo, e che con l' avanzare del tempo aveva creato una gerarchia tra clan.
La ragazzina sollevò le pozze smeraldine, ormai arrossate dal pianto, verso il soffitto. Continuava a ripetersi che prima o poi si sarebbe abituata, ma giorno dopo giorno sentiva di lasciar andare la speranza e, come una fiamma senza ossigeno, sapeva che le restava poco tempo prima che si spegnesse del tutto.Con la coda dell'occhio scorse un movimento sulla parete a lei opposta, allarmata alzò la testa e constatò con disgusto che si trattava di uno scarafaggio, ma subito dopo avvertì la serratura della porta scattare, spaventata si nascose dietro ad un raggruppamento di stalagmiti rocciose e si limitò ad osservare la scena.
Dalla porta cigolante venne scagliato sul pavimento un ragazzo dai capelli albini.<È qui che meriti di marcire!> la voce della guardia arrivo forte e roca alle sue orecchie.
In seguito si udì solo lo sbattere della porta, la serratura scattare è il rumore delle catene procurato dal goffo e dolorante tentativo del ragazzo di alzarsi.<Tch! > fu l'unico suono che emise il ragazzo mentre si scrollava la polvere e la terra di dosso .
Ora che lo guardava meglio poteva notare come il ragazzo somigliasse di più ad un giovane uomo e di come fosse denutrito e trasandato, era di alta statura, i capelli albini gli arrivavano poco più su delle spalle e avevano un che di sbarazzino, gli occhi erano ghiacciati, di un celeste luminoso, ed avevano un taglio affilato.
Zoppicando si avvicinò alla pozza d' acqua e comincio a pulirsi le ferite. Sotto l'unica fonte di luce, si potevano ben vedere i riflessi bluastri che si formavano sulla pelle dell' albino toccata dall' acqua, caratteristica dei tritoni.
Per curiosità, la ragazza si sporse in avanti per vedere meglio quei magnifici colori, ma poggiando la mano su un sasso instabile ne causò inevitabilmente la caduta.
L' albino alzò veloce la testa e mettendosi in un' improvvisata posizione difensiva parlò con voce bassa<Chi c'è?!>
Non ricevendo risposta si avvicinò alla fonte del rumore riuscendo così a scorgere la ragazza e il colore dei suoi occhi
<Ah...una bambina>
<...>
<Strano però, credevo che di draghi non c'è ne fossero più>
Il sangue della ragazza si gelo a quelle parole, lui era riuscito a vederle il colore degli occhi!
Il suo battito accelerò quando i passi del ragazzo ricominciarono ma si sorprese nel sentirli allontanare, difatti l' albino aveva raggiunto la parete sul lato opposto della cella e ci si era accasciato contro ormai sfinito.Dopo aver passato la mano sul suolo, nel vano tentativo di eliminare le sporcizia, si sdraiò supinò incrociando le braccia dietro la testa come cuscino improvvisato e, dopo aver dato un ultima occhiata al cumulo di rocce, chiuse finalmente gli occhi.
Nel mentre anche la ragazza si era stesa in posizione fetale con la schiena rivolta verso il muro, fu così che passarono la notte, entrambi aspettando che la luna lasciasse nuovamente il suo posto al sole.
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EYES
FantasyIl mondo come lo conosciamo oggi non esiste più. L' uomo si è evoluto in quattro diversi clan, ognuno con una caratteristica forma nella trasformazione , questi sono: -vampiri=ovvero il 20% della popolazione, sono i più privilegiati e i più ricchi p...