Prologo

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In una scuola elementare, di Sydney, era appena arrivata una bambina dai lunghi capelli rossicci. Era abbastanza minuta per avere sette anni. Indossava un paio di pantaloni fuxia con dei ricami verdi, un giubbotto invernale nero e ai piedi aveva dei graziosi scarponcini rosa. Un berretto, con un grosso ponpon, bianco le adornava la piccola testolina e le nascondeva gran parte di quei lunghi capelli. Un grosso zaino era adagiato sulle sue spalle, quasi era più grande di lei. Per finire intorno al collo aveva una sciarpa di lana verde che le arrivava fin sopra la bocca. I suoi occhioni verdi scrutavano timidi ogni singolo elemento di quella classe; tutti i bambini la osservavano curiosi, dai loro banchi. La maestra le sorrise e la invitò a sedersi.

"Siediti qui davanti" le indicò un posto di fianco ad un bambino biondino. Lei si mosse cautamente e si avvicinò al banco. Si tolse dalle spalle il grosso zaino e lo posò a terra, vicino ai suoi piedi. Spostò la sedia provocando un rumore stridulo e si sedette. Si tolse il gibbotto, la sciarpa e il berretto e mise tutto sotto il banco. Osservò il bambino di fianco, che la guardava a sua volta. Notò che aveva il quaderno e l'astuccio sul banco quindi si affrettò ad estrarre i suoi dallo zaino.

"Come si chiama, maestra?" chiese qualcuno alle sue spalle. La maestra sorrise e le porse il gesso bianco.

"Ce lo dirà lei, Tom. Vuoi scrivere il tuo nome e cognome alla lavagna?" le domandò la donna. La bambina annuì e afferrò tra le sue piccole dita quel pezzo bianco. Si alzò e camminò lenta verso la lavagna. 

'BETTANY ROSE JONAS' scrisse con una calligrafia grande e disordinata. "Va bene Bettany Rose, puoi andare a sederti, adesso ognuno dei tuoi compagni scriverà il suo nome di fianco al tuo così potrai ricordarli meglio, ok?" chiese gentile la maestra. Lei annuì. "Partiamo da là in fondo e poi arriveremo qua" informò, così che il primo bambino si avvicinò alla lavagna.

'DANIEL' scrisse un bambino grassottello dai capelli neri. 'PAUL', 'LOLA', 'MARGARET', 'ERIK' e via dicendo. Pian piano la lavagna si stava riempiendo di nomi. Nomi che non ricordava già più di chi appartenessero. Quando il penultimo bambino scrisse il suo nome, si alzò il biondino di fianco a lei e camminò verso la lavagna. Si fermò dinnanzi ad essa e cercò uno spazio libero in cui scrivere. Quando lo trovò in parte alla B di Bettany scrisse: 'LUKE'. La bambina lo osservò tornare a sedersi e sorrise timida mettendo in mostra la sua dentatura storta. Lui le sorrise.

Distance - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora