Capitolo 2

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Piove, cosa abbastanza normale dato che è il 18 ottobre 2013, sto andando in palestra per allenarmi.. Ho deciso di andare all'allenamento a piedi, penso di aver bisogno di rimanere un po' sola per pensare. È stato un venerdì particolarmente pesante; compito di biologia e interrogazione di tedesco e come se non bastasse ho anche perso l'autobus!

Fortunatamente non avevo tanto da studiare dato che domani dovrò assistere a una noiosissima conferenza con un professore di non so quale scuola.

Volevo stare comoda per questo prima di uscire mi sono cambiata, ho infilato una tuta blu, una felpa grigia, il mio cappotto e le mie immancabili converse (scelta giusta dato la pioggia), e per dare un po' di colore al tutto ho deciso di prendere il mio ombrellino rosso sul quale sento battere la pioggia piano piano.. Dio quanto amo questo rumore mi riempie la testa, non mi lascia pensare.

Arrivo in palestra e il mio umore non è dei migliori lo si capisce dal mio sguardo malinconico! Subito Martina la mia compagna di squadra lo capisce guardandomi negli occhi. A lei basta sempre un secondo per capire cosa ho fatto, mi guarda e mi chiede:

-Jade va tutto bene?

-Perchè si vede così tanto?

-Basta guardarti in quegli occhioni che ti ritrovi, dimmi che hai fatto?

A dire la verità quello che ho fatto non lo so bene nemmeno io, è una giornata un po' così; una di quelle giornate senza senso, una di quelle giornate che sono piene di domande alle quali non sai fare una risposta. Mi ero svegliata quella mattina sentendomi improvvisamente SOLA, e vulnerabile..

Da tempo mi ero resa conto che avevo bisogno di una presenza al mio fianco che mi riempisse di attenzioni, che mi facesse sentire importante, una persona da coccolare a mia volta, una persona alla quale volere bene e poterglielo dimostrare.

Spiego tutto questo a Marta, e lei inizia a elencarmi tutte le persone che avrebbero voluto essere al mio fianco, ma non è questa la risposta della quale avevo bisogno!

Di tutti quei nomi ne ero già a conoscenza e se avessi voluto li avrei già al mio fianco, ma non ne volevo uno qualsiasi, basta, non mi volevo più accontentare! Di ragazzi qualunque ne era pieno e non avrei fatto assolutamente fatica a trovarne uno, adesso voglio una persona con la quale condividere tutto! Voglio uscire dalla mia tana, voglio rincominciare a fidarmi delle persone..

Dopo la mia spiegazione Marta mi sorride e mi dice che era una cosa normalissima e che devo solo essere paziente! Classica frase di rito..

E così lascio da parte tutto ed incomincio ad allenarmi..

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