Il mattino seguente ci svegliammo presto, saliamo in groppa a BlackJack e iniziammo a volare.
Volavamo a bassa quota perché Percy disse che non aveva buoni rapporti con Zeus.
Durante il viaggio io mi addormentai e mi appoggiai su Percy.
Mi svegliai di colpo e vidi un altro pegaso che mi stava a pochi centimetri dalla faccia, mi spaventai e per poco non caddi da BlackJack, per fortuna il pegaso che mi aveva spaventata mi prese giusta in tempo.
Dopo un quarto d'ora di viaggio arrivammo al campo, era splendido da quell'altezza, atterramento ed io risentii quella voce "Hei capo, chiamami quando serve"
E un'altra voce, quella di Percy disse "Certo, ciao BlackJack" e con un nutrito il cavallo nero volò via, ma l'altro pegaso rimase fermo lì.
"Per che rimane qua e non vola via con BlackJack?" Mi sentii stupida a fare quella domanda, ma lui mi rispose lo stesso "perché ti devo far vedere una cosa e quella cosa è in aria"
non risposi ed aspettai che dicessero qualcosa, ma ci fu un attimo di silenzio innaturale tra noi, poi Percy disse a Nathan di avvertire Chirone che saremmo arrivati presto e lui andò.
"Lei è Sky"mi disse il mio accompagnatore e mi fece salire su di lei.
salimmo in alto, talmente in alto che mi vennero le vertigini, per questo motivo io preferivo l'acqua all'aria, in un momento mi vennero in mente dei ricordi di quando ero piccola, mio padre mia madre e non mi sentii più bene come prima, ma quando tornai alla realtà vidi un cielo stupendo, quando atterrammo mi sentivo benissimo ma rivennero alla mente i ricordi di quando ero piccola e svenni. Feci il mio solito sogno:
ero in una stanza scura con un un uomo alto e con gli occhi verdi, la barba bianca e un tridente,era mio padre, mio padre era Poseidone, ora sapevo tutta la verità, ma poi vidi mia madre che lo cacciava di casa e lo minacciava che se sarebbe tornato non mi avrebbe più rivista.
Mi risvegliai di colpo in un infermeria
con i letti bassi e Percy vicino a me.
"Sei svenuta, ti abbiamo riportata al campo, Sea, sei rimasta incosciente per due giorni, mi sono preoccupato, credevamo fossi morta"
Io mi alzai lentamente dal letto "due giorni?"chiesi con un filo di voce, lui non rispose si limitò ad annuire.
"Ho fatto un sogno" dissi e gli raccontai ciò che era successo, poi lui mi fece vedere una foto di Poseidone ed io lo riconobbi, era mio padre.
"È lui!" io mi alzai e lo abbracciai.
"Vieni ti faccio conoscere un po' di amici" e uscimmo correndo.Ciao a tutti, scusatemi per il capitolo in ritardo,
Spero che vi piaccia e spero di riuscire a scriverne un altro molto presto CIAO💚
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La figlia di Poseidone
FantasySea è una semidea che vive a Manhattan, va a scuola alla Gateway School dalla quale è stata espulsa, lì ha solo un amico Nathan. Il padre di Sea se n'è andato quando era piccola e vista l'età non se lo ricorda bene, quindi all'età di soli 8 anni ha...